𝙳𝙴𝙴𝙿 πš†π™΄π™± β”‚ πš‚π™Ύπ™Ώπ™΄

By BrokenThing3

63.3K 3.4K 3.5K

| π‚πŽπŒππ‹π„π“π€ - πš†πš˜πš›πšπšœ: πŸ·πŸΌπŸΎπš–πš’πš•πšŠ | Un livello di conoscenze ridotto in merito a ciΓ² che inter... More

---ANTEPRIMA---
--- CAPITOLO I ---
--- CAPITOLO II ---
--- CAPITOLO III ---
--- CAPITOLO IV ---
--- CAPITOLO V ---
--- CAPITOLO VI ---
--- CAPITOLO VII ---
--- CAPITOLO VIII ---
--- CAPITOLO IX ---
--- CAPITOLO X ---
--- CAPITOLO XI ---
--- CAPITOLO XII ---
--- CAPITOLO XIII ---
--- CAPITOLO XIV ---
--- CAPITOLO XV ---
--- CAPITOLO XVI ---
--- CAPITOLO XVII ---
--- CAPITOLO XVIII ---
--- CAPITOLO XIX ---
--- CAPITOLO XX ---
--- CAPITOLO XXI ---
--- CAPITOLO XXII ---
--- CAPITOLO XXIII ---
--- CAPITOLO XXIV ---
--- CAPITOLO XXV ---
--- CAPITOLO XXVI ---
--- CAPITOLO XXVII ---
--- CAPITOLO XXVIII ---
--- CAPITOLO XXIX ---
--- CAPITOLO XXX ---
--- CAPITOLO XXXI ---
--- CAPITOLO XXXII ---
--- CAPITOLO XXXIII ---
--- CAPITOLO XXXIV ---
--- CAPITOLO XXXV ---
--- CAPITOLO XXXVI ---
--- CAPITOLO XXXVII ---
--- CAPITOLO XXXVIII ---
--- CAPITOLO XXXIX ---
--- CAPITOLO XL ---
--- CAPITOLO XLI ---
--- CAPITOLO XLII ---
--- CAPITOLO XLIII ---
--- CAPITOLO XLIV ---
--- CAPITOLO XLV ---
--- CAPITOLO XLVI ---
--- CAPITOLO XLVII ---
--- CAPITOLO XLVIII ---
--- CAPITOLO XLIX ---
--- CAPITOLO L ---
--- CAPITOLO LI ---
--- CAPITOLO LII ---
--- CAPITOLO LIV ---
--- CAPITOLO LV ---
--- CAPITOLO LVI ---
--- CAPITOLO LVII ---
--- CAPITOLO LVIII ---
--- CAPITOLO LIX ---
--- CAPITOLO LX ---
--- CAPITOLO LXI ---
--- CAPITOLO LXII ---
--- CAPITOLO LXIII ---
--- CAPITOLO LXIV ---
--- CAPITOLO LXV ---
--- CAPITOLO LXVI ---
--- CAPITOLO LXVII ---
--- CAPITOLO LXVIII ---
--- CAPITOLO LXIX ---
--- CAPITOLO LXX ---

--- CAPITOLO LIII ---

417 32 32
By BrokenThing3





D E E P W E B

C A P I T O L O L I I I





Di sottecchi lanciò un'altra occhiata incuriosita verso Jungkook ― che per il tempo trascorso in religioso silenzio, ancor più diligentemente rispetto a quanto immaginato dall'hacker, aveva analizzato, ridimensionando piuttosto spesso, foto per foto soffermandosi su ognuna di essa con ineguagliabile minuziosità ― prima di, non ancora pienamente soddisfatto dell'operato svolto, stamparne un gran numero per poterle meglio, o forse ancora più comodamente, osservare mentre allo stesso tempo si dirigeva verso l'esterno dello studio. Il comportamento di Jungkook negli ultimi giorni aveva dato a Yoongi parecchio su cui pensare, lo aveva fatto in particolar modo la dedizione che questo aveva mostrato verso il caso di Hoseok e ancor di più l'elevato impegno che, pressoché impossibile da non notare, straripante si manifestava ogni volta che il ragazzo si arrovellava fin troppo davanti al suo computer, obbligandosi ad orari prima, mai richiestigli. Avevano iniziato a lavorare presto quella mattina, così come quella precedente, e certamente Jungkook non si era fatto intimidire dalla richiesta, a parere dell'hacker persino esagerata data la giovinezza di quest'ultimo, di Seokjin quando a testa bassa, gesto che sapeva ormai l'altro era solito fare appena prima di chiedere qualcosa che propriamente non gli era dovuto, aveva proposto ad entrambi la scaletta di un nuovo programma. Yoongi certamente non si era fatto alcuna remora nell'accettare le nuove condizioni del capo ― reduce soprattutto dal fatto di voler chiudere quanto prima il caso che vedeva il suo ragazzo ancora come una potenziale vittima a rischio, dal momento che il suo aggressore si trovava ancora in libertà di agire in maniera quasi indisturbata sfruttando l'anonimato di cui ancora godeva ― ma era rimasto non poco sbigottito quando aveva visto Jungkook accogliere la richiesta con altrettanta serietà e ardore. Ne era rimasto piacevolmente colpito, ne aveva ammirato la serietà per quanto in netta contraddizione agli anni che egli aveva, seppure allo stesso tempo lievemente preoccupato dal mancato benessere che una mole così alta di incarichi e responsabilità potesse procurargli improvvisamente.

