𝙳𝙴𝙴𝙿 πš†π™΄π™± β”‚ πš‚π™Ύπ™Ώπ™΄

By BrokenThing3

63.3K 3.4K 3.5K

| π‚πŽπŒππ‹π„π“π€ - πš†πš˜πš›πšπšœ: πŸ·πŸΌπŸΎπš–πš’πš•πšŠ | Un livello di conoscenze ridotto in merito a ciΓ² che inter... More

---ANTEPRIMA---
--- CAPITOLO I ---
--- CAPITOLO II ---
--- CAPITOLO III ---
--- CAPITOLO IV ---
--- CAPITOLO V ---
--- CAPITOLO VI ---
--- CAPITOLO VII ---
--- CAPITOLO VIII ---
--- CAPITOLO IX ---
--- CAPITOLO X ---
--- CAPITOLO XI ---
--- CAPITOLO XII ---
--- CAPITOLO XIII ---
--- CAPITOLO XIV ---
--- CAPITOLO XV ---
--- CAPITOLO XVI ---
--- CAPITOLO XVII ---
--- CAPITOLO XVIII ---
--- CAPITOLO XIX ---
--- CAPITOLO XX ---
--- CAPITOLO XXI ---
--- CAPITOLO XXII ---
--- CAPITOLO XXIII ---
--- CAPITOLO XXIV ---
--- CAPITOLO XXV ---
--- CAPITOLO XXVI ---
--- CAPITOLO XXVII ---
--- CAPITOLO XXVIII ---
--- CAPITOLO XXIX ---
--- CAPITOLO XXX ---
--- CAPITOLO XXXI ---
--- CAPITOLO XXXII ---
--- CAPITOLO XXXIII ---
--- CAPITOLO XXXIV ---
--- CAPITOLO XXXV ---
--- CAPITOLO XXXVI ---
--- CAPITOLO XXXVII ---
--- CAPITOLO XXXVIII ---
--- CAPITOLO XXXIX ---
--- CAPITOLO XL ---
--- CAPITOLO XLI ---
--- CAPITOLO XLII ---
--- CAPITOLO XLIII ---
--- CAPITOLO XLIV ---
--- CAPITOLO XLV ---
--- CAPITOLO XLVI ---
--- CAPITOLO XLVII ---
--- CAPITOLO XLVIII ---
--- CAPITOLO XLIX ---
--- CAPITOLO L ---
--- CAPITOLO LI ---
--- CAPITOLO LII ---
--- CAPITOLO LIII ---
--- CAPITOLO LIV ---
--- CAPITOLO LV ---
--- CAPITOLO LVI ---
--- CAPITOLO LVII ---
--- CAPITOLO LVIII ---
--- CAPITOLO LIX ---
--- CAPITOLO LX ---
--- CAPITOLO LXI ---
--- CAPITOLO LXII ---
--- CAPITOLO LXIV ---
--- CAPITOLO LXV ---
--- CAPITOLO LXVI ---
--- CAPITOLO LXVII ---
--- CAPITOLO LXVIII ---
--- CAPITOLO LXIX ---
--- CAPITOLO LXX ---

