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By BrokenThing3

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---ANTEPRIMA---
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D E E P W E B

C A P I T O L O L X I





L'operazione contro Dohyung ― a detta di tutti ― fu un'indiscutibile successo: numerosi agenti, a seguito della cattura, a turno s'avvicinarono a Seokjin per porgergli i più sentiti complimenti fasciati da sorrisi d'ammirazione per taluni, e di leggera invidia o ancora sana competizione per altri. Fatto stava, che una volta concluso il meritato arresto per quello che si convalidava essere con sempre maggiore forza il persecutore di Hoseok, Seokjin col suo team al seguito, fu accolto nell'atrio della struttura presso la quale lavorava con orgoglio e volontà festose. Cerano, ad aspettarlo nella più grande sala adibita alle riunioni, i componenti di quasi ogni team attivo dell'impianto e persino qualche direttore che l'amministrava; tutti, più che desiderosi di dare qualche pacca sulla spalla a Seokjin e qualche abbraccio per quanto riguardava i suoi più intimi colleghi mentre altri, soltanto, si limitavano ad attendere con impazienza il momento in cui uno degli esponenti più in alto nella scala gerarchica, proponesse una pausa col fine di mettere qualcosa sotto i denti e stappare una bottiglia; così com'erano soliti fare quando un'operazione frastagliata, trovava finalmente la sua conclusione grazie alle epiche gesta di qualcuno di loro. Non vi fu ulteriore tempo, tuttavia, perché ciò che arrivò in seguito alle parole d'incoraggiamento rivolte a Seokjin, furono gli interni che invece altro da lui non desideravano se non una lunga, complessa e intimidatoria, chiacchierata. Il capo team ― ancora accerchiato da una decina di persone circa ― non impiegò molto tempo prima di comprendere, con la desolazione nel cuore e l'irrequietezza nell'animo, che gli uomini imbellettati da giacche eleganti e cravatte ferme e ritte nel pieno centro dei loro petti, oltre che esse lì per lui, non vi erano neanche con le più pacifiche intenzioni, constatando solo gli sguardi che affisso avevano sui loro volti talvolta segnati da troppe rughe. Si schiarì la gola, e dopo aver scompigliato con fare affettuoso le lunghe ciocche more e ricciolute del sorridente Jungkook, con un'occhiata vitrea si assicurò che Namjoon e Yoongi più di tutti, comprendessero che c'era il bisogno di seguirlo.

Il primo ad essere interrogato ― la mattina dopo che Yoongi fu silenziosamente accerchiato e condotto chi sa dove con austera eleganza ― fu proprio Seokjin che in vita sua, fu pronto a giurare proprio in quel momento, non s'era mai sentito così tanto in agitazione, nemmeno all'esame finale che ebbe alla gaia età di ventisei anni. Supponeva che la sala riunione in cui si era trovato precedentemente, si fosse già svuotata o che i presenti, forse scioccati o più o meno destabilizzati, si trovassero ancora lì, intenti a spettegolare in proposito a cosa, esattamente, avesse potuto portare Seokjin e il suo team ad un'indagine interna che sapevano essere, sempre e comunque una grana da evitare a qualsiasi costo, proprio a causa dell'asprezza delle punizioni ricevute nella maggior parte dei casi. ― Allora, Kim Seokjin, cos'hai da dirmi?! ― Chiese, visibilmente contrariato ed annoiato quello che dei nuovi arrivati, corrispondeva forse al più anziano in età, subito dopo un lungo minuto trascorso nel silenzio del giovane capo. ― Se non è chiaro, ti sto dando la possibilità di darmi la tua versione, prima di dirti per filo e per segno cosa mi è stato detto sul tuo conto e su alcuni soggetti che hai raccattato ed insediato in questo organico. ― E l'ultima parte di quella frase, la pronunciò con disarmante lentezza e gracchiante voce dalla quale però traspariva chiaramente l'ammonimento che non smetteva mai d'infliggere. ― Per quanto possa sembrare banale, tutto quello che ho fatto è stato il frutto di un ragionamento ponderato che ad altro non mirava se non alla chiusura, senza perdite e con la protezione della vittima in primo luogo, del caso in questione, auspicandomi anche, che questo avvenisse nel tempo più breve possibile. ― Anche la sua voce, così come quella del suo superiore, era venuta fuori con fermezza ma soprattutto, al contrario della prima, venne fuori con imparzialità. ― Per quanto riguarda i soggetti alla quale, presumo, allude, vorrei fosse chiaro che se possiamo vantare un successo, anzi, fino ad ora, più di un successo, è proprio per loro merito. ― Seokjin s'attenne a parlarne al plurale, così come aveva fatto il suo superiore in comando prima di lui, per quanto sapesse bene che si stava parlando di una sola persona. ― Sapete bene quanto ho rischiato e cosa ho fatto, di comune accordo con voi e secondo buona parte dei vostri stessi consigli, per averlo all'interno di quest'organico e ammetto che un po' mi sorprende il fatto che solo adesso, sembriate così contrariati da quest'aggiunta. ― L'ipocrisia che serpeggiava insidiosa tra le fila di quegli uomini, certo non era qualcosa che Seokjin si premurava di fare con orgoglio e con imbecille coraggio ma in quel momento, davvero si sentì punto, oltre che offeso, dal modo incurante in cui quell'uomo fingeva di essere all'oscuro di tutto ciò che aveva costituito una solida base di ciò che ora, era al centro della discussione.