Quando il soggetto che aveva animato le sue riflessioni tornò in studio per occupare la posizione che aveva abbandonato solo per pochi minuti, lo fece brandendo tra le mani due grosse tazze di carta bianca. Ne porse una a Yoongi e dall'odore che da questa fuoriusciva, comprese immediatamente che all'interno di essa vi si trovasse il caffè che assaggiato per tutti quel tempo ― in dosi anche più o meno massicce ― era finito col piacergli persino di più rispetto a quello che precedentemente era solito consumare nella sua caffetteria preferita. Sorrise spontaneamente al ragazzo e quasi come se fosse stato mosso dall'attrattività di una calamita, poggiò la mano libera sulla testa dell'altro per accarezzargli amorevolmente qualche ciocca; non se ne pentì, per quanto come gesto gli fosse improprio, soprattutto quando il ricevitore di tale attenzione, dopo essersi voltato completamente verso di lui con gli occhi sbarrati, diede modo ad un sorriso caldo di liberarsi sulle sue guance. L'hacker a quella vista ridacchiò, scompigliandogli anche qualche ciocca morbida e voluminosa ― Ti ringrazio, ne avevo davvero bisogno. ― Confessò, seppur egli stesso, prima che Jungkook gli portasse un po' di quella bevanda che tanto amava assumere, non si fosse accorto di conservare quel desiderio. ― Stai lavorando davvero tanto ultimamente e lo stai facendo anche molto bene. ― Yoongi sapeva che il minore amava essere complimentato, da Seokjin ma anche, e forse soprattutto ― per quanto impensabile ― da lui, ed era proprio in virtù di quella consapevolezza, che aveva deciso di aprirsi all'altro attraverso quella modalità di discorso.

― Siamo in pochi, e voglio essere utile. ― Come ipotizzato da Yoongi, il giovane collega aveva preso la sua affermazione con vigorosa gioia, inclinando persino il capo, come a lasciarsi scrutare meglio dal maggiore, mentre le guance gli diventavano di un tenue rosa e i denti gli si scoprivano. Probabilmente Jungkook non era a conoscenza di quanto fosse ormai diventato prezioso per l'hacker e di quanto quest'ultimo avesse preso a stimarlo senza il bisogno che questo gli convalidasse ulteriormente il fatto di aver ben riposto un po' della sua fiducia.

― E ti sono grato per questo, davvero. Stai solo attento a non sovraccaricarti troppo e se hai bisogno di aiuto, ti prego non farti alcuna remora a chiedere. ― Jungkook era determinato, Yoongi lo aveva compreso esattamente così come era giunto al fatto di doversi mettere da parte. Per quanto ritenesse lo sforzo a cui il minore si stava sottoponendo di gran lunga superiore a quello che poteva essere considerato giusto nei suoi confronti, l'altro sembrava aver preso la sua decisione e Yoongi non era intenzionato a contestarla con opinioni mai richiestegli. ― Alla fine di questa storia, Seokjin dovrebbe darti un aumento oltre all'integrazione effettiva! ― Smorzò l'hacker, mentre l'altro semplicemente svolazzava con la mente ripercorrendo le parole del maggiore più volte per ricordarsele, e per soffersi sul fatto che queste suonassero alle sue orecchie come tremendamente rincuoranti, oltre che d'incoraggiamento e riconoscimento.