--- CAPITOLO LXIII ---

301 26 63
By BrokenThing3





D E E P W E B

C A P I T O L O L X I I I





Da quando Yoongi aveva smesso di tornare a casa, e una volta comunicatogli tutto ciò che era successo da Jungkook che il giorno successivo si era letteralmente precipitato nell'appartamento in cui ancora si trovava in attesa, Hoseok aveva riflettuto a lungo in merito a come si sarebbe dovuto comportare e soprattutto, cosa avrebbe dovuto dire. Si era rifiutato di concedersi, mentre lo faceva, qualsiasi tipo di svago, rifiutandosi addirittura di rispondere alle telefonate che Jimin ripetutamente gli aveva lasciato sul cellulare. Se ne era stato per la maggior parte del tempo sdraiato sul letto a fissare il soffitto mentre ripercorreva a poco a poco, tutto quello che era accaduto nella sua vita da quando aveva conosciuto Yoongi, e soprattutto cos'era successo nella vita dell'altro quando aveva conosciuto lui. Sapeva che sarebbe stato convocato anche lui per essere interrogato ed ora come ora, ormai giunto alla perfetta versione e al più azzeccato, sentiva, modo di presentarsi, quasi non vedeva l'ora che quel momento arrivasse. La telefonata che avrebbe dovuto prepararlo a quel giorno, gli fu fatta da Seokjin la sera precedente, mentre quella stessa mattina, dopo essersi svegliato di buon ora, con risolutezza e pacata calma si era preparato ed incamminato presso la stazione di polizia che sapeva, oltre ad accogliere lui, stava accogliendo anche Yoongi. In silenzio, seppur dopo aver già iniziato a recitare il copione che si era figurato nei minimi dettagli, si lasciò condurre da un'agente dall'aria stanca all'interno del cubicolo, che sarebbe dovuta essere una stanza ma che sembrava tutto al di fuori di quello, all'interno del quale sapeva sarebbe stato interrogato. Si sedette sulla sediolina e cercò allo stesso tempo di starsene tranquillo su di essa fino a quando il primo investigatore non si sarebbe deciso ad entrare, dandogli così modo di poter spiegare anche la sua di versione dei fatti.

Quando sentì tuttavia, probabilmente poco più di dieci minuti dopo, un rumore provenire dalla porta prima che questa definitivamente s'aprisse rivelando la figura di un uomo che secondo Hoseok, era addirittura troppo vecchio per essere ancora coinvolto in un lavoro così mobilitante e stacanovista, sollevò la testa verso la sua fonte per assistere il nuovo arrivato con lo sguardo fino a quando quest'ultimo non fu seduto di fronte a lui. ― Jung Hoseok, giusto?! ― Domandò cortese il vecchio uomo, con aria affabile e tono cordiale. A quella domanda, il diretto interessato rispose soltanto con un leggero cenno della testa ed un sorriso che fu poi seguito da una nuova battuta da parte dell'altro. ― Mi rincresce davvero averti fatto scomodare portandoti in un luogo così angusto ma sono stato costretto a farlo perché purtroppo, mi è davvero necessario sapere, direttamente da te, qualcosa in merito al rapporto che ti lega con l'hacker che ha lavorato al tuo caso di stalking. ― Sembrò quasi arrossire mentre diceva quelle parole, o forse fu solo lo sguardo acceso e concentrato di Hoseok a metterlo in una posizione di disagio, poco prima che quest'ultimo iniziasse davvero a spiegare non solo le sue ragioni ma anche a chiarire in modo drasticamente schietto ed esplicito cosa pensava a proposito del trattamento riservato a Yoongi. ― Ci sono davvero troppi hacker coinvolti in questa storia, ne spuntano di nuovi ogni volta. ― Partì, schierando sul suo viso, libero e glorioso, il più grande e sfacciato sorriso che avesse mai potuto riservare a qualcuno ― Per cui, mi faccia comprendere bene ciò che vuole sapere, si riferisce a Jungkook oppure a Yoongi, il mio fidanzato? ― E dal modo in cui rimarcò lo status del secondo, persino agli occhi dell'ispettore fu semplice comprendere il fatto che Hoseok ci tenesse particolarmente a definire quel punto che poi, stava alla base persino del motivo per cui era stato convocato lì.

