Segreti che sanno di sorprese

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LEILA

Questa mattina quando Chloe mi ha portato qui il piccolo Lorenzo ha visto che non ero molto in forma e se di solito sono io ad offrirle un caffè o un te caldo, oggi i ruoli si sono invertiti. Ho preso coraggio e a lei ho detto tutto quello che è successo questa notte con Jack e mi ha consigliato di prendermi del tempo. Se i sentimenti sono veri come dice, non dovrebbe giudicarmi.

"Leila, sei triste?" I miei pensieri vengono interrotti dal piccolo Lorenzo che per tutto questo tempo sta giocando da solo con le macchinine che io stessa gli ho regalato qualche giorno fa.

"Cosa ti fa pensare che io sia triste?" Chiedo, mentre si viene a sedere vicino a me sul divano.

"Solitamente sei felice, parli molto. Oggi invece sei silenziosa. Non sembri tu", mi fa notare.

"Parlo molto dici?" Faccio spuntare sul viso un sorrisino, e muovo le mani per fargli capire che a breve gli farò il solletico che soffre moltissimo.

"Basta", ride tantissimo.

"Posso farti una domanda?" Questa frase me la ripete mille volte al giorno.

È un bambino molto curioso, gli comprerò il libro dei perché da leggere insieme.

"Casa mia è piena di addobbi di Natale. Perché la tua no?" Mi chiede.

"Perché da quando mio fratello è in cielo non ho più voluto mettere niente. Ci divertivamo insieme a mettere tutte le decorazioni." Dopo avergli confessato il motivo per cui io non voglio decorare casa lo vedo molto pensieroso.

Si alza dal divano e cammina avanti e indietro per il soggiorno. Ogni tanto fa delle corse perché quando corre è felice o sta pensando, così mi hanno raccontato sua nonna e Chloe.

"Mi è venuta un'idea!" Torna da me poco dopo.

"Cioè?" Chiedo con un pizzico di curiosità.

"Lo facciamo intieme? Prendiamo le decorazioni, l'albero, mettiamo la musica e balliamo, così è tutto più bello!"

Potrebbe essere una buona idea per creare nuovi ricordi. Farò un piccolo sforzo solo per Lollo.

"Sai che ti dico?" Chiedo al bambino.

"Cosa?" Il suo tono di voce è pieno di speranza.

"Che hai ragione. Dobbiamo creare dei ricordi più belli. Per cui adesso, vieni con me che ti porto in un luogo segreto di questa casa, che nemmeno Jack ha mai visto", gli sussurro.

"Un luogo segreto?" Lorenzo saltella dalla felicità.

"Segretissimo."

Recuperiamo l'occorrente è poi torniamo in soggiorno, è arrivato il momento di accendere un po' di musica, di addobbare la casa, ma soprattutto di ritrovare quel clima natalizio che ho perso negli anni.

JACK

"Mamma mia che faccia, sembri uno zombie."

Bell'accoglienza. Davvero.

"Non sono in vena di scherzare, Leo!" Ammetto prima di sedermi alla mia scrivania.

"Ho notato. Cos'è successo?" Chiede un po' preoccupato.

"È successo che prima Leila mi dà mille colpe per averle nascosto un piccolo segreto del passato. Ora è lei quella che mi nasconde i segreti e io cosa dovrei fare? Starmene zitto e calmo? No", rispondo, sbattendo oggetti ovunque.

"E sai cosa penso?" Gli domando in seguito.

"Non leggo ancora nella mente", mi risponde, cercando di ironizzare.

"Penso che si sta rivelando una persona incoerente. Credimi. Non la riconosco", appoggio la schiena alla sedia e chiudo un attimo gli occhi per via del mal di testa: la conseguenza di non aver chiuso occhio.

"Sta solo cercando il modo di dirti ciò che le succede nel modo più giusto", mi spiega.

Non rispondo.

Ma inizio a riflettere.

Nessuna è come teWhere stories live. Discover now