― Certamente... ― Sembrò arrendersi l'uomo, stupendo anche Seokjin ― Sapevamo bene quanto tu, e qualcun altro tra di noi, ci tenesse ad avere quel ragazzo. ― Infinitamente più mansueto nei termini e nei modi, si sistemò meglio con la schiena contro la sediolina di legno. ― Ma cerchiamo di essere chiari come noto, tu per primo vuoi essere. Per quale motivo avete ingannato, depistato, e tramato contro un team di vostri pari, dopo averli coinvolti in un'indagine per la quale voi stessi, avete richiesto il loro aiuto? ― Affabile e vistosamente curioso, domandò, prima di unire le mani callose e venose per portarsele ormai congiunte sotto il mento accerchiato da peluria brizzolata. ― Quando ho chiesto il loro aiuto eravamo schiacciati da orari e turni massacranti, il nostro numero era inferiore agli sforzi che avremmo dovuto fare. ― Cominciò cercando di elargire una consona spiegazione che risultasse, soprattutto, ben comprensibile all'uomo seduto dinnanzi a lui ― Inoltre a quel tempo, non nutrivamo alcun sospetto nei confronti di un membro in particolare di quel suddetto team. ―

― Sospetti che avete avuto solo quando Min Yoongi... ― Interruppe bruscamente l'uomo, scorrendo gli occhi sul plico di fogli posti sul tavolo dinnanzi a lui con l'intento di leggere chiaramente un nome che a quanto pareva, all'interno dei suoi ricordi, era già sbiadito ― Non ha deciso di esprimerli in prima persona, giusto?! ― Domandò, alludendo visibilmente a qualcosa che tuttavia, avrebbe chiarito solo in seguito. ― A tuo parere, quanto è probabile che il signor Min abbia detto qualcosa del genere solo per allontanare la tua attenzione da ciò che in segreto architettava alle spalle tue e della vittima? Non negherai certo che, guarda caso, il responsabile del team coinvolto non nutrisse grande fiducia nei confronti di quell'informatico. ― Disse, con l'espressione di chi era convinto di tenere la verità stretta nel palmo di una mano. ― La mancanza di simpatia nutrita verso Yoongi, non la posso certo negare ma per quanto riguarda l'idea che si è fatto sulla ragione per cui abbiamo escluso quel team, non posso dire altrettanto. Quel genere di dubbi non erano animati solo in Yoongi ma anche in Namjoon, uomo, suppongo, la cui lealtà non sia messa all'angolo allo stesso modo del primo. Tutto ha avuto luogo dopo l'aggressione subita da Hoseok nella sua villa, c'erano numerosi elementi sulla scena, atti a far credere ad entrambi che qualcun altro, all'interno del nostro organico, avesse lasciato trapelare qualche informazione in merito alla loro collocazione, ma suppongo, che questo genere di cose, siano già state approfondite da voi. Sta di fatto, che nessuno del secondo team, ha avvisato Yoongi del fatto che le telecamere, quel giorno avessero subito quello che inizialmente si pensava fosse un semplice malfunzionamento e solo in base ai sospetti di questo, si è potuto intervenire affinché la vittima non subisse un danno ancora maggiore. ― Chi avrebbe dovuto informarli, si presumeva fosse Taemin ma al momento, almeno quello, decise di tenerlo per sé.

