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Autorstwa BrokenThing3

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---ANTEPRIMA---
--- CAPITOLO I ---
--- CAPITOLO II ---
--- CAPITOLO III ---
--- CAPITOLO IV ---
--- CAPITOLO V ---
--- CAPITOLO VI ---
--- CAPITOLO VII ---
--- CAPITOLO VIII ---
--- CAPITOLO IX ---
--- CAPITOLO X ---
--- CAPITOLO XI ---
--- CAPITOLO XII ---
--- CAPITOLO XIII ---
--- CAPITOLO XIV ---
--- CAPITOLO XV ---
--- CAPITOLO XVI ---
--- CAPITOLO XVII ---
--- CAPITOLO XVIII ---
--- CAPITOLO XIX ---
--- CAPITOLO XX ---
--- CAPITOLO XXI ---
--- CAPITOLO XXII ---
--- CAPITOLO XXIII ---
--- CAPITOLO XXIV ---
--- CAPITOLO XXV ---
--- CAPITOLO XXVI ---
--- CAPITOLO XXVII ---
--- CAPITOLO XXVIII ---
--- CAPITOLO XXIX ---
--- CAPITOLO XXX ---
--- CAPITOLO XXXI ---
--- CAPITOLO XXXII ---
--- CAPITOLO XXXIII ---
--- CAPITOLO XXXIV ---
--- CAPITOLO XXXV ---
--- CAPITOLO XXXVI ---
--- CAPITOLO XXXVII ---
--- CAPITOLO XXXVIII ---
--- CAPITOLO XXXIX ---
--- CAPITOLO XL ---
--- CAPITOLO XLI ---
--- CAPITOLO XLII ---
--- CAPITOLO XLIII ---
--- CAPITOLO XLIV ---
--- CAPITOLO XLVI ---
--- CAPITOLO XLVII ---
--- CAPITOLO XLVIII ---
--- CAPITOLO XLIX ---
--- CAPITOLO L ---
--- CAPITOLO LI ---
--- CAPITOLO LII ---
--- CAPITOLO LIII ---
--- CAPITOLO LIV ---
--- CAPITOLO LV ---
--- CAPITOLO LVI ---
--- CAPITOLO LVII ---
--- CAPITOLO LVIII ---
--- CAPITOLO LIX ---
--- CAPITOLO LX ---
--- CAPITOLO LXI ---
--- CAPITOLO LXII ---
--- CAPITOLO LXIII ---
--- CAPITOLO LXIV ---
--- CAPITOLO LXV ---
--- CAPITOLO LXVI ---
--- CAPITOLO LXVII ---
--- CAPITOLO LXVIII ---
--- CAPITOLO LXIX ---
--- CAPITOLO LXX ---

--- CAPITOLO XLV ---

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Autorstwa BrokenThing3





D E E P W E B

C A P I T O L O X L V





Debilitato com'era dalla fatica, una volta forzati gli accessi, per Yoongi e per Namjoon ― che accigliato e confuso per la maggior parte del tempo si era numerose volte posto domande sul perché l'hacker apparisse così sconcertato e frettoloso ― fu semplice inseguire il frastuono per giungere nella camera di Hoseok e per Yoongi, assalire alle spalle la persona che sembrava essere su di lui. Aveva capito potesse esserci qualcosa che non andava quando, subito dopo essere rincasato, controllando le telecamere del ragazzo com'era solito fare, con dispiacere aveva appurato che tutto fosse come scollegato. Non si era insospettito, supponendo un malfunzionamento che certo non risparmiava neanche le apparecchiature più sofisticate e all'avanguardia. Invano aveva tentato di trovare un portale attraverso il quale avrebbe forzato il sistema per trovare in esso un remoto accesso ma quando persino questo gli risultò impossibile da portare a termine ― incupito già per metà da un increscioso dubbio ― si mise in contatto con Seokjin per chiedere direttamente a lui se alcuni tecnici avessero già segnalato un malfunzionamento o un errore di qualsiasi natura nel sistema di Hoseok e quando alle sue orecchie giunse l'ennesima negazione, velocemente comunicò che si sarebbe recato da Hoseok e che gli sarebbe stata necessario l'aiuto di Namjoon per entrare nell'abitazione.