― Bene, mi riferivo esattamente a lui, quindi ritieni davvero che sia il tuo fidanzato... ― Borbottò aggrottando le sopracciglia poco prima di abbassare per qualche secondo lo sguardo, stralunato e in qualche modo stordito dalla caparbia e ferrea volontà messa in pratica dal giovane. ― Ti sei sentito in qualche modo spinto a diventare il suo partner? Non so, forzato in qualche modo emotivamente o pressato psicologicamente, attraverso qualche frase o qualche azione che ti ha fatto sentire un po' intrappolato? ― Cercò di spiegare l'uomo senza utilizzare terminologie troppo complesse che temeva, sarebbero potute non essere comprese appieno da un ragazzo di così giovane età mentre Hoseok, dal canto suo, ringraziò mentalmente Seokjin per avergli fornito e spiegato, la sera precedente durante la telefonata, nel dettaglio le accuse rivolte al fidanzato. Si concesse un secondo sorriso e una leggera risatina, prima di rispondere: ― Sono davvero contento per la premura che mi state riservando, tuttavia, dal mio punto di vista, questa domanda sarebbe più corretta porgerla a Yoongi dal momento che, tra i due, quello che potrebbe essersi trovato in una posizione del genere è più probabile sia lui, piuttosto che io. ― Comprese di aver tirato a segno con quell'affermazione, quando l'uomo aggrottò le sopracciglia con fare visibilmente confuso e spaesato, tuttavia, senza dargli modo di esternare le sue incertezze, soprattutto perché erano da lui già comprese, continuò specificando ancora meglio: ― Le spiego, sono stato io a sedurre Yoongi, non il contrario. ― Affermò sfacciato e con espressione trionfante, accavallando le gambe mentre parlava. ― Mi è piaciuto dalla prima volta che l'ho visto, quando Seokjin me lo ha presentato la prima volta come l'hacker, per l'appunto, che avrebbe seguito il mio caso da quel giorno in poi. Da lì sono riuscito ad avere il suo numero ma nonostante i miei continui tentativi, che ammetto sono stati anche forti in alcuni casi, è stata davvero un'impresa titanica riuscire a convincerlo. In vita mia non mi è mai stato necessario sforzarmi così tanto per riuscire ad avere qualcuno. ― Buona parte di ciò che aveva detto era reale in ogni suo aspetto ma certamente lo aveva condito con abbondante teatralità. Era reale il fatto che prima di Yoongi non si fosse mai sforzato così tanto per avere anche solo un appuntamento con qualcuno, soprattutto perché questi, la maggior parte delle volte, si facevano avanti per proporsi per primi a seguito di alcune sole poche occhiate da parte sua che di fatto, consistevano nell'unico prezzo che pagava ed era vero anche il fatto che Yoongi, fosse stato l'unico ragazzo ad essergli costato, in prima persona, una mole di sforzo e sopportazione emotiva che guardandosi indietro, quasi si stupiva di essere riuscito a compiere senza mai retrocedere veramente.

― Ah, quindi è così che è andata... Pensavamo che la natura del vostro rapporto fosse diversa... ― L'anziano sarebbe potuto sembrare addirittura incerto, attraverso quell'affermazione ma in realtà non lo era, probabilmente era semplicemente deluso dal fatto di aver letto così male una situazione. ― Allora potrai illuminarmi a proposito di un altro quesito. Alcuni pezzi registrati dalle telecamere che hai in casa, soprattutto nella tua camera da letto, risultano mancanti... Sapresti spiegarmi a cosa, a tuo parere, sarebbero imputabili tali scomparse? ― E una seconda volta, con un mezzo sorriso, direzionò i suoi pensieri verso Seokjin con riconoscenza seppure quest'ultimo, allo stesso modo dell'uomo seduto dinnanzi a lui, gli avesse posto più o meno lo stesso quesito, impaurito dal fatto che Yoongi avesse davvero potuto occultare qualcosa di importante ai fini del caso. Per non dare modo di far comprendere all'uomo che avesse già la risposta pronta tuttavia, decise di divagare in un primo momento. ― Non credo di aver capito bene a quali pezzi si riferisce. ― A mano a mano che andava avanti e l'uomo gli mostrava i video tagliati in questione da un tablet, all'apparenza, nuovo di zecca, Hoseok stava iniziando ad avere i primi sentori d'imbarazzo, i quali potevano essere le gote leggermente arrosate, ma decise di non lasciarsi frenare negli intenti da quel fattore che appariva frivolo se paragonato a ciò che invece avrebbe dovuto ottenere con quell'interrogatorio dalle modalità comunque modeste e leggere. ― Ah, capisco finalmente a cosa si riferisce. ― Continuò, ora che aveva la strada spianata per poter parlare senza destare alcun sospetto. ― La sera dell'appuntamento, falso per Yoongi ma non per me, una volta che questo mi ha accompagnato a casa, l'ho baciato. Per quanto riguarda il secondo video, beh le avevo detto di aver tentato di sedurlo anche con mezzi diciamo... Un po' troppo schietti, direbbe qualcuno! ― Simulò un comportamento vago seppur conservatore, sotto alcune sfumature, d'innocenza, per la seconda volta e prima di continuare ― Quello che è stato tagliato ha a che fare con ciò che le ho detto prima ma se proprio vuole saperlo, ho iniziato prima con uno spogliarello, poi mi sono―