― Vero, questo lo sappiamo, così come sappiamo che qualcuno, pensiamo noi a Yoongi, ha manipolato i filmati le cui registrazioni, in alcune particolari occasioni, non risultano essere di ventiquattro ore; ad un video in particolare, è stato sottratto un tempo pari a più di mezz'ora. Anche questa è una cosa che pensi, possa aver fatto qualcuno appartenente al secondo team? ― A quella domanda, Seokjin non rispose immediatamente soprattutto perché da essa rimase spaesato. ― Così come non è da escludere che un altro misterioso ed inspiegabile malfunzionamento possa aver impedito alle telecamere di poter registrare i minuti di cui stiamo parlando, è corretto signore?! ― Rivoltò la domanda, improvvisamente illuminato dal fabbisogno di mettersi in salvo, Seokjin che, pur non sapendo nulla in merito a quanto aggiunto dal superiore, certamente non avrebbe vacillato dinnanzi a quella provocazione.

― È corretto, non possiamo, al momento, ancora determinare la causa esatta di quella mancanza. ― Rispose visibilmente indispettito dalla prontezza di Seokjin e dall'affabilità che questo stava dimostrando nel controbattere ad ogni sua accusa. ― Tuttavia, parlando con l'hacker alla quale tieni tanto, la notte scorsa, è emersa una notizia che certamente dovrebbe metterti in imbarazzo: è vero che ha stretto una relazione sentimentale ― mimò un paio di virgolette con le dita ossute mentre pronunciava l'ultima parola ― con la vittima del caso in esame? ― Chiese e da quella domanda, Seokjin, per la prima volta, riuscì a convincersi di essere riuscito a mettere con le spalle al muro il superiore che, a corto di nuove accuse, si era finalmente deciso a tirare fuori l'unico asso che sapeva, avessero a loro disposizione.







Se qualcuno avesse chiesto a Yoongi come aveva preso la sua seconda detenzione avrebbe indubbiamente risposto: con filosofia. Arrovellarsi in quel problema era inutile e lo sapeva. La notte che aveva passato indisposto a causa della preoccupazione, era quella precedente, nonostante quel suo stato, in ogni caso, non fosse derivato dalla condizione in cui riversava in sé, ma nella mancata occasione di poter spiegare ad Hoseok, come aveva pianificato la mattina precedente, lui stesso ciò che stava succedendo. I suoi superiori lo avevano interrogato per gran parte della notte domandandogli con modi che non sarebbero mai stati accusati d'esser stati troppo melensi o gentili, la sua versione dei fatti o quando erano proprio smaniosi di prendersi gioco di lui, come intendesse passare il tempo nella cella. Ma Yoongi, a seguito di tutte le avversità che aveva subito in un lasso di tempo così ristretto, aveva imparato a godere anche delle più piccole cose, oltre che delle più piccole fortune. Essendo infatti, stato arrestato solo poche ore dopo rispetto a Dohyung ― avvenimento che comunque lo faceva sorridere con sagace autoironia ogni volta che ci pensava ― aveva avuto la possibilità di finire nel buco situato proprio accanto a quello in cui si trovava quest'ultimo e ogni volta in cui ai poliziotti era capitato, per un motivo o per un altro, di dar tregua ad entrambi nello stesso momento, non aveva perso l'occasione di tentare, non sempre con successo, un'illuminate conversazione con il presunto stalker.

― Hai ammesso di avere una relazione sentimentale con la vittima ieri, confermi questa nozione anche oggi? ― Domandò l'uomo che lo aveva convocato, per la seconda volta quel giorno, nella stanza della stazione di polizia adibita agli interrogatori. ― Non soffro di alcuna dissociazione della personalità e nemmeno di una memoria a breve termine, al momento, quindi si, riconfermo ciò che ho detto ieri affermando che sia ancora oggi la verità. ― Disse, giocherellando con le manette che i poliziotti si affrettavano a mettergli ogni volta che doveva varcare la soglia della cella presso la quale aveva trovato, sperava, solo un momentaneo soggiorno.

