*Chanyeol's POV*
Sono passati diversi giorni, dal secondo provino.
Ho appena finito di scrivere la canzone per SoYon.
Il telefono di Kai sta squillando, ma lui non sembra essersene accorto.
O magari lo sta ignorando.
— Idiota, il cellulare. — dico, continuando a smanettare con il computer.
Lui sbuffa, prendendolo.
— Cosa c'è, Jonghyun? — risponde.
— Che? E io cosa posso farci? ... Sono a casa di Chanyeol, in questo momento. ... No che non ho portato la macchina, abita a venti metri da casa mia! ... Se posso venirti a prendere con l'auto di Chanyeol? — dice, guardandomi.
Mimo un no con le labbra, scuotendo la testa.
— Ha detto di sì. Dove sei? — dice.
Mi metto una mano in fronte.
— A casa dell'alunna dove fai ripetizioni? E dove abiterebbe? ... Ah-ah, si. Ho capito. — dice, riagganciando.
— Quale parte della parola no non capisci? — dico.
— Avanti, Chanyeol! —
— Non ti lascio guidare la mia macchina. — dico.
— E se mi accompagnassi tu? —
Che scocciatura.
Dovrei ultimare gli ultimi dettagli per la canzone di SoYon.
— E va bene. — dico, prendendo le chiavi della macchina.
* * *
*SoYon's POV*
Oggi Hyuna non è venuta con Jonghyun.
Ha l'influenza.
— Cerca di essere gentile, con lui. — mi ha detto Jungkook.
— Non è colpa sua se il tuo fascino l'ha stregato. —
Sbuffo.
Da un lato, non ha tutti i torti.
Non che io pensi di avere chissà quale fascino, sia chiaro, ma non c'è nessun motivo, in realtà, per il quale io debba trattarlo male.
Anzi, dovrei essergli grata.
No, non esageriamo.
Mia nonna lo paga, per darmi lezioni private.
Non sta facendo un favore a nessuno.
— Mi stai ascoltando? — dice Jonghyun.
Una frase che ripete fin troppo spesso, per i miei gusti.
— Si. — rispondo.
Dalla sua freddezza, è passato a una gentilezza quasi irriconoscibile.
Sento la mancanza di Hyuna e delle sue occhiate.
— Mh, è ora che io vada, mi sa. — dice, guardando il suo orologio.
Non rispondo.
Mi sento in colpa, a pensarci bene.
In questo periodo, non gli ho risposto molto bene.
Senza motivo, per giunta.
Solo per Chanyeol, che tra l'altro non ne sa nulla.
— Professore ... — dico.
— Jonghyun. — mi corregge.
Mi schiarisco la voce, imbarazzata.
— Jonghyun, vorrei chiederti scusa, se sono stata poco educata, nei tuoi confronti. — dico.
Vorrei aggiungere altro, ma non so cos'altro potrei dirgli.
— Ti ringrazio, per le lezioni e per la pazienza che stai avendo con me. — aggiungo, poi.
— Non preoccuparti. — dice, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Dio mio.
Se potessi, scapperei a gambe levate.
— So che sei un osso duro, ma mi piace il tuo caratterino. Non molti, tralasciando mia sorella, hanno il tuo stesso carattere. — dice, sorridendomi.
— Grazie? — dico.
Lui ride.
Non era una battuta.
Sento un clacson dall'esterno.
— È per me. Di solito vengo con Hyuna, ma ha l'influenza, come già sai, e la mia macchina ha bisogno dell'assicurazione, quindi ritorno con un'altra persona. — dice, alzandosi.
Non che mi interessi sapere con chi torni, in realtà.
— Ti accompagno fuori. — dico, alzandomi a mia volta.
Lo accompagno alla porta.
— Allora, accetti le mie scuse? — gli chiedo, ancora imbarazzata.
— Certo, SoYon. Ci vediamo domani. — dice, sorridendomi.
Gli sorrido, per poi chiudere la porta.
Guardo dalla finestra del soggiorno.
È rimasto imbambolato per qualche secondo a guardare la porta, per poi camminare verso un'auto nera.
Incredibile.
L'auto è parecchio familiare, devo dire.
No, aspetta.
Non può essere.
Guardo meglio l'auto e la persona che si trova al volante.
Fa che sia solo la mia immaginazione.
No, non lo è.
Seduto al volante, c'è proprio Chanyeol.
* * *
*Chanyeol's POV*
— Non sapevo che venissi qui, a fare lezioni. — dice Kai a Jonghyun.
— Perché? Che ha questa casa di speciale? — dice Jonghyun, sistemandosi.
— Non tanto la casa, ma più la persona che ci abita. — dice Kai, guardandomi.
Stringo più forte il volante con la mano destra.
Un vecchio, eh?
Appena ho visto la sua casa, ho chiesto più volte a Kai se fosse sicuro dell'indirizzo.
Il modo in cui Jonghyun l'ha guardata, appena si sono salutati.
Il modo in cui lui è rimasto a guardare la porta per pochi secondi, imbambolato, prima di venire verso la macchina.
La cosa che mi manda in bestia, più di tutte, è che SoYon mi abbia mentito.
Perché non dirmi che è un ragazzo, a darle lezioni private?
Forse c'è qualcosa, sotto?
Forse anche lei è attratta da lui?
Ci sarà qualcosa, tra loro?
Ogni giorno, passano la mattinata da soli.
A studiare.
— Dov'è che abiti? — chiedo in modo brusco a Jonghyun.
Lui mi spiega la strada, abbastanza intimidito.
Lo accompagno, per poi partire a razzo verso casa mia, lasciandogli a malapena il tempo di scendere dalla mia auto.
Dopo tutto quello che ho pensato.
Dopo tutto quello che ho fatto.
Lei mi ha mentito.
* * *
*SoYon's POV*
Ora sì che è un bel casino.
Chanyeol mi ha vista.
Chanyeol sa che è Jonghyun, a darmi lezioni private.
Non un vecchio senza dentiera.
Respira, SoYon.
Calmati.
Non è detto che se la sia presa.
A Chanyeol:
Hashtag?
4:35 PM
— Spazio autrice —
Non odiatemi, prima o poi doveva scoprirlo.
Lol spero che il capitolo sia di vostro gradimento, buona giornata ^^
( Tra poco aggiorno anche quella su Jongin, summer paradise, passate a darci un'occhiata, se vi va :) )