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ุจูˆุงุณุทุฉ BrokenThing3

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---ANTEPRIMA---
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D E E P  W E B

C A P I T O L O  I V









Camminare per i corridoi dell'edificio assieme a Seokjin, aveva fatto in modo che alcuni sguardi si posassero sul più giovane in modo fastidiosamente troppo ricorrente per i suoi gusti. Avrebbe voluto chiedere al ragazzo che tranquillo, camminava accanto a lui con la testa alta e il petto in fuori, dove stessero andando per la precisione. Subito dopo essere entrati all'interno dell'edificio, avevano iniziato a percorrere enormi sale ed interminabili corridoi senza scambiarsi neppure una parola. Seppure il silenzio non avesse mai infastidito il moro, questa volta, il più giovane trovò particolarmente ambiguo il fatto che un ragazzo all'apparenza logorroico come lo era Seokjin, se ne stesse in silenzio mentre impettito di sano orgoglio e fierezza, sfilava davanti ai pochi dipendenti che avevano incontrato sul proprio cammino. Qualcuno gli aveva fatto addirittura qualche inchino più o meno marcato, portando indirettamente Yoongi a pensare che il biondo occupasse un posto di rilievo all'interno di quella struttura logorata abbastanza dal tempo. Come per sentirsi meno osservato infatti, il giovane aveva più volte fatto in modo che il suo sguardo finisse col fissare tutto quello che gli capitava davanti, pur di evitare alcuni sguardi insistenti. Ipotizzò che le pareti di quel posto un tempo fossero state verniciate di un bianco candido soprattutto perché adesso, a causa dell'umidità, apparivano di un bianco sporco e grigie in alcuni punti situati in alto in prossimità del soffitto.

-Di qua- Sussurrò Seokjin attirando l'attenzione del moro, prima di svoltare a sinistra per imboccare un corridoio di poco più stretto rispetto agli altri. Camminarono fino alla fine di quest'ultimo mentre Yoongi continuava ad osservare spaesato tutto ciò che lo circondava, prima di essere condotto davanti ad una spessa porta che, una volta aperta, rivelò l'immagine della tromba di una scala formata, almeno da quello che riusciva a scorgere il ragazzo, da tre rampe. Il moro indugiò qualche istante sulla soglia osservando l'esile figura di Seokjin davanti a sé mentre iniziava a scendere quelle scale che con tutta probabilità, avrebbero condotto i due in un area dell'edificio poco frequentata. Passò qualche altro istante ad osservare la schiena del ragazzo più alto diventare sempre più piccola, prima di affrettarsi a seguirlo in religioso silenzio; un silenzio che tuttavia, fu interrotto quasi bruscamente dalla voce, rimbombante in quel luogo, del biondo.

-Qui dentro abbiamo altri hacker e ingegneri informatici che si occuperanno, più o meno, delle stesse cose di cui ti occuperai tu.- Cominciò il più grande con voce pacata e in quell'istante, Yoongi ebbe quasi l'impressione di star parlando con un'altra persona e non con quella che solo poche ore prima, aveva chiesto gridando fuori la sua porta di casa un forzato permesso di entrare. – Ma per un periodo che adesso non sono in grado di comunicarti, resterai in un posto dove gli altri non possono vederti o sapere che tipo di mansione svolgi qui dentro.-

Yoongi corrucciò la fronte ma prima che potesse rispondere a quelle parole, fu interrotto da Seokjin –Non credo comunque che stare in un team, adesso, faccia al caso tuo.- Concluse dopo essere sceso dall'ultimo gradino della scala.

-Se qualcuno mi incontra per i corridoi mentre sto entrando o uscendo e mi chiede cosa diavolo ci faccio qui, cosa devo rispondere allora?- Chiese con tono piuttosto stizzito al ragazzo che sembrava aver già messo a punto il proprio piano senza prendere minimamente in considerazione il punto di vista del diretto interessato.

-Dirai loro che sei un semplice tecnico della manutenzione.- Quando Yoongi arrivò a stare nuovamente al suo fianco, di fronte all'ennesima porta, il biondo si voltò per osservare direttamente il ragazzo più basso. –Loro sanno già di dover dire la stessa cosa. Non preoccuparti, ti copriranno in qualsiasi caso e non sarai da solo per molto.- Concluse voltandosi di nuovo verso la porta poco prima di inserire il codice che l'avrebbe aperta.

