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Par BrokenThing3

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---ANTEPRIMA---
--- CAPITOLO I ---
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--- CAPITOLO XLI ---
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--- CAPITOLO XLVII ---
--- CAPITOLO XLVIII ---
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--- CAPITOLO LII ---
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--- CAPITOLO LXVII ---
--- CAPITOLO LXVIII ---
--- CAPITOLO LXIX ---

--- CAPITOLO LXX ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O L X X





Gli intenti di Yoongi, quella sera più che in altre, erano semplici da apprendere: mirava non solo a farsi perdonare il cattivo atteggiamento che aveva avuto la prima volta che era uscito per un appuntamento con Hoseok, ma anche sostituire lo spiacevole ricordo di quest'ultimo che il ragazzo aveva, con un secondo decisamente più in linea alle romanticherie che prediligeva in merito alle solide relazioni di coppia. Yoongi aveva riflettuto a lungo su quelle dinamiche, indeciso sul sé ripercorrere lo spettro del primo appuntamento nello stesso ordine seppur con differente modalità e spirito, oppure stravolgere totalmente quel cattivo ricordo donandone uno che nulla avesse a che fare col precedente. Si era dato noia per diversi giorni ma alla fine, speranzoso più che ansioso, era uscito dal suo appartamento ― seguito da Hoseok che quella sera si mostrava ancora più vispo del solito ― solerte e soprattutto, con le idee mortalmente chiare in testa ed esattamente come entrambi avevano fatto mesi addietro si diressero, mentre si premuravano di tenersi per mano, presso il più grande centro commerciale della capitale. A causa dei silenzi di Yoongi perpetrati fin dall'inizio in merito al tenore che avrebbe avuto quel romantico appuntamento però, Hoseok parve fin da subito mostrare interesse e spiccata curiosità; sentimenti che inconsapevolmente aveva creduto di tacere all'altro attraverso domande allusive e raggiranti che tuttavia a discapito dei suoi propositi, con estrema facilità vennero da prima intuite e poi definite da colui a cui queste erano rivolte. Ma a Yoongi giocare con Hoseok piaceva ed immancabilmente, era finito col sorridere derisorio ogni volta che la voce del secondo era venuta fuori con fare non curante prima di rispondere con una frase che cavalcando la suscettibilità nell'interpretazione del quesito stesso, alla fine non faceva altro che confondere ulteriormente il minore che una volta compreso il risvolto negativo della fallita operazione, rimuginava in qualche bisbiglio per poi calare la testa sconfitto mentre puntellava con lo sguardo parti dell'asfalto sulla quale entrambi camminavano.