Visibilmente infastidito, l'uomo sospirò pesantemente prima di continuare lo sproloquio ― iniziato per la prima volta la scorsa sera ― in merito al fatto che avesse circuito ignobilmente la vittima ma all'ennesimo diniego dell'hacker, questo rispose: ― Pensi che la vostra sia una storia d'amore da film per caso?! ― Alzò la voce nella speranza d'intimidire un minimo lo sfacciato ragazzo che gli sedeva davanti. ― Pensi davvero che qualcosa di simile possa realmente accadere nella realtà? Credo che tu abbia passato troppo tempo davanti al computer e che questo ti abbia in qualche modo impedito di vedere come stanno le cose, facendoti invece vivere in un mondo immaginario. ― Quella creativa teoria, Yoongi l'avrebbe applaudita se avesse avuto la possibilità di farlo ma dal momento che le sue mani erano avvinghiate l'una contro l'altra dal paio di manette che indossava, dovette tenere per sé quel desiderio. ― Non credo sia così, per quanto siate poco disposti a credere alle mie parole, questa è l'unica cosa che posso dirvi con la convinzione di non affermare il falso. Voi, presumibilmente immaginate che Hoseok si sia innamorato di me solo perché nella mia persona, poteva cogliere una qualche sorta di protezione: una relazione la cui affettività è distorta unicamente dalla condizione di vittima in cui si trovava, quasi come se questa fosse l'unica componente esistente ed agibile all'interno della sfera sentimentale di quel ragazzo. Lasciate che io vi dica che non la penso allo stesso modo! ― Si difese, ancora una volta, Yoongi, credendo fermamente ad ogni parola pronunciata.

― Stai pur certo che parleremo con la vittima e chiederemo direttamente a lui, con l'ausilio di personalità qualificate in tal senso, se quello che dici è vero oppure, se sei stato ingannato dal tuo stesso volere, intenzionalmente oppure no. ― Ribatté tuttavia, ugualmente deciso l'uomo, prima di porgere all'hacker una seconda domanda. ― Un gruppo enorme di dipendenti, a causa vostra ― Rimarcò con disprezzo ― ha passato quasi due giorni ed un'intera notte ad osservare i filmati girati all'interno della villa di proprietà della vittima e da essi, mancano un paio di pezzi. Hai una risposta adeguata anche a questo? ― Chiese l'uomo, sperando che l'impertinenza del ragazzo non l'avrebbe addirittura spinto a rispondere che nella sua concezione, le giornate avessero un tempo inferiore alle ventiquattro ore.

― Li ho rimossi io stesso. ― Affermò atono e indiscutibilmente serio, a dispetto delle aspettative del più anziano ― La vittima, in quei minuti, ha fatto cose inconsulte e per proteggere la sua sfera intima ― Sottolineò scandendo bene con la lingua l'ultima parola ― oltre che la sua già violata, innumerevoli volte, privacy, dagli occhi di numerose altre persone, ho personalmente tagliato i filmati ed eliminato quei pezzi. ―

― Quindi non esiste più alcuna prova di essi, è questo che stai cercando di dire? ― Chiese furente, una volta appresa la notizia di non poter più sottoporre, ad intervento alcuno, le parti dei video che mancavano all'appello. ― Senza quelli, non può esserci neanche una prova atta a scagionarti. Non possiamo sapere, in mancanza di essi, se affermi la verità oppure no. ― E quel chiarimento fu drasticamente inutile per Yoongi dal momento che, a quella semplice nozione, c'era già arrivato da solo e anche con molto tempo d'anticipo. ― E sentiamo cosa, di così compromettente, ha fatto la vittima, per lasciarti presagire il diritto di poter decidere, arbitrariamente, in quel modo? ―

― A questa domanda, non ho alcuna intenzione di rispondere! ― Pronunciò, algido e deciso nel tono, seppur visibilmente compromesso dall'ambiguità delle prove che gli era possibile strumentalizzare a sua discolpa.









N.D.A.:  halo bellezze ~

Un aggiornamento a casaccio questo, si, ma che ha la pretesa di essere un regalino che spero, vi abbia resi un po' più felici - ciò non toglie che avrete comunque il solito, consolidato, e chissà noiosissimo aggiornamento settimanale del Sabato -

In questo capitolo, lo ammetto, il peggio che si poteva auspicare è accaduto ma non temete, anzi - per quanto difficile - fidatevi della vostra autrice quando vi dice che non tutto il male va sempre per nuocere: spesso, ci sono dovute eccezioni dai risvolti simpatichelli ~ 💦

Anyway, spero come sempre che questo capitolo vi sia piaciuto e sempre come mio solito, ormai - sono una persona noiosa, lo so - ringrazio tutte le belle anime che sono arrivate fino a qui, quelle che stanno sostenendo questa storia con voti e commenti che alla fine, finiscono col dare sostegno pure a me. Grazie per tutto ~💙

Per il resto, al prossimo aggiornamento

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