― Credo di aver capito cosa intende. ― Lo fermò prontamente, a costo anche di alzare la voce di qualche tono, l'uomo prima di passarsi con foga le mani contro il viso, ancora più roseo rispetto a quanto appariva essere quello, ugualmente imbarazzato nonostante cercasse di nasconderlo dietro un'ostentata sicurezza, del giovane. ― Quindi, eri a conoscenza del fatto che fossero stati eliminati? ― Chiese, iniziando a comprendere il fatto che quanto detto da Yoongi, non si discostava da quella che era la realtà e che anzi, al contrario, l'hacker a dispetto di Hoseok, si fosse addirittura contenuto subendo il rischio di sembrare ambiguo e colpevole, pur di non confessare a terzi quanto fatto dal ragazzo che sotto quel punto di vista, somigliava sempre meno al prototipo di debole e mentalmente fragile, vittima che si erano figurati: almeno non quel tipo di vittima tanto decantata e temuta da parte degli interni. ― A dire la verità non mi intendo di queste cose, nella vita faccio tutt'altro. Non ho mai capito troppo di quanto Yoongi mi diceva, inerenti al lavoro grossomodo, in merito a cose tecniche e simili, ma quando mi è stato detto che riprendessero proprio tutto e che quei filmati, in seguito, non sarebbero stati visti solo da Yoongi, come invece pensavo io, lo avrei comunque implorato di eliminarli e suppongo non ci sia bisogno di spiegarle il motivo per il quale l'avrei fatto. Nonostante la mia leggerezza però, fortunatamente, Yoongi è stato in grado di capire da solo che l'idea che qualcun altro potesse vedere mi avrebbe portato una dose d'umiliazione che non sarei riuscito a sopportare e così, avrà deciso di eliminare quelle parti prima ancora che glielo raccomandassi. Certo, mi ha poi rimproverato a lungo per il superficiale errore. ― E dannazione, quanto stava iniziando a prenderci gusto Hoseok per quella recita, supposta prima da Seokjin e poi perfezionata da lui stesso sfruttando le fallaci idee che l'hacker stesso e per primo si era fatto, a torto, sulla sua persona. ― Se dovessi esprimere un disagio che ho avuto, però, non avrebbe nulla a che vedere con Yoongi, piuttosto, avrebbe tanto a che vedere con la presenza costante di quelle telecamere in casa mia e con la totale perdita della mia privacy già compromessa prima, ed ampiamente, da un maniaco. Questo è vero, è stato molto difficile. ― E quell'ultima stilettata, aveva più la pretesa di essere un monito per l'uomo che avrebbe quanto meno dovuto invitarlo a rivedere, in vista di una possibile ulteriore segnalazione ma questa volta contro di loro, gli interni, che avevano dato il permesso affinché una simile fattispecie si verificasse, e per mano di Hoseok, col fine di far comprendere definitivamente quelle che realmente, e di fatto, erano le sue di priorità.