Una volta giunti a destinazione, valicata la soglia composta da grandi vetrate montate ai margini estremi di pulito acciaio, Hoseok si avvicinò maggiormente all'hacker come se temesse di lasciarselo alle spalle quando, sapeva preventivamente, avrebbe finalmente scelto il negozio da setacciare. Effettivamente i due apparivano differenti l'uno dall'altro sotto molteplici aspetti e se uno apprezzava lo svago procuratogli dall'acquisto di nuovi oggetti tinti da colori sgargianti messi talvolta addirittura assieme, l'altro era semplice nella sua eterna persecuzione ad oggetti che, almeno secondo la sua singolare ottica, materializzavano all'interno di sé un'ideale di progresso e ricercata innovazione. Hoseok aveva impiegato davvero molto tempo prima di riuscire ad inquadrare, seppur in modo vago e talvolta persino bislacco e grottesco, la personalità dell'uomo di cui si era innamorato alla fine, proprio perché diametralmente opposto rispetto a ciò che aveva sempre conosciuto. Yoongi era singolare, unico addirittura sotto numerosi aspetti, diplomatico ma ferocemente schietto, maestro nello scindere oggettivamente la logica dai sentimenti e l'errato dal corretto, distante e riservato costantemente rifletteva sulle ragioni che motivavano le azioni degli altri col fine di apprenderle e spiegarle mentre allo stesso tempo, tentava di proteggere anche a costo di nascondere ed occultare ― quasi come se in esse vi fosse una qualche sorta di peccato ― la fanciullesca ingenuità che talvolta dirompeva attraverso le sue mancate comprensioni a proposito di dinamiche chiare ai più, la gentilezza nei modi e la premura nelle attenzioni che tuttavia, forse proprio per la loro grandezza, rivolgeva solo e soltanto a coloro che in un modo o in un altro, gli avevano dimostrato un po' di affetto e ragguardevole concentrazione ― con conseguente stravolgimento dei più esecrabili stereotipi e pregiudizi di sorta ― verso la sua sfera più intima, le sue reali attitudini e pensieri. Ed intenerito, Hoseok non poteva fare altro che amare Yoongi sempre un po' di più quando gli capitava di rendersi conto che quest'ultimo, al termine di ogni fronzolo derivante dagli svaghi della ragione, desiderava solo comprensione: la possibilità di essere ascoltato umilmente prima di venire mal interpretato per causa di parole che solo alle orecchie degli altri, suonavano accusatorie o provocanti. Dopo un sorriso che permise ai suoi zigomi di sollevarsi e sporgersi un po', Hoseok strinse con ancora più ardore la mano a vista possente ma aggraziata nelle forme di Yoongi, prima di condurlo sgambettante ed allegro verso un negozio d'abiti che aveva catturato il suo sguardo grazie all'ausilio di alcuni tenui colori pastello che si palesavano lungo tutta l'insegna e ciò che si poteva vedere oltre l'ampia vetrata.

Dal canto suo, in silenzio e per nulla riluttante, l'hacker si lasciò condurre con un atteggiamento devoto dal minore all'interno del locale rivolgendo durante il tragitto, occhiate verso gli abiti disposti presso l'entrata. L'ambiente non era eccessivamente gremito nonostante quello fosse un bel giorno di fine settimana ma seppure lo fosse stato, neanche in quel caso Yoongi avrebbe aperto bocca per formulare disappunto. Istintivamente al contrario, slacciò le dita da quelle di Hoseok per avvicinarsi ad un manichino rivestito d'abiti che avevano tutta la certezza d'apparire con maggiore pregio se indossati dal fidanzato che invece stranito, lo osservava qualche passo più indietro. Colta l'incomprensione, Yoongi permise ad un giocoso sorriso di farsi strada lungo la sua pelle diafana per poi indicare con un dito, tenuto rigido e fermo per poter ancor meglio suggerire il punto esatto, il manichino vestito con un jeans chiaro e tagliato di netto presso la metà superiore delle gambe, consentendo poi ad una cinghiola ― che sulla base dell'autonoma regolazione avrebbe mostrato meno o più pelle ― dalla stoffa colorata di tenere uniti i lembi superiori da quelli inferiori e un maglioncino giallognolo i cui motivi al centro richiamavano il rosso cremisi di alcuni dettagli riportati sopra il pantalone. Una volta compreso ciò che aveva spinto il maggiore ad allontanarsi dalla sua stretta, capì anche che, per averlo fatto con tutta quella prontezza, quegli abiti probabilmente gli piacevano alquanto e motivato da quell'unica supposizione, decise di avvicinarsi affabile all'hacker per osservare con più dovizia i particolari dei vestiti indicati. Ci rimuginò sopra per qualche secondo, inclinando involontariamente il capo, prima di parlare con voce bassa ― Non ho mai visto un pantalone del genere ― e Hoseok sapeva di essere attratto dalle cose atipiche che solo in quanto tali, nella scala che padroneggiava il suo senso del gusto, facevano guadagnare punti agli oggetti osservati ― Mi piace... Lo proverò ma tu dimmi se mi sta bene oppure no, ok?! ― Chiese alla fine il più giovane, quasi insospettito dal dubbio che Yoongi avesse potuto mentire sulla risposta solo per accorciare il tempo da passare in quel negozio. Nulla di più lontano dalla realtà e dalle vere intenzioni di Yoongi, che crogiolandosi nel suo successo, già si vedeva acquistare quegli indumenti per porgerli come dono poi.