Quello che si piazzò davanti agli occhi increduli del ragazzo era qualcosa che quest'ultimo non avrebbe mai pensato di poter vedere. Seppur per tanti anni avesse lavorato assieme ai suoi vecchi compagni e colleghi, non aveva mai visto in vita sua così tante apparecchiature tecnologiche ammucchiate in un unico posto. A mano a mano che i suoi occhi analizzavano ciò che quel piccolo studio conteneva, riuscì a scorgere sempre più apparecchiature dai nomi a lui familiari ma troppo costose per il suo, comunque proficuo, budget.

-Allora, non ti sto trattando poi così male, no?!- Esclamò Seokjin, altamente fiero del fatto di essere riuscito a stampare sulla faccia dello scorbutico hacker, un'espressione che sembrava essere di puro sgomento.







Dopo aver sistemato il suo cellulare sulla superficie in legno scuro, rivestito sulla parte centrale da uno spesso tappetino di un materiale di similpelle nera, si apprestò a riporre il suo zaino in un angolo sotto la sua scrivania. La sua postazione sembrava essere composta da un computer totalmente nero e adornato sulla parte alta solo da alcuni led di un verde sgargiante che simultaneamente lampeggiavano, una tastiera HHKB, tre monitor di uguale grandezza disposti uno accanto all'altro poco dietro al mouse e altri tre maxischermi sistemati sulla parete davanti a sé anch'essi disposti uno di seguito all'altro. Yoongi si voltò meccanicamente verso Seokjin con la bocca semiaperta mentre quest'ultimo continuava ad osservarlo trionfante.

-Sotto la scrivania ci sono una serie di tasti che ti permetteranno di aprire la porta o bloccarla dall'interno senza il bisogno di alzarsi.- Recitò avvicinandosi alla scrivania per indicare con un dito affusolato il punto esatto in cui questi si trovavano. –Fuori la porta c'è una telecamera che ti permetterà di osservare attraverso uno dei maxischermi lì sopra tutti quelli che passano o si fermano davanti alla tua porta.- Continuò mentre il moro, lasciava cadere il suo sguardo su tutti i punti indicatigli dall'uomo con la testa affollata da numerosi pensieri e le parole che continuavano a non trovare il coraggio per fuoriuscire dalla sua bocca. –Mentre sulle pareti laterali, hai un sistema di casse che dubito userai e un proficuo numero di altre apparecchiature strane di cui io, almeno, ne ignoro le funzionalità.- Concluse, leccandosi il labbro inferiore con la lingua, poco prima di sedersi comodamente sulla sedia imbottita in pelle.

Yoongi ignorò totalmente il maggiore e quelle che erano state le sue ultime parole dirigendosi davanti ai numerosi ripiani per poter osservare da vicino tutto quello che Seokjin aveva infilato in quello studio dalla grandezza ridotta. Alcuni gadget erano pressoché inutili per l'hacking e il moro aveva sorriso pensando al fatto che forse il più grande li avesse acquistati solo perché su di essi vi era stampato un nome lungo e complicato. Lasciando vagare ulteriormente il suo sguardo attento e affilato però, fu in grado di notare un paio di usbarmory, un Packet squirrel, una USR4503 e un dispositivo di analisi della rete wireshark che senza ombra di dubbio gli sarebbe stato utile in più di un occasione. Si riempì le mani coni primi piccoli oggetti prima di tornare nuovamente vicino alla scrivania davanti a cui era ancora seduto il maggiore, mentre i suoi occhi continuavano a passare da un oggetto all'altro.

-Allora c'è qualcosa di realmente utile...- Sussurrò Seokjin, ignaro del fatto che le orecchie sempre state ben acute ai suoni del moro, fossero state in grado di udire distintamente le parole che sotto voce aveva pronunciato fra le labbra spesse e morbide.

-Si, per puro caso, sei riuscito ad azzeccare qualcosa.- Rispose direttamente Yoongi, poggiando gli oggetti che aveva precedentemente preso da uno scaffale, sulla superficie della sua scrivania. Afferrò un paio di cavi di differenti colori da un'altra mensola prima di connettere le estremità di quest'ultimi ad una scatola d'alluminio che aveva poggiato tra la tastiera e il monitor centrale pochi secondi prima.