Stappato il bicchiere, una volta voltato nuovamente verso lo schermo del proprio computer, si portò l'oggetto alle labbra per berne un primo, generoso, sorso mentre con lo sguardo puntellava ancora il sito dentro la quale per la prima volta, aveva visto Hoseok. Stranamente ci aveva pensato per qualche ora di troppo, la notte precedente, mentre il fidanzato gli dormiva comodamente su una spalla. All'inizio lo aveva osservato con ammirazione, scostandogli ― talvolta ― dagli occhi qualche ciuffo ribelle pronto ad infastidirlo, ne aveva osservato le labbra mentre queste, dischiuse, lasciavano andare qualche sospiro leggero contro il suo collo, e quella vista nel suo insieme ― in aggiunta al mancato sonno ― alla fine lo aveva portato a ripercorrere con la mente tutti gli avvenimenti che avevano colto entrambi, compreso il luogo in cui Yoongi lo aveva visto per la prima volta. Era arrivato ad Hoseok casualmente mentre cercava di risolvere un altro caso, quando per la prima volta aveva visto una sua foto, assieme a quella di tante altre persone, su un sito che favoriva la condivisione e la vendita di filmati pay for view di cui i protagonisti erano però ignari fino alla fine. Era una pratica dilagante e parecchio usata nell'attuale contesto, soprattutto giovanile, di criminalità informatica e Yoongi ne aveva sentito parlare spesso, pur senza mai scontrarsi con qualcosa di simile in modo diretto e in prima persona, così come aveva fatto a partire da quel momento. Il sito continuava ad esistere, seppur risultasse oscurato a chiunque tentasse di accedervi, e avrebbe continuato a farlo fino a quando tutte le persone invischiate al suo interno non sarebbero state trovate, assieme a tutte le vittime; fino a quando tutta la sua storia, non sarebbe stata definita in ogni particolare, stando ben attenti ad estrapolare quelle che sarebbero potute diventare le prove più importanti. E solo alla fine di questo processo, sarebbe sparito così come altri avevano fatto prima di lui. Era però vero anche il fatto che Yoongi, così come tutti gli altri, una volta chiuso e archiviato quel caso, avesse pensato che quest'ultimo accadimento si fosse solo intersecato per difetto di tempistica con la vicenda dello stalker ma che non avesse in realtà nulla in comune o correlato ad esso; ipotesi che, improvvisamente, Yoongi si era trovato a mettere in dubbio, soprattutto a proposito della confessione fattagli dal fidanzato in merito al fatto che la sera in cui era stato aggredito, la persona che si presumeva essere il ricercato stalker, stesse filmando il tutto e che quel video fosse riservato a sé stesso o ad un pubblico più ampio ― forse anche solo per ripicca ― Yoongi non poteva saperlo, così come non poteva sapere se un altro sito uguale a quello chiuso in precedenza da lui stesso, non fosse stato già ricostruito una seconda volta. Continuamente impensierito dall'idea di aver lasciato dietro di sé qualche terreno inesplorato, infatti, aveva stretto quella notte il corpo di Hoseok ancora più vicino al suo, mentre allo stesso tempo, aveva pensato ad un modo per entrare nuovamente il quel sito: per scrutarlo e studiarlo questa volta, assieme a mille altre nuove consapevolezze.







Namjoon stava osservando l'edificio dentro il quale Seokjin si trovava già da diverse ore, ormai sguaiatamente seduto sul sediolino rivestito in pelle ripiegato leggermente all'indietro; sapeva quanto fossero lente procedure di quel tipo e sapeva anche quanto fossero caute e burocratiche le persone che lavoravano lì ma certamente non avrebbe rifiutato la proposta del maggiore ad entrare assieme a lui, se solo avesse saputo preventivamente quanto a lungo avrebbe dovuto attendere da solo. Pentito e stanco, decise di tirare fuori dalla tasca in cui era riposto, il cellulare, con lo scopo d'intrattenersi con le ultime notizie del giorno ed era quasi riuscito a vedersi assorbito in una di esse, quando finalmente sentì la portiera al suo fianco aprirsi velocemente. ― Scusami per averti fatto aspettare. ― Disse sospirando, mentre tentava di mettere a posto tutte le scartoffie che probabilmente gli erano state date solo poco prima, dentro una valigetta che invece, teneva ora depositata in grembo. ― Hai fatto bene a divertirti con qualche gioco, non immagini quanto io lo abbia desiderato quando ero dentro ad aspettare. ― Ridacchiò seppur in torto, visibilmente giocoso ma quell'animosità da parte del suo capo, quasi non fece ben sperare a Namjoon un esito positivo.