― Si... Posso capire quanto possa averti sfiduciato, una simile manovra da parte nostra, soprattutto perché da essa traspira ampiamente il fatto che fossimo disperati ed incapaci di recuperare prove in modo consono. ― Asserì l'uomo, una volta compreso il sottinteso messaggio lanciatogli da Hoseok, e dalla quale lui, in alcun modo e come nessun'altro, si sarebbe potuto difendere. ― Se confermi questa versione, appare chiaro il motivo per cui Min Yoongi abbia agito in questo modo dal momento che, la tua immagine e privacy, sarebbe sempre dovuta essere di primaria importanza, com'è nel tuo pieno diritto d'altronde, avanzare una simile richiesta. ― Mentre parlava, si premurò di porgere velocemente ad Hoseok un foglio che questo avrebbe dovuto compilare e firmare, e in seguito, dopo essersi mordicchiato selvaggiamente un angolo delle labbra, chiese congedo al giovane prima di uscire dalla stanza.







Da una camera situata ad una decina di metri da quella in cui si trovava Hoseok, ancora intento a compilare la sua deposizione, Yoongi attendeva la prossima domanda da parte dell'unico uomo col quale era riuscito a parlare da quando era stato arrestato o meglio, l'unico che non fosse un'agente di quella stazione di polizia. ― Ripercorriamo la situazione, ok? Facciamo un po' il punto della situazione. ― Cominciò brevemente, leggendo qualche riga stampata sul foglio che teneva agguantato tra le dita possenti. ― Tu hai più volte affermato i tuoi sospetti su Taemin e ti garantisco che sono stati presi seriamente in considerazione da parte nostra. Asserisci anche che i tuoi sospetti siano nati dalla base di alcune sue mancanze, che altrimenti apparirebbero come inspiegabili vista la natura del suo lavoro, inerenti alla visione dei filmati che avrebbe dovuto osservare scrupolosamente ma anche sulla base di alcune nozioni che, senza il presunto coinvolgimento di Taemin, lo stalker non avrebbe mai potuto sapere, è corretto? ― Yoongi, a dire la verità, stava iniziando a sentire un mal di testa atroce al punto da rendergli difficile persino la comprensione delle ennesime constatazioni dell'altro: se questo all'interno di esse avesse aggiunto qualcosa che dalla sa bocca non era mai uscita, addirittura, sarebbe stato per lui semplice non accorgersene affatto. ― Si... ― Tuttavia pronunciò, cercando di sistemarsi sulla seria oltre che prestare maggiore attenzione a quanto dettogli dall'altro. ― Quante altre volte dobbiamo ripetere le stesse cose? ― Chiese, cercando di massaggiarsi la fronte con il dorso delle mani ma durante quell'azione, finì col colpirsi e tagliarsi appena con il bordo affilato delle manette che gli teneva uniti i polsi. ― Non tante altre volte ancora, rassicurati su questo. ― Senza concedere al giovane alcun tipo di ristoro o magra consolazione, affermò prima di riprendere nuovamente il punto interrotto: ― Nonostante questo però, tu stesso non vuoi dirci per quale motivo hai volontariamente manipolato quei video, tagliandone dei pezzi, perché li hai eliminati in modo definitivo, e anche cosa c'era registrato all'interno dei suddetti, è corretto anche questo?! ― Come risvegliatosi da uno stato catatonico, Yoongi raddrizzò la testa serioso ― No, questo non lo è del tutto. È vero che ho manipolato quei video arbitrariamente, e questo l'ho ammesso liberamente, così com'è vero il fatto che da essi ho tolto alcune parti che in seguito ho eliminato definitivamente ma vi ho spiegato il motivo per cui ho agito in questo modo, non venendo creduto, a quanto pare. L'unica cosa che non vi ho detto, e sottolineo l'unica, riguarda il cosa ci fosse all'interno di quelle registrazioni seppure io vi abbia spiegato grossomodo che ne andasse della privacy della vittima che al contrario io, avrei dovuto difendere. ―

