*SoYon's POV*
— Buon Natale! — urlano mia mamma e mio fratello, entrando nella mia camera e svegliandomi di soprassalto.
Arriccio il naso, trovandomi ancora di più nel mondo dei sogni che in quello reale.
Mi stropiccio gli occhi e mi metto a sedere, sentendomi uno zombie.
Mi sento uno straccio per pulire il pavimento, detto così, per essere elegante.
— Dov'è finito il tuo entusiasmo natalizio? Alzati, SoYon, andiamo a fare gli auguri a tua nonna! — dice mia madre, cercando di trascinarmi giù dal letto, prendendomi per il braccio.
Mi brucia la gola, gli occhi mi lacrimano quasi.
Probabilmente ho la febbre, sento tutti i sintomi, dolori alle ossa e brividi di freddo compresi.
Ma non ho intenzione di dirlo a mia madre, non mi farebbe uscire per tutte le vacanze di Natale.
— Lascia che mi vesta, mamma, e poi andiamo. — dico, alzandomi dal letto a fatica.
Ho passato una vigilia di Natale grandiosa, sul serio.
La prima vigilia senza mio padre, in un'atmosfera tutt'altro che serena.
Ho dormito tutta la sera, e mia madre non ha osato aprir bocca.
Non che le avrei dato retta, comunque, se lo avesse fatto.
Chanyeol era con i suoi amici, più che comprensibile.
Ci vedremo oggi.
— Hai una voce strana. — dice mio fratello.
— Mi sono appena svegliata, è normale. — dico, per poi schiarirmela, mettendomi una mano in prossimità della voce.
— Tesoro, non avrai la ... — inizia a dire mia madre.
— Non ho la febbre, sto una meraviglia. — dico, interrompendola e facendo delle piroette sul posto, pur non troppo ricche di entusiasmo.
Penso proprio di avere la febbre, ma non ho intenzione di guastare il Natale a nessuno, né a me stessa.
Lei mi guarda, ma poi trascina mio fratello fuori dalla mia camera.
Guardo l'orario sul cellulare.
11:30 AM
Wow.
Pensavo di aver dormito di meno.
Da Chanyeol:
Quando posso passare per farti gli auguri? ;)
10:21 AM
Quella faccina mi sa tanto di sorriso malizioso.
A Chanyeol:
Quando vuoi, tanto sono a casa.
11:33 AM
Prendo dei vestiti, ed entro in bagno.
Mi guardo allo specchio, notando la mia cera schifosa.
Sembro uno zombie appena uscito da The walking dead, con le mie occhiaie catastrofiche e gli occhi rossi e lucidi.
Finisco di lavarmi e vestirmi, scendendo al piano di sotto.
Faccio gli auguri a mia nonna.
Sembra felice, oggi.
Meno male, almeno lei.
Prendo il regalo di Chanyeol da sotto l'albero di Natale, e vado verso l'uscita di casa, per uscire.
Appena apro la porta, me lo ritrovo davanti.
Scoppio a ridere, vedendo la sua faccia sorpresa.
Mi chiudo la porta alle spalle, uscendo definitivamente di casa.
— Ma come, non mi fai entrare? — dice, mettendo il broncio.
— Usciamo, dai. — gli dico, facendo una faccia dolce. O almeno, ci provo.
Ci allontaniamo leggermente dalla porta di casa.
— Questo è ... — inizia a dire, porgendomi un pacchetto.
— No, non qui. — dico interrompendolo e prendendolo per mano, portandolo via da casa mia.
Camminiamo in silenzio, mentre io lo trascino verso un luogo che ho notato qualche giorno fa, avendo avuto modo di girovagare molto per il mio quartiere.
Appena arriviamo, lo trascino ancora su una panchina, sedendomici e facendo in modo che ci si sieda anche lui.
— Dicevo, questo è per te. — dice, porgendomi un pacchetto rettangolare, dopo essersi schiarito la voce.
Gli sorrido, prendendolo, mentre il gli porgo una busta.
Apro il pacchetto di Chanyeol, tremando lievemente per il freddo.
C'è una catenina, credo sia d'oro bianco.
Il ciondolo è una C.
Lo guardo.
Alzo lo sguardo verso di lui, che mi stava già guardando con un mezzo sorriso sulle labbra.
Mette la mano sotto la sua maglietta all'altezza del petto, tirando fuori una catenina.
Il ciondolo legato al suo collo è una S.
Lo abbraccio di slancio, facendolo cadere di schiena sulla panchina.
Ricordo poi il mio raffreddore/febbre, staccandomi immediatamente, senza dargli il tempo di ricambiare il mio abbraccio.