Dopo interminabili visite all'interno dei più svariati negozi, Hoseok comprese quasi nell'immediato le intenzioni di Yoongi e le modalità di cui si sarebbe potuto servire per evitarle: quella che fin dai primi momenti aveva riscontrato esiti positivi, consisteva nel negare il fatto che tutto ciò che il maggiore sapientemente aveva sottoposto alla sua attenzione, gli piacesse almeno il doppio rispetto a quanto sarebbe potuto risultare gradevole all'altro. Seppure avesse compreso però che Yoongi era riuscito ad inquadrare con precisione chirurgica i suoi gusti rapportati ad abiti o anche solo oggetti che gli sarebbe piaciuto tenere in casa col fine ― secondo lui ― di abbellirla e renderla maggiormente propria, e il modo con cui questa consapevolezza lo gratificava e innalzava, Hoseok non voleva comunque fare qualcosa che se interpretato con spregevole malizia, avrebbe potuto far pensare che si stesse in qualche modo approfittando della bontà manifestatagli dall'hacker. In virtù di quel fattore, nel modo più specifico, aveva rigettato ogni offerta che includeva l'acquisto da parte di Yoongi, di qualsiasi cosa destinata ad essere di suo esclusivo utilizzo o compiacimento con un'elusiva risata ed un'inspiegata negazione. ― Pensavo fosse più semplice trovare qualcosa che potesse piacerti! ― Biascicò volutamente sarcastico l'hacker, dopo aver ormai compreso la ragione sottostante ai continui rifiuti del minore che nonostante tutto, per nulla scalfito nella felicità che non aveva mai smesso di sentire, lo conduceva ancora una volta e tenendolo direttamente per mano, presso il più vicino ascensore. ― Mi credevi una persona molto più semplice da accontentare, vero?! ― Giocò Hoseok di rimando alla provocazione sottilmente lanciatagli dal maggiore, prima di liberarsi, concedendosi una risata piuttosto rumorosa. ― Non rammaricarti troppo, la prossima volta potresti essere più fortunato. ― Incalzò ancora, assestando un secondo colpo che fortunatamente, lasciò ben comprendere all'hacker che almeno per quell'appuntamento, non importava quanto grandi fossero gli sforzi che compiva, non avrebbe avuto la vittoria che si era auspicato di ricevere.

― Passiamo alla seconda parte, ti va? ― Chiese con voce leggermente velata da un bambinesco disappunto, prima di osservare gli unici due capi, ripiegati all'interno di una busta in carta rossa, che era riuscito ad acquistare per Hoseok quando questo, agli albori, era ancora inconsapevole di quanto in realtà fossero grandi le mire che aveva avuto mentre entrava nel primo negozio, e il desiderio di mostrare quanto ci tenesse ― almeno a modo suo ― a dimostrare al minore la volontà di rendere quella volta tutto perfetto ed indimenticabile. Nonostante i pensieri di Yoongi, tuttavia, incredibilmente tranquillo, Hoseok aveva rivolto un sorriso incuriosito all'hacker prima di avvicinarglisi per stringerlo in un caldo abbraccio che fu seguito, una volta assicuratosi di non avere addosso lo sguardo di nessuno, da un bacio durato qualche secondo di troppo. ― Chissà perché, ma il fatto che tu abbia addirittura organizzato e diviso il programma in singole parti per questo appuntamento, non mi sorprende affatto. ― Glorificando l'abilità nella pianificazione, nel pragmatismo più efficiente e nell'intravedere la funzionalità strategicamente più adeguata alla situazione, che dirompente il maggiore metteva inconsciamente in mostra attraverso talune affermazioni, Hoseok pronunciò quelle parole con aria grata e voce animata dalla stessa emozione mentre al tempo stesso, accarezzava con fare quasi materno i capelli dell'hacker rimasto fermo a subire angherie miscelate a spregiudicata tenerezza. ― Andiamo al cinema! ― Tagliò corto, pur d'impossibilitare il giovane fidanzato ad infierire ulteriormente, Yoongi, prima di voltare lo sguardo verso le porte dell'ascensore che solo da qualche secondo si erano aperte. Valicò l'uscita premurandosi d'ignorare la risatina scaturita dalle labbra di Hoseok e proveniente dal retro delle sue spalle mentre quest'ultimo, accelerava i passi per colmare la distanza che l'hacker aveva creato da loro. ― Non essere così sfuggente, io ti adoro e ti amo! ― Pronunciò con ironica devozione il minore afferrando subito dopo il braccio destro dell'hacker ― C'è già qualche film che vorresti vedere? ― E in quel momento, attraverso la sola ingenuità col quale quel quesito era stato posto, Hoseok non avrebbe di certo potuto intuire di essere stato lui stesso l'artefice di un'intenzione che solo da qualche secondo, aveva preso a materializzarsi nella mente dell'altro.