― Come no... ― Formulò l'uomo, grattandosi leggermente una tempia ma prima di continuare, fu interrotto dall'arrivo di un collega nella sala d'interrogatorio. ― C'è il ragazzo in un'altra sala, ha confermato tutto quello che ha detto lui. ― Disse visibilmente contrariato e beffeggiato dalla sua stessa affermazione ma l'unica cosa che tuttavia Yoongi riuscì a cogliere distintamente, fu il fatto che Hoseok si trovasse in quell'edificio in quel momento e non troppo distante da dove si trovava lui. ― Anzi, al contrario di questo, ha decisamente meno peli sulla lingua e si fa molte meno remore a parlare chiaramente. ― Dopo aver preso una sediolina posta accanto all'entrata, e dopo averla portata accanto a quella sopra cui era seduto il suo austero collega, di fronte a Yoongi, per sedervisi sopra, anch'egli continuò. ― Abbiamo sbagliato, la pista da seguire è un'altra ed è nelle mani del comandante. Gli è stata fornita dal secondo capo team, abbiamo perso tempo con questo ragazzo. ― Avanzò ancora, tuttavia, gustandosi l'espressione spaesata e sbigottita dell'uomo che da prima stava interrogando l'hacker. ― Ce ne parleranno stanotte. Per quanto riguarda la coppietta felice invece, ti garantisco che il disgraziato tra i due è lui ― Specificò, come dettato dall'opinione che si era fatto a proposito della relazione che univa i due giovani mentre allo stesso tempo indicava l'hacker con lo sguardo ― Non certo quello con cui ho parlato io nell'altra sala. ― Chiarì alla fine, prima di concedere all'amico una vigorosa e consolatoria pacca sulla spalla. ― Nei pezzi di video che mancano ci sono solo bacini, spogliarelli e sesso strano. Insomma, roba per cui io e te, ormai, siamo troppo vecchi. ― E almeno uno, all'interno di quella stanza, sembrava realmente divertirsi a causa delle sue stesse parole.

― Una relazione tra loro, però, è comunque inammissibile, nonostante sia consensuale. ― Insistette, cercando di appigliarsi ancora ad un minimo pretesto l'uomo che stava interrogando Yoongi, pur di non ammettere davanti a sé stesso l'inoppugnabile fatto di aver speso giorni ad interrogare una persona che non valeva nemmeno mezz'ora del suo tempo, almeno secondo il suo parere. ― Come possiamo lasciar passare una mancata professionalità così imbarazzante?! ― Avanzò ancora, cercando con lo sguardo scuro e accigliato di ottenere l'accordo del collega, ultimo arrivato, che tuttavia non arrivò. ― Possiamo certamente metterci in mezzo ma non credo ci convenga. La vittima è venuta qui col preciso intento di difenderlo a spada tratta facendo crollare ogni nostra accusa e certamente non si metterà contro di lui per andare a favore nostro. ― Disse, puntando nuovamente con lo sguardo l'hacker seduto di fronte a lui ed il suo interlocutore. ― Se la presunta vittima si rifiuta di testimoniare, come penso che farà, tutto andrà a nostro sfavore ed anzi, mi ha chiaramente e deliberatamente lasciato intendere che l'unica cosa che per lui vale la pena denunciare, è il fatto che noi abbiamo dato a Seokjin il permesso di riempire di videocamere la sua casa perché non avevamo altre opzioni. ― Ridacchiò, ormai meno sconvolto dalla spavalderia mostrata dalla giovane vittima. ― In altre parole, denuncerà la nostra mancata professionalità per contrastare quella per cui noi accusiamo il suo ragazzo. Alla fine cosa ci importa? Basta non farlo sapere a nessuno! ― Si stiracchiò il secondo uomo sulla sedia scomoda e piccola, prima di concludere mentre agitava una mano contro l'aria. ― Non ne vale la pena, otteniamo poco e rischiamo molto. ― Con le sopracciglia corrucciate, osservò il processo decisionale che portò l'altro alle sue stesse conclusioni.