— Cosa c'è? — dice, rimettendosi a sedere e guardandomi.
— Sono raffreddata, non voglio attaccarti i miei germi. — dico, allontanandomi.
— Ma smettila! Sai quanto me ne frega dei tuoi germi. — dice, avvicinandosi di nuovo a me, come a volermi dare un bacio sul collo.
Mi scanso.
Ci riprova.
Mi scanso di nuovo.
Sbuffa.
Mi rimetto nella mia posizione normale, pensando che abbia ceduto.
Sussulto, appena mi bacia.
— Ecco, ora sono contaminato. — dice, facendomi l'occhiolino.
Gli do uno schiaffo sulla testa.
— Sei un idiota. — dico, senza riuscire a trattenere un sorriso.
Lui ignora la mia ultima sentenza, aprendo la mia busta.
Tira fuori la felpa che gli ho regalato, c'è scritto «I'm hers» con una freccia verso destra.
— E tu di chi saresti? — mi chiede, mentre si toglie il giubbino e indossa la felpa.
Io mi sbottono il giubbino, togliendolo e mostrandogli la felpa che anch'io indosso.
Scopro la felpa su cui c'è scritto «I'm his» con una freccia verso sinistra.
Lui sorride, guardandola.
— T-ti piace? — balbetto, battendo i denti per il freddo.
— No, mi fa schifo, ora la butto. — dice, per poi arricciare il naso, ma continua a guardare la felpa come se fosse un qualcosa di bellissimo.
Metto il broncio, ma so che sta scherzando.
Mi abbraccia, per poi baciarmi.
— È bellissima, grazie. — dice, sorridendomi dolcemente.
— Ma .. Quanto l'hai pagata questa? — dico, indicando la catenina.
— Non ti riguarda. — dice.
— L'hai pagata tanto, vero? — dico, preoccupata.
Non voglio che spenda tanti soldi per me, per un regalo di Natale, per giunta.
— Non ti interessa, fattela mettere. — dice, prendendola.
Mi alzo in piedi, togliendomi i capelli dalla schiena.
— Ti prego, dimmi che non l'hai pagata molto. — gli dico, mentre mi aggancia la collana, voltandomi lievemente verso di lui.
— Ho pagato il giusto prezzo per un regalo speciale ad una persona speciale. — mi dice, mettendomi le mani sulle spalle e facendomi voltare verso di lui.
Mi guarda negli occhi.
— Se sei raffreddata, dovresti rimetterti il giubbino. — dice, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.
Scuoto la testa, lievemente, in modo da non interrompere il contatto tra i nostri sguardi.
— SoYon, io .. — inizia a dire, prendendomi dolcemente la mano.
La sua è calda, grande.
Proprio ciò che ci vuole, con questo freddo.
— Tu ... ? — lo invito a continuare, vedendo che esita.
Si schiarisce la voce.
— Io ... — ripete.
Un clacson ci interrompe, facendoci sussultare entrambi.
— Buon Natale, SoYon! — urla Kai dalla sua auto.
Scoppio a ridere, sebbene abbia rovinato un bellissimo momento.
Chanyeol sbuffa sonoramente.
Mi avvicino a Kai nella sua auto, trascinando con me anche Chanyeol.
— Tanti auguri, Kai! — dico, mentre lui scende dall'auto.
Mi dà due baci sulle guance.
— Anche a te, hyung! — dice Kai a Chanyeol.
— Ma se ci siamo visti ieri. — gli risponde Chanyeol, evidentemente scocciato per l'interruzione inopportuna.
— Spero che non sia così antipatico anche con te, SoYon. — mi dice Kai, con un alzata di spalle ed un sorriso.
Io scuoto la testa, guardando Chanyeol con il broncio.
— Uh, ma guarda che carine queste felpe! — dice Kai, buttando l'occhio sulle nostre felpe abbinate e allontanandosi, per guardarle meglio.
Arrossisco, nonostante il freddo.
— Fatevi scattare una foto! — dice Kai, prendendo il cellulare.
Chanyeol cinge le mie spalle con un braccio, mentre io gli prendo la mano, senza fare troppe storie.
Sorridiamo alla fotocamera.
— Siete troppo smielati, bleah. — dice Kai, guardando la foto e facendo una faccia schifata.
— Mandamela e non fare il cretino. — dice Chanyeol, sorridendo.
Sono arrossita, sto sorridendo da un orecchio all'altro.
Non credo di essere mai stata tanto felice in vita mia, nonostante tutte le cose negative passate in questo periodo.