Anima complicata

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JACK

"Non ho mai visto mia figlia così innamorata di qualcuno! Sono contento che tu sia qui e che ti abbia perdonato", mi dice il padre di Leila e dentro di me festeggio.

"Eh. . . A dirle la verità non mi ha perdonato! Oggi sono arrivato qui all'improvviso perché volevo chiarire con lei. Abbiamo parlato, ma non abbiamo concluso nulla o almeno così mi sembra. Io non ce la faccio a stare così. Per cui le ho detto che dato che il ventinove sarà il suo compleanno di raggiungermi il ventotto sera a mezzanotte al Colosseo. Se si presenterà vorrà dire che mi avrà perdonato e se non verrà beh...Mi metterò il cuore in pace", gli confesso il mio piano.

"Leila non sa quanto è fortunata ad averti! Persone come te ce ne sono ben poche, se eri amico di mio figlio vuol dire che hai la testa sulle spalle", mi dice.

"Sono felice di sapere che ho fatto una buona impressione su di voi. A dirvi la verità non era questo il modo in cui volevo presentarmi, magari, se le cose sarebbero andate diversamente vi avremmo fatto scendere a Roma e lì mi sarei presentato come il ragazzo di sua figlia, ma evidentemente il destino aveva in mente altro", sospiro.

"Non è il destino. Siete voi che probabilmente avete corso troppo", aggiunge.

"Qui non ci sono dubbi. Infatti, se mai avrò il suo perdono, faremo le cose con più calma. Ciò che abbiamo creato in poco tempo è incredibile. Non mi era mai successa una cosa simile", gli confesso.

"Io mi sono innamorato della madre di Leila che avevo più o meno la tua età. Anche per noi è stato un colpo di fulmine, l'amore è arrivato e non abbiamo capito più niente." Lui sì che è un uomo saggio e ora capisco perfettamente da chi ha preso Leila.

"Ragazzi a tavola!" Ci richiama sugli attenti la madre.

Appena mettiamo piede in cucina si sente subito un buonissimo odore di cibo italiano.

"Aspettate! Vi aiuto a mettere i piatti in tavola", dico.

"Non ti preoccupare, facciamo noi", interviene Leila, accennando un lieve sorriso.

Prendo posto a tavola. "Cos'è?" Chiedo.

"Polenta e Brasato, ti piace?" Mi chiede Giovanna la madre di Leila.

"Non l'ho mai assaggiato a dirle la verità", confesso.

Prima che cala il silenzio, riprende la parola il padre di Leila.

"Ragazzo! Parlami un po' di te, dai."

"Cosa vuole sapere di preciso?" Domando.

"Quello che vuoi. Sentiti libero di parlare di ogni cosa. Ad esempio, oltre alla recitazione ti piace fare altro?" Mi chiede.

"Sono un tipo sportivo e amo la musica e suono vari strumenti tra cui, chitarra, percussioni e pianoforte."

"Non hai mai pensato di fare il cantante?" Mi domanda sua madre.

"Ci ho provato, ma credo che non faccia tanto per me. La recitazione è ciò che mi riesce meglio", confesso.

"Ora, ho io delle curiosità", interviene la signora Giovanna.

"Mamma! Gli state facendo il terzo grado", è Leila a parlare.

"Non ti preoccupare! Per me è un piacere rispondere."

"Mi dici il significato del tuo nome?"

"Il mio nome è un nome diffuso in Turchia e ha molti significati, come spirito, vita, anima e cuore."

"E tu ti rispecchi in queste parole?" Mi domanda suo padre.

"Io credo di sì. Mi definisco uno spirito libero, che ama la vita in e nelle cose che faccio ci metto sempre anima e cuore, anche se a volte sbando."

"Com'è giusto che sia ... Sbagliare è umano", risponde la signora Giovanna e guarda Leila.

"Hai fratelli o sorella?" Continua la madre.

"No. Sono figlio unico, anche se ho sempre desiderato non esserlo perché anche se da figli unici si sta bene, in alcuni momenti è bello avere il consiglio di qualcuno. I miei genitori si sono separati quando avevo cinque anni. Adesso sono in buoni rapporti, ma è stato molto difficile."

"Comunque il brasato era buonissimo", dico una volta che ho finto di mangiare.

"Sono contenta ti sia piaciuto."

Finalmente rimango da solo con Leila mentre i suoi preparano il caffè.

"Non sapevo dei tuoi genitori", mi parla poco dopo.

"Finalmente parli, eh", le dico cercando di non essere troppo duro.

"Scusa, stavo ascoltando e riflettendo", mi confessa.

"Su cosa?" Domando.

"Dove alloggi?" Mi domanda Leila.

"In realtà da nessuna parte. Sono venuto qui direttamente dall'aeroporto e solo con un cambio."

"Se ti va, fermati qui stasera. Non mi va di saperti in giro come un vagabondo."

"Allora un cuore ce l'hai", ironizzo.

Mi dà una spinta amichevole e faccio finta di cadere giù, ci mettiamo a ridere entrambi e finalmente per un attimo è tornata tra di noi quella sintonia che davo per dispersa.


LEILA

"Allora Jack, partitina alla play?" Guardo papà e scuoto la testa.

Certe cose non cambieranno mai, ma sono contenta che i due si sono trovati.

"Volentieri", risponde Jack.

"Ragazzo mio, benvenuto in famiglia", gli dà una pacca sulla spalla.

"Vedi tuo padre com'è felice?" Mi raggiunge mamma una volta che i due si sono allontanati.

"Mi ha dato tempo fino al ventotto per decidere", spiego a mamma.

"Come mai?" Chiede stupita.

"Se decido di perdonarlo devo farmi trovare davanti al Colosseo a mezzanotte. Si può dire che è il nostro posto, ma non capisco perché come termine mi ha dato proprio quel giorno", dico a mamma.

"Il ventinove compi gli anni, Lè. Sicuramente ti starà organizzando qualcosa", mi fa notare.

Il mio sguardo è fisso su Jack che parla con mio padre di qualsiasi argomento, soprattutto di calcio, mentre io mi confido con mia madre della mia possibile decisione.

"Io so cos'hai deciso. Hai solo paura", mi dice.

"L'unica cosa che devi fare è quella di seguire il tuo cuore e sono certa che Andrea ti direbbe le mie stesse parole e aggiungerebbe che la vita è una sola, Leila. Vivila con serenità e senza troppe paranoie", mi metto a ridere per come lo ha imitato.

"Hai ragione mà, a quanto pare a papà piace", sospiro sollevata.

"A me anche, e credo anche a te", mi fa l'occhiolino e poi li raggiungo in soggiorno.

"Ragazzi, io vado a dormire. Buona notte papà", Gli vado incontro e come d'abitudine gli do un abbraccio.

"Finisco la partita e ti raggiungo", mi avverte quell'altro.

"Okay", rispondo.

Salgo al piano di sopra e la prima cosa che faccio è quella di prendere un intimo pulito perché non si sa mai.  

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