― Si, uno c'è! ― Mentì l'hacker dal momento che prima, tra i suoi propositi, vi fosse quello di lasciare al giovane la scelta ultima anche al costo di sorbirsi un film d'animazione, genere che primeggiava costantemente tra le scelte dell'altro, o peggio ancora un drammatico con una struggente storia d'amore a fare da fulcro principale, mentre nell'attualità dei fatti invece, vi fosse solo la maliziosa intenzione di schernire il fidanzato allo stesso modo con cui egli aveva fatto con lui. Anche quel cambio di programma richiedeva da parte dell'uomo un vistoso sacrificio ma almeno in cambio, questa volta, avrebbe avuto la certezza di passare parte del tempo necessario a vedere il film, avvolto nel più totale e spregevole divertimento. ― Voglio dimostrare anche io l'adorazione e l'amore che nutro per te! ― Rivestito d'infamia, occultò abilmente ogni possibile indizio servendosi di un sorriso ed una carezza che certamente gli avrebbe permesso di catalizzare tutte le attenzioni del minore, oltre alla sua più totale ed indiscriminata fiducia, su di sé. Arrivato dinnanzi all'ingresso del cinema, infatti, propose al fine di allestire un tranello che sarebbe stato smascherato solo ad ora troppo tarda: ― Seokie tu prendi il cibo. Scegli cosa vuoi e prendi lo stesso anche per me. ― Parlò stavolta con cognizione di causa, cavalcando la consapevolezza che in virtù delle cose che aveva avuto intenzione di comprare per Hoseok fallendo però miseramente nell'impresa, quest'ultimo sarebbe stato maggiormente propenso ad accettare senza porsi troppe domande e solo per avere la certezza di sdebitarsi per qualcosa che l'hacker tuttavia non gli avrebbe mai richiesto, il consiglio di allontanarsi momentaneamente l'uno dall'altro. Dopo aver dato un'occhiata all'enorme monitor all'interno del quale, scorrevano le pubblicità relative ad ogni singolo film, al costo del biglietto e la sala in cui questo sarebbe stato proiettato, con un sorriso sghembo, continuò: ― Dopo aver preso tutto quello che vuoi, aspettami vicino all'entrata della sala numero sette così non ci sarà bisogno di perdere entrambi troppo tempo per fare la fila. Arriverò lì con i biglietti. ― Stampò un sonoro bacio sulla fronte piatta e piccola di Hoseok prima di osservare come quest'ultimo si allontanava felice tra la coltre di persone ammassate in quel luogo più che in altri. Una volta libero dagli occhi grandi, brillanti e dolci di Hoseok, l'hacker lanciò una seconda occhiata verso l'ultimo film horror giunto al cinema che si auspicava sanguinolento e ributtante già dalla copertina, per mettersi poi in coda.