Se per Yoongi, muoversi era stato semplice ― quasi istintivo ― per Namjoon, che in un primo momento aveva esitato una manciata di secondi fermo presso la soglia della porta, totalmente sconvolto dalla scena che gli si era palesata davanti agli occhi, fu possibile solo quando un forte colpo alla spalla lo risvegliò dalla trance in cui era scivolato facendogli comprendere che uno degli uomini gli era corso accanto nel tentativo di trovare una via di fuga, arrivando a spingerlo pur di scavarsi un varco. Dopo un'ultima occhiata alla colluttazione che Yoongi aveva messo in pratica col secondo uomo, Namjoon si precipitò nuovamente nel corridoio per inseguire la figura che, colta alla sprovvista e in evidente stato d'agitazione, furiosamente cercava di farsi strada lasciandosi cadere alle spalle non pochi oggetti e che quest'azione fosse portata a termine nella foga o a seguito di un tentativo di rallentarlo e ostacolarlo, Namjoon non se ne preoccupò, al contrario, fu maggiormente incitato a fermarlo, non solo per i danni che stava facendo ma soprattutto per ciò che gli aveva visto fare ad Hoseok. Si ritrovò a correre in giardino maledicendosi per aver lasciato, assieme a Yoongi, la porta e il cancello che delimitava l'area aperto quando era entrato perché se così non avesse fatto, avrebbe guadagnato tempo e tolto a quell'uomo il vantaggio che si era procurato approfittandosi del suo stato confusionario. Era certo che neanche Yoongi avesse avuto modo d'ipotizzare preventivamente ciò che era successo ma seppure fosse lievemente preoccupato per l'hacker, d'altra parte aveva ben notato come quest'ultimo avesse prontamente preso le redini della situazione, gestendo magistralmente anche i suoi stessi riflessi. A quell'ora del giorno i passanti erano pochi poiché la maggior parte di essi, con tutta probabilità, erano rincasati già o lo avrebbero fatto da lì ad un paio di ore al massimo. Chi aveva aggredito Hoseok doveva esserne a conoscenza, così come ― a giudicare dal modo in cui riusciva a farsi strada e a sorprenderlo imboccando sempre nuove strade ― doveva conoscere infinitamente meglio rispetto a lui, tutta la zona circostante. Ma nonostante tutte quelle avversità, ormai sempre più certo dell'enorme disparità e dello svantaggio ― più ampio col passare dei minuti ― in cui verteva, Namjoon decise di scannerizzare ogni più piccolo particolare di quella figura; tutto ciò che gli era possibile assumere, l'appuntò nella sua mente con l'unico scopo di fornire quante più informazioni possibili alla squadra che lo avrebbe raggiunto non appena avrebbe segnalato l'emergenza formalmente.

Quando Hoseok lentamente riuscì a regolarizzare il respiro, con le lacrime che ancora gli rigavano le guance, si ritrovò ancora più disorientato nel trovare Yoongi in camera sua, col corpo completamente schiacciato sopra quello dell'uomo, quasi come se stesse imitando ciò che questo aveva prima fatto con lui. Si sentì sollevato nel vedere lo sconosciuto in seria difficoltà e ormai stremato sotto l'uso eccessivo e continuativo della propria forza: ora se ne stava steso sul pavimento, totalmente arreso, con un braccio inchiodato sotto la schiena e l'altro immobilizzato dalla mano dell'hacker. Entrambi avevano il fiatone ma l'aria che galleggiava nella stanza era orribilmente pesante. L'intruso aveva cercato di deviare lo sguardo di Yoongi solo per consegnarsi qualche istante dopo mentre l'hacker ancora più visibilmente innervosito, stringeva l'altra mano sul collo dell'uomo assicurandosi che due dita in particolare esercitassero sulla pelle una pressione tale da rendergli estremamente difficoltosa la respirazione. Hoseok in un primo momento ipotizzò che Yoongi avesse visto quella scena e che avesse pensato sarebbe stato allettante far provare a quell'uomo le stesse sensazioni che aveva fatto provare a lui ma quando provò a formulare, in modo involontariamente gracchiante, il nome dell'hacker per spingerlo a fermarsi, la reazione che ottenne in cambio, se possibile, lo lasciò ancora più disorientato di prima. In risposta Yoongi aveva bofonchiato qualcosa ma non sembrava essere diretto a lui, piuttosto sembrava rivolto al ragazzo che prese a sorridere inspiegabilmente dopo aver udito quelle parole. La consapevolezza che i due si conoscessero lo fulminò istantaneamente, spingendo Hoseok a ritirarsi maggiormente sul letto e a congelarsi in una posizione difensiva mentre attonito, non riusciva a fare a meno di ascoltare. ― Esistono così tante persone al mondo... Dovevi esserci proprio tu qui?! ― L'uomo cercò di sembrare giocoso e ironico ma nonostante quello, perfino per Hoseok fu semplice scorgere la pura delusione filtrare possente da quelle parole. ― Come ti sei ridotto male. Ora fai il cagnolino da compagnia per la polizia e per non farti mancare nulla, fai pure da baby sitter a un ragazzino?! ― Arricciò il naso per manifestare dissenso mentre Yoongi, furiosamente si morse le labbra per imporre a sé stesso un silenzio, almeno fino a quando questo non avesse concluso il discorso: cosa che non sembrò intenzionato a fare immediatamente. ― Credevo ci avessi lasciato perché bramavi di più e invece... Sei dalla parte sbagliata, credevo lo sapessi. E credevo anche che tu fossi un tipo che quando dice di odiare qualcosa, poi la odia per davvero. ― Hoseok dedusse che la pazienza dell'hacker, di cui sempre era sembrato pregno da capo a piedi, si stesse dissolvendo parola dopo parola e ne ebbe la conferma quando lo vide stringere la presa in una morsa forte al punto da fargli sbiancare le nocche. Hoseok non avrebbe mai pensato, prima di allora, che il moro sarebbe stato capace di provare così tanta ira; lo aveva sempre visto così controllato, equilibrato nel suo essere quanto più distaccato possibile. Quello che aveva davanti in quel momento invece, gli sembrava addirittura un'altra persona.