― Allora?! Com'è andata, cosa hanno trovato? ― Chiese ormai impaziente. Si era sistemato nuovamente sul sediolino e assieme alla sua posizione, aveva aggiustato anche quella dell'oggetto sopra la quale era seduto, per poter meglio osservare le sfumature che sul viso di Seokjin apparivano. ― Non bene come speri. ― Cominciò, mettendo brutalmente fine al sorriso che seppur velato, si era fatto lentamente strada sul viso di un'ancora inconsapevole, Namjoon ― Ma neanche malissimo come pensavo io. ― Aggiunse e a seguito di quelle parole, fu Seokjin quello che sorrise flebilmente. ― Hanno trovato le impronte digitali di entrambi. Abbiamo le prove per inchiodarne uno, dal momento che sono state trovate sui vestiti che indossava Hoseok la sera dell'aggressione, oltre che sparse un po' in giro per la camera. ― Concluse stiracchiandosi lievemente sul posto, soprattutto per dare un po' di ristoro ai suoi arti allentati e doloranti.

― Hai detto che hanno le impronte di entrambi, questo significa che hanno anche quelle dello stalker?! ― Namjoon era palesemente in visibilio e questo semplice fattore, era ben riconoscibile dal fatto che avesse quasi gridato, per porgere quella semplice, tanto quanto scontata domanda. Seokjin sorrise ancora ma questa volta, lo fece soprattutto a causa della graziosa reazione mostrata dall'altro. ― Si, le abbiamo ma purtroppo non c'è alcuna corrispondenza nei nostri data base. Il bastardo non è schedato. ― Se non potevano ricondurre quelle impronte ad una persona in carne ed ossa, per quanto comunque, indiscutibilmente si trattasse di un'enorme passo in avanti, almeno per quel momento, non potevano essere usate per la risoluzione del caso, ma certamente sarebbero state di vitale importanza per confermare o smentire l'identità dello stalker. ― Ma c'è un'altra cosa che voglio farti sapere. ― Continuò improvvisamente, Seokjin ― Le impronte dello stalker le abbiamo grazie a te! ―

Sorpreso, Namjoon arricciò le sopracciglia lasciando che il suo sguardo schizzasse dalla figura del maggiore, ai documenti che esso conservava, solo per depositarsi un'ultima volta, ancora su Seokjin. ― Non capisco, non l'ho preso. Non ricordo di averlo toccato. ―

― Ma lo hai spaventato. ― Confermò, un secondo prima di saziare la curiosità dell'altro. ― Quando lo hai inseguito, nel tentativo di scappare da te, ha toccato praticamente di tutto: il corridoio, il pomello della porta, persino le sbarre del cancello. Era stato così attento a non toccare nulla... Deve averti maledetto parecchio! ― Rise di sano gusto alla fine, quando notò Namjoon sorridere in modo quasi vergognoso, con gli occhi assoggettati da un bagliore, meraviglioso al punto che Seokjin avrebbe voluto volentieri vederlo in quelle condizioni un altro migliaio di volte, e con le fossette in bella mostra, libere finalmente di occupargli ancora le guance morbide.









N.D.A.: Halo, pulzell*

Avrete notato che qui il cerchio sembra stringersi sempre un po' di più, e chissà come andrà a finire questa manfrina. Ci tenevo tanto a finire questo capitolo con un moment Namjin, spero non vi sia dispiaciuto ma ogni tanto penso che dare un po' di attenzione a questi due piccoli sia d'obbligo.

Anywaay, come sempre, ringrazio tutte le persone che stanno leggendo questa storia, silenziosamente o no, a quelli che la stanno sostengono sempre con dei voti e ancor di più con dei commenti. Grazie, grazie e ancora grazie, davvero!

Al prossimo aggiornamento, ve se ama ~

Continue Reading

You'll Also Like

27.3K 1.2K 21
Where... Blanca e Matias hanno un trascorso insieme. Tre anni non possono essere cancellati nel nulla, eppure loro sembrano capaci di farlo. Una vaca...
46.9K 2.3K 34
Dove Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'Γ¨ oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogliono...
5.1K 439 12
"Dicono che quando incontri la tua anima gemella te ne rendi subito conto perchΓ© il cuore fa un tuffo e il tuo sguardo si incatena al suo e a nessun...
16.4K 948 23
[ finito ] [in revisione] un mondo dove gli angeli sono le prede e gli umani i cacciatori. o uccidi o vieni ucciso. ma il fato vuole che due ragazzi...