Una volta giunto davanti all'ingresso della sala da lui indicata al minore, fu felice di trovare l'altro già lì, intento ad aspettarlo con una benevolenza tale perché totalmente ignara ai fatti mentre stringeva tra le falangi sottili le buste ricolme di cibarie di ogni tipo, pop-corn e bottiglie di coca-cola ovviamente comprese. Yoongi si avvicinò all'uomo che strappò un lembo da ambedue i biglietti, prima di avvicinarsi all'altro intimandogli con un cenno del capo ad entrare col fine di prendere presto posto. ― L'ultima volta che siamo stati qui, avevamo litigato... ― Esordì Hoseok improvvisamente, pochi secondi dopo essersi accomodato per poter meglio poggiare sulle gambe le buste dalle quali avrebbe estratto ciò che avrebbero consumato durante la visione del film. ― È bello tornarci adesso! ― Concluse, ignaro ancora una volta di aver scoccato la sua freccia giusto al cuore delle speranze nutrite dall'hacker. ― Sono contento che sia così. Eliminare il cattivo ricordo che abbiamo di quella serata, sostituendolo con qualcosa di ben più piacevole, era tra i miei principali obbiettivi. ― Confessò ora, allontanandosi momentaneamente dall'impazienza che aveva di vedere la reazione che Hoseok avrebbe avuto una volta scoperto l'inganno, per dirigerla verso le astiose parole che entrambi si erano rivolti quella sera ormai lontana. Il più piccolo tra i due però, parve pensare a lungo in silenzio a proposito di un pensiero che espose solo dopo averlo definito con chiarezza nella sua mente. ― Uhm... Non voglio sostituirlo ma solo aggiungerne un altro a quello già esistente. Alla fine, io ero già innamorato di te e ho passato un'intera serata con te. Certo, per quanto non sia andata proprio come sognavo, quella sera ci siamo comunque baciati e fidanzati... ― Si voltò poi verso Yoongi che con attenzione verso il concetto ed il tono che aveva usato per comunicarlo, lo osservava attraverso il tipico sguardo che era solito avere ogni volta che tentava di sondare, smontando pezzo per pezzo prima di separare e analizzare scrupolosamente ogni singola parte, per definire qualcosa che per qualche ragione, aveva trovato interessante. ― Per me non è un ricordo poi così brutto. ― Sorrise rassicurante al termine di quella frase mentre secondo dopo secondo, vedeva chiaramente il più grande, in procinto di avvicinarsi al suo viso al punto da permettere a soli pochi centimetri di tenerli separati. ― Veramente, sei stato tu a baciarmi con la forza, non il contrario! ― Scherzò punzecchiante con le labbra ad un soffio da quelle di Hoseok che indispettito e vilipeso nell'orgoglio, si avvicinò ulteriormente per azzerare la distanza. A seguito di un ennesimo bacio soffice nella sua dolcezza, rispose: ― Tu non te ne sei lamentato, anzi! Mi hai subito dato corda. ―

Resa mansueta la spavalderia dell'hacker, Hoseok sorrise trionfante prima di allontanarsi per rivolgere adesso, le sue più totali attenzioni allo schermo che da lì a pochi istanti, avrebbe riprodotto un film che non conosceva e che nemmeno s'immaginava di vedere. Ma altrettanti istanti dopo, colta la strana insofferenza al colpo da parte di Yoongi, s'insospettì al punto da rendersi rigido sulla sedia e volto alla nuova contemplazione del volto dell'altro prima ancora dello schermo. ― A proposito, che film hai scelto?! ― Chiese corrucciato e per qualche verso lievemente preoccupato; timore che venne convalidato nell'immediato quando, a seguito di uno sprezzante e lineare sorriso da parte dell'hacker, con unica sfacciataggine quest'ultimo non gli rispose con voce intenzionalmente roca. ― Un horror! ― E se sul viso di Hoseok lo stupore e il raggelamento erano le uniche sensazioni predominanti, su quello di Yoongi vertevano glorificazione di sé e delle sue idee, sfrontatezza e irrispettosa ilarità. ― Perché? Sai che mi fanno paura. ― Hoseok, l'hacker lo sapeva, non aveva di certo maturato alcuna intenzione di apparire adorabile attraverso uno sguardo esageratamente strabuzzato ma di fatto, fu quello ciò che animò nel maggiore che con ancora più sarcasmo nella voce, consigliò: ― Se temi per qualcosa, puoi sempre abbracciarmi perché è attraverso quello che avrai modo di percepire tutto l'amore che provo per te. ― Voluttuoso com'era solo rarissime volte, l'hacker inclinò il capo per avere una visione più chiara del viso ancora apparentemente oltraggiato del minore, prima di subire la risata che il comportamento di quest'ultimo gli aveva scaturito.