Seokjin con a seguito svariati agenti, fu il primo ad arrivare. Assieme a quelli giunti in quel luogo prima di lui, condivise l'espressione persa all'inizio, lo scempio nei lineamenti delicati poi. Gli occhi avevano cercato di ripercorrere ogni cosa, il corridoio ricco di oggetti riversati sul terreno, in un numero tale da rendere terribilmente goffo il passaggio tra schegge di ceramica e vetro, e le condizioni della camera di Hoseok, quasi intoccata rispetto a ciò che aveva percorso prima. Due agenti al suo seguito si precipitarono verso Yoongi, lui invece, si avvicinò cautamente ad Hoseok per osservarne le condizioni. Poche erano state le volte in cui si era ritrovato a corto di parole da pronunciare, e quella a pieno titolo entrava in esse. Provò a sussurrare al ragazzo parole di conforto sconnesse e mortificate allo stesso tempo, prima di sedersi accanto a lui sul letto per tentare un contatto diretto. ― Va tutto bene, adesso... ― Pronunciò ancora, poggiando mollemente una mano sulla spalla di Hoseok che, da quando era entrato, non aveva mai staccato gli occhi da Yoongi e dall'uomo che i due agenti avevano arrestato. Tuttavia, contrariamente a quanto s'era figurato, Hoseok sembrò rinvenire quasi immediatamente e dopo aver ricambiato lo sguardo di Seokjin, effettuò un cenno d'assenso volto a far comprendere all'altro che avesse recepito il messaggio. C'era, nonostante tutto, qualcosa di cinico negli occhi del ragazzo, Seokjin se ne rese conto immediatamente ma a prescindere dal numero di persone che si trovavano intorno a loro, decise di non indagare oltre, rimandando quindi il cruciale momento delle domande.

Quando Namjoon giunse nuovamente all'interno dell'abitazione, lo fece da solo, col viso incorniciato dal sudore che gli si calava giù lungo le tempie e col fiatone tipico di chi non aveva fatto nient'altro che correre. ― Mi è sfuggito, mi dispiace! ― Fatta eccezione per loro quattro, non vi era ormai più nessuno all'interno della casa: gli agenti avevano abbandonato dopo aver preso tutte le prove visibili che erano riusciti a trovare, facendosi dare il cambio dalla squadra che avrebbe fatto il resto nelle ore seguenti, non appena Hoseok avrebbe lasciato momentaneamente la casa. ― Lo hai visto in faccia? ― Chiese Seokjin, bisognoso nello sguardo di ricevere una buona notizia.

― No, era completamente coperto, dal modo in cui corre è parecchio allenato. Il corpo è l'unica cosa che sono riuscito a guardargli bene. ― Yoongi da un angolo della stanza si limitò ad ascoltare tutto, non potendo fare a meno di puntare gli occhi sul pavimento per un solo istante, una volta appresa la notizia della riuscita fuga da parte del secondo uomo. ― Erano due, dov'è l'altro?! ― Il puro terrore si dilagò velocemente sul viso di Namjoon e Seokjin sapeva che sarebbe rimasto lì a lungo se non si fosse affrettato a dirgli che almeno uno di loro, era nelle loro mani e che ci sarebbe stato per tanto tempo. ― Hoseok mi dispiace di essermelo fatto sfuggire. ― Namjoon sembrava ampiamente affranto, mentre cercava di avvicinarsi al ragazzo in questione mantenendo un passo lento e leggero: quasi come se volesse rendere ben visibile all'altro il fatto che si stesse avvicinando. ― Sono riusciti a fargli qualcosa?! ― Chiese, quando fu più vicino ad Hoseok, e subito dopo aver notato dolorosamente gli scuri segni che quest'ultimo portava intorno al collo, altrimenti immacolato.