― Maledizione! ― Mormorò stralunato e persino offeso da ciò che aveva udito dal collega, prima di tirare fuori un paio di chiavi dalla tasca dei pantaloni eleganti che indossava ― Non posso credere di aver buttato nel cesso tutto questo tempo! ― Si scompose vistosamente, facendo scivolare una flebile risata dalle labbra dell'amico mentre Yoongi, ancora interdetto dalla piega che avevano preso le cose, non trovava il coraggio nemmeno per biascicare una domanda per paura che uno dei due, a seguito di quella, potesse cambiare idea. Sentì l'uomo liberarlo frettolosamente dalle manette che gli attanagliavano i polsi mentre allo stesso tempo, inveiva verbalmente contro qualcuno o qualcosa brontolando altre imprecazioni. ― Sei libero, almeno fino a domani, non voglio vedere la tua faccia! ― Burbero, agitò una mano verso l'uscita e Yoongi attese solo un secondo, vittima di una confusione che di primo acchito non aveva concesso alle sue gambe di muoversi con prontezza, prima di allontanarsi da quella sala.

Scappò fuori e non appena l'aria fredda che aleggiava quel giorno tra le strade di Seoul si frantumò contro il suo viso, sorrise al vuoto mentre si ricacciava all'indietro la folta chioma di capelli corvini. Hoseok, fermo a qualche metro da lui, non solo lo vide ma catturò anche la sua attenzione chiamandolo per nome; un suono che appena arrivato alle orecchie dell'hacker, lo spinse a voltarsi ancora sorridente ed in procinto di gettarsi tra le braccia ristoratrici e protettive del giovane che lo accolsero e strinsero. A seguito di quello, le mani di Hoseok si gettarono prima sul viso di Yoongi col fine di ottenere un accesso più semplice alle labbra di quest'ultimo, poi dietro alla sua testa, con l'intento invece, di far passare le sue dita tra i fili scuri e morbidi. Il bacio che si scambiarono fu in assoluto il più famelico che entrambi avessero mai dato; il più voglioso e ansioso. Una volta staccatisi, si strinsero ancora e mentre Hoseok osservava Yoongi finalmente rincuorato, questo osservava l'altro consapevole di starne subendo un fascino che da quel momento in poi, non sarebbe mai più stato in grado di dimenticare.









N.D.A.: Halo ~

In questo capitolo si è concluso tutto per il meglio,  d'ora in poi - non temete - solo cose belle per tutti prima che tutto venga chiarito e messo al proprio posto. Pregusto molti sope moments che non vedo l'ora di scrivere ed altrettanti moments su altre ship che finalmente possono emergere.

Spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tantissimo tutte le persone che stanno leggendo questa storia, quelle che verranno in seguito, e ancora di più le amabili personcine che la stanno tutt'ora sostenendo. Questa storia ha raggiunto molti traguardi grazie a voi, risultati che non ho mai pensato prima. Non posso fare altro che essere riconoscente verso di voi per questo. 💙

E per il resto, al prossimo aggiornamento ~

Continue Reading

You'll Also Like

2.2K 133 24
Sequel di "Nothing is impossible"...quando tutto ha avuto inizio.
59.3K 2.4K 67
Dove Min Yoongi un ragazzo ricco desidera avere tutto per sΓ© il piccolo ribelle Park Jimin.
82K 2.6K 67
perchΓ© ho gli occhi molto piΓΉ cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
45.3K 1K 72
Dove due ragazzi famosi si conoscono tramite instagram Yoongi+Jimin=Yoonmin Creata interamente da me. Tutto ciΓ² che trovate Γ¨ creato da me,se per cas...