Abbandonate ormai nel passato le vecchie incomprensioni e le sofferenze ad esse correlate, i due erano ben lieti di essere riusciti a trovare un equilibrio che non pregiudicasse il modo di essere di uno dei due. Yoongi aveva compreso ed apprezzato di buon grado la spensieratezza del giovane, la sua potente ― oltre ogni cosa finora conosciuta ― capacità di riuscire a sollevarsi e a percorrere con rivoluzionario coraggio strade che avrebbero demoralizzato i passi di chiunque tranne i suoi. Hoseok aveva subito crudeltà e ripetute indicibili umiliazioni a parere dell'hacker ma allo stesso tempo, non aveva mai permesso a queste di minare fino a danneggiare la sfera intima di un sé che per errore, troppe volte sottovalutava. Se fosse stato richiesto al maggiore di incasellare il ballerino all'interno di una circoscritta qualità, seppure con notevole indecisione conseguente all'elevato numero che questo spesso inconsapevolmente ne possedeva, l'avrebbe definito come temprato nella sua indicibile forza. La grandezza era vista dai due in maniera bilaterale nonostante fosse motivata da ragioni differenti che almeno per capo di Hoseok, s'incarnavano a pieno titolo in ogni idea, pensiero, azione o parola pronunciata con ponderatezza dalle labbra di Yoongi. Il prestigio dell'anima posseduta dall'hacker, solerte e talvolta persino contraddittoria nel suo restare perfettamente logica, veniva da Hoseok adorata ogni volta che questa veniva fuori per graziare lui e inorridire gli altri nel tentativo di tenere lontano dagli occhi di tutti, la fragilità che era consapevole di avere e che proprio in virtù di questo, tutelava sacrificando convenzionalità e l'ipocrita ben pensare. I due erano le calamite che si attraevano l'un l'altra senza mai respingersi naturalmente ma solo forzatamente: due estremità diametralmente lontane che avevano trovato il modo di propendere verso l'altro per toccarsi con le mani o meglio ancora con le labbra e il corpo intero, servendosi della sola indistruttibile volontà di comprendersi e del proposito di stravolgere ogni passato pregiudizio.









N.D.A.: halo babes ~

Con quest'ultimo capitolo, siamo arrivati al capolinea di questa storia che non poteva fare altro che concludersi con la sope. Mi scuso per il mancato aggiornamento della settimana scorsa, ho avuto degli imprevisti su cui non ho potuto in alcun modo ripiegare e che spero, non mi portino situazioni difficili.

Apparte questo, come per ogni storia che ho scritto, lascio andare questa che mi ha accompagnato per più di un anno con la solita tristezza, gratitudine ai lettori e speranze per la nuova che sarà postata a breve. Code anche sarebbe dovuta arrivare con diversi giorni d'anticipo ma dal momento che le cose sono andate così, spero perdonerete il leggero ritardo in merito alla scaletta.

Per ultimo, voglio ringraziare infinitamente le persone che hanno letto questa storia fino alla sua fine, quelle che l'hanno sostenuta sempre con voti e commenti che mi mancherà tantissimo ricevere. Grazie per i risultati che mi avete fatto avere e per l'attenzione data a questa storia che spero, sarà portata almeno per un briciolo all'interno dei vostri cuori. E se non siete impegnat*, spero che ognuno di voi abbia un'amore caloroso e rassicurante il doppio rispetto a quello di questo Yoongi e di questo Hoseok.

Per Deep web, è tutto ~ 💙

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