― No, voi siete arrivati in tempo... ― Lo rassicurò Hoseok, ottenendo attraverso quelle parole, l'effetto di calmare immediatamente Namjoon e di permettere ai suoi nervi, oltre che ai suoi lineamenti, di stirarsi trovando finalmente consolazione e ristoro. ― Ma come sapevate quello che stava succedendo? ―

― Non lo sapevamo. Yoongi ha chiamato per avvisarci che non riusciva più a vedere i filmati riprodotti dalle tue telecamere e per chiedere se fosse stato segnalato un malfunzionamento anche da noi. ― Ascoltate quelle parole, Hoseok cercò di imprimersele nella mente sperando gli tornassero utili in un secondo momento, quando da solo avrebbe affrontato l'argomento assieme all'hacker.

― Successivamente ha chiamato per avvisarci che sarebbe venuto da te per controllare, chiedendo anche l'aiuto di Namjoon per entrare, qualora fosse successo qualcosa. È per questo che sono arrivati insieme. ― Chiarì infine Seokjin, con tono incredibilmente dolce e comprensivo: che Hoseok facesse domande di quel genere, avrebbe dovuto aspettarselo, così come avrebbe dovuto accettare il fatto di poter notare, nel prossimo futuro, una mancata fiducia nei loro confronti da parte di quest'ultimo, dal momento che questa si sarebbe anche potuta sgretolare fino a minarsi a seguito di un simile evento.

― Era dovuto a quello, il fatto che mi fosse così difficile entrare di nuovo. ― Si frappose alla conversazione, improvvisamente, Yoongi, puntando con un dito snello la posizione in cui pensava si trovasse la micro camera, occultata in alto alla parete in mezzo a numerosi ripiani. ― Sapevano dove trovarle e le hanno sfasciate! ― Il tono della sua voce era basso, calmo, seppure al suo interno, Yoongi stesse letteralmente ancora ribollendo a causa della rabbia e della frustrazione. Hoseok lo intuì, ma non lo dette per certo, limitandosi solo ad osservare il punto in questione e i fili che da lì, penzolavano. Quella visione sconcertò ulteriormente Seokjin e Namjoon, ma scaldò nuovamente il petto di Hoseok che, vistosamente più rincuorato, esulò un ― almeno momentaneo ― sospiro di sollievo. ― La lista delle cose che sanno si sta allungando sempre di più. ― Borbottò Namjoon, stralunato. L'hacker invece, aveva già più volte riflettuto a proposito di quelle inspiegabili circostanze ma se prima quei pensieri avevano configurato in lui solo uno sconveniente dubbio, ora gli parevano essere più una deludente conferma: oltre a sapere troppe cose, conoscevano anche informazioni riservate ad un ristretto numero di persone.

― Faremo riaggiustare tutto... ― Disse Seokjin, sollevandosi dal letto. ― Al momento però, penso sia meglio portarti in ospedale, Hoseok! ― Per quanto quell'affermazione sembrasse ferma e priva della volontà di lasciare al ragazzo una via di scampo, il tono usato aveva ancora conservato la delicatezza di poco prima.

Hoseok però, non attese molto prima di scuotere la testa in diniego. ― Non ne ho intenzione. Avete fatto già diverse foto e non c'è nulla che mi faccia ancora male. ― Quando osservò le labbra di Seokjin aprirsi per ribattere, pensava, piuttosto vivamente, aggiunse: ― Qualora dovesse esserci qualche dolore improvviso, ci andrò, prometto! Ma al momento, voglio solo starmene tranquillo da qualche parte... ― Il capo del team si arrese solo a seguito di quelle parole, mimando un assenso col capo mentre Yoongi gli si avvicinava lentamente.

― Se per te ed Hoseok va bene, anziché nasconderlo in un albergo chissà dove, vorrei venisse a casa mia. ― Propose fermo osservando Seokjin prima, Hoseok poi. ― Almeno fino a quando casa sua non sarà di nuovo abitabile. ― Durante l'ultima parte del discorso, Yoongi non osservò nessun'altro al di fuori di Hoseok. L'hacker aveva sentito che c'era qualcosa che non andava nel modo sospettoso in cui Hoseok lo guardava, così come aveva capito la natura dei dubbi che probabilmente aveva iniziato ad avere.









N.D.A.: Halo, pulzelle/i, come state?

Non avrei mai permesso che al fiorellino accadesse qualcosa di orribile, ma - inevitabilmente - ci sono un paio di cosette che i sope finiranno col chiarirsi nel prossimo capitolo. Ma guardate il lato positivo di ogni cosa, era da tempo che volevo fare qualcosa sul tema domestic sope! 🔥

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, come sempre ringrazio coloro che stanno seguendo questa storia e quelli che assieme a me delirano su di essa. Grazie mille per il supporto, ve ne sono davvero grata.

Ve se ama, e al prossimo aggiornamento ~💙

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