-Bene, per qualsiasi cosa hai il mio numero di telefono.- Disse improvvisamente rompendo il silenzio Seokjin, battendo i palmi aperti sulle sue gambe poco prima di alzarsi dalla sedia su cui aveva poltrito fino a quel momento per fermarsi poi, al centro della stanza.. –Tra qualche ora manderò qualcuno a portarti qualcosa da mettere sotto i denti mentre lavori. Una delle poche persone che è al corrente del ruolo che svolgi e che si prenderà cura di te quando io non ci sarò.-

-Non credo di aver bisogno di qualcuno che si occupi di me.- Yoongi si era reso conto del fatto che Seokjin possedeva la straordinaria abilità di fargli perdere la pazienza, indisponendolo, con una facilità quasi disarmante ma era vero anche il fatto che i due si conoscevano da troppo poco tempo per riuscire a cogliere e, successivamente, a catalogare particolarità caratteriali a cui avrebbero dato un nome solo con il tempo.

-Stare sempre sulla difensiva mentre sei in un luogo estraneo, circondato da persone che non conosci, per gran parte della giornata non ti aiuterà.- Pronunciò con voce vellutata e paziente. –Per quanto ne sai, Namjoon potrebbe diventare un amico per te, non escluderlo a prescindere.-

La sedia lasciata vuota dall'uomo, fu occupata dal ragazzo che quasi di peso vi si gettò. Allungò una mano per schiacciare il pulsante che avrebbe acceso il computer, prima di passare il dito avvolto da una pelle sempre troppo pallida e venata sul pulsante d'accensione di ogni singolo monitor presente sulla scrivania, fatta eccezione per i tre agganciati alla parete che al contrario dei precedenti, erano già accesi. Il semibuio che aveva avvolto il suo nuovo studio fino a poc'anzi, venne totalmente rischiarato dalla luce emessa dai vari schermi e dai led che adornavano la sua postazione. Yoongi indugiò qualche secondo prima di dare modo alla sua bocca di mettere assieme la domanda che aveva iniziato a rimbalzare nella sua testa già da qualche minuto. –Quindi, cosa dovrei fare esattamente?- E ovviamente la sua domanda, alludeva al compito che avrebbe dovuto portare a termine per Seokjin durante il periodo in cui avrebbe lavorato per lui.

-In quest'armadietto sono raggruppati tutti i casi di cui dovrai occuparti, almeno per il momento.- Chiarì avvicinandosi ad un armadietto basso in metallo nero posto alla sinistra della scrivania. - Leggi i fascicoli, è tutto scritto lì dentro.- Concluse osservando Yoongi come se volesse assicurarsi del fatto che il ragazzo lo stesse seguendo e quando si rese conto di avere su di sé la totale attenzione del minore, con un sorriso sulle labbra accennò un saluto con un cenno prima di dirigersi verso la porta. –Puoi aprirla per me?-

Il moro stese il braccio verso il primo dei pulsanti posti sotto la scrivania sperando fosse quello giusto e quando un sonoro scatto risuonò all'interno del piccolo ambiente, una spia posta poco sotto la maniglia della porta si illuminò di verde. Udì chiaramente il biondo mormorare un grazie prima di aprire la porta per chiudersela, una volta uscito, alle spalle.























N.D.A.: Halo ~

Sono riuscita ad aggiornare nonostante il mal di testa, im so happy ~ Per certi versi mi sono divertita a scrivere questo capitolo, ancora non mi capacito di un Yoongi così tanto smanettone e innamorato dei beni materiali - anche se, hey, parliamo sempre di Min Yoongi.

Ho letteralmente perso il cervello per ore a cercare di capire cosa fossero determinati oggetti e soprattutto quali erano le loro funzionalità, ho appuntato tutto e con il seguito, verrà tutto spiegato. Nei prossimi capitoli, dovrò fare alcune precisazioni inerenti ai temi della ff e le relative spiegazioni, tenete conto che il Deep web e il Dark web sono ancora oggi argomenti molto discussi ma cercherò di essere quanto più affidabile possibile nelle informazioni e di riportare solo le fonti più attendibili 💙

Spero che questo capitolo non vi abbia annoiate troppo, grazie mille per continuare a seguirmi leggendo questa storia e a supportarmi con i voti e i commenti,, i luv u 💦💦

Al prossimo aggiornamento ~



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