Capitolo 33

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-Brittany

Di tutte le cose che erano successe nella mia vita, questa doveva essere la più imbarazzante e credimi: ho un sacco di quei momenti. 

Mi inumidii le labbra, ingoiando la palla di saliva che mi si era formata in gola. I miei palmi iniziarono a sudare e potevo sentire il mio cuore accelerare. 
Sentii una stretta sulla mia mano, mi voltai per vedere che Lorenzo mi fissava. Sorrise a mala pena prima di distogliere lo sguardo su Carly. 

Feci un respiro profondo. Sapere di avere Justin al mio fianco mi faceva sentire meglio. Era più facile di sapere che ero sola. “Carly, hey…”
Il suo volto era confuso, le sue sopracciglia erano aggrottate e le sue labbra erano serrate. “Ciao.”
Strinsi la mano di Lorenzo più forte, non sapendo cosa fare. Mi chiesi se dovessi dirgli la verità o mentirle in faccia.

Decisi che era abbastanza. Mentire era diventata una parte di me e mi stavo stancando. “Ascolta, non è come sembra--”
“Invece mi sa proprio di si.” Sbottò.
Sospirai. “Carly…”
Sollevo una mano interrompendomi. “No, Brittany.” Scosse la testa. “Mi hai mentito.”
“No, no-”
“Ti ho chiesto se voi parlavate e mi hai detto di no. Praticamente mi hai fatto bere la tua bugia chiedendomi di lasciar perdere l’argomento. Mi hai fatto sentire come un’idiota mentre invece avevo ragione.”

Sentii la tristezza impossessarsi di me e le lacrime arrivare sulla superficie dei miei occhi. “Lo so e mi dispiace. E’ solo che … all’inizio non era compito mio dirlo.”
“Non era compito tuo?” Derise la mia affermazione. “Che diavolo significa?”
“Significa che non sapevo cosa c’era fra di noi! Mi era stato detto di non dire niente.”
“Sono la tua migliore amica!” Sollevò le braccia in aria. “Significa qualcosa questo per te?”
La mia bocca si spalancò. “Certo che significa qualcosa!” Urlai. “Significa tutto per me! Lo so che sei la mia migliore amica e mi dispiace. Non volevo mentirti ma avevo fatto una promessa! Come ti sentiresti se tu mi avessi detto qualcosa aggiungendo di non dirlo a nessuno e io fossi andata a dire a …” Mi guardai intorno cercando qualcuno quando i miei occhi caddero su Lorenzo. “Lorenzo tutto quello che mi avevi detto?”

Rimase in silenzio.

“Ti piacerebbe?”

Serrò le labbra in una linea. 

“Uh?” Continuai.

Distolse lo sguardo scuotendo la testa. “No, non mi piacerebbe.”
“Esattamente.” Lasciai un respiro fuoriuscire dalle mie labbra. 
“Ma questo ancora non conta per il fatto che tu mi hai mentito.”
“Carly, ascoltami, ti dico tutto e lo sai bene! Sei la mia migliore amica e credimi, se avessi potuto dirti tutto subito, l’avrei fatto. Ti giuro, saresti stata la prima persona a cui l’avrei detto.”
Sospiro, mordendosi il labbro. “Non so più a cosa credere. Come faccio a sapere che non mi stai mentendo?”
Aprii la bocca per dire qualcosa ma Lorenzo mi batté sul tempo. 
“Non sta mentendo.”

Fissai Lorenzo in completo shock. 

“Come?” Carly si voltò verso di Lorenzo, entrambi lo guardavamo come se avesse due teste. 
“Ho detto che non sta mentendo.” Alzò le spalle. “Sono stato io a dire che non doveva dire niente. Stava solo seguendo i miei ordini.”
Carly alzò gli occhi al cielo. “Lei non deve seguire i tuoi ordini. Non è il tuo animale.”
“No, non lo è ma se tu volevi che lei morisse allora …” 
I suoi occhi si sgranarono. 
“Le ho detto di non dire niente perché non sono affari di nessuno e in ogni caso, era la cosa più giusta da fare per farla rimanere al sicuro. Credimi, voleva dirtelo ma ho detto di non farlo. Non è colpa sua. Se vuoi incolpare qualcuno, incolpa me.” Lo disse con così tanta tranquillità che ero sorpresa. 
Carly ci pensò un attimo prima di fare spallucce scuotendo la testa. “Come vuoi.” 
“Quindi …” Mi morsi il labbro. “Mi perdoni?”
Carly sospirò, i suoi occhi incontrarono i miei. “Non lo so … mi prometti di non mentirmi mai più?”
Ridacchiai. “Te lo prometto.” Lasciando la mano di Lorenzo, camminai verso Carly prima di avvolgere le mie braccia intorno a lei e stringerla in un abbraccio. “Mi sento così meglio. Era come avere una roccia sopra il mio stomaco.”
Carly rise. “Ci credo.”
“Sono felice che abbiamo chiarito. Odio mentirti.” Mi staccai da lei, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. 
Sorrise. “Quindi voi siete tipo … fidanzati adesso?”
Inchinai la testa da un lato non sapendo quale fosse la risposta. 
“Sì,” Lorenzo fece un passo avanti, avvolgendo il braccio intorno alla mia spalla. “Sì, stiamo insieme.”

Danger {Crookids}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora