Nuove idee

922 101 22
                                    

LEILA

"Jack, Lorenzo ti vuole chiedere una cosa", riappaiono in salotto e noto che Lollo ha indosso un bel pigiamino caldo in pile.

"Certo, dimmi tutto piccolino." Si accuccia vicino a lui e tende il suo orecchio.

"Mi racconti una storia?" Chiede Lorenzo.

Appena Jack dice di sì, gli salta in braccio e lo abbraccia forte. Sono contenta, Lorenzo ha bisogno di essere amato.

"Ciurma, andiamo a dormire. La nave ci sta aspettando!" Sul viso di Lorenzo spunta un sorriso, ci prende per mano e andiamo verso la camera tutti e tre insieme.

Una volta che gli abbiamo rimboccato le coperte, facciamo una foto e la mandiamo a Chloe come buonanotte e per rassicurarla che sta andando tutto bene. Lei non visualizza e quindi spero che stia dormendo e riposando la mente. Nel frattempo, Jack prende posto sul ciglio del letto e inizia a raccontare...

"C'era una volta una macchinina rossa che voleva imparare a volare, ma nessuno glielo insegnava. Sognava di vagare tra le nuvole, saltare da una all'altra e provare ad assaggiarle. Un giorno arriva un nuovo pilota e sceglie proprio la Rossa. I due vanno subito d'accordo e il pilota si accorge che con quella macchina può volare."

"Dici davvero Jack?" Inizia a sbadigliare mentre Jack annuisce.

"Il pilota sparisce per due giorni e la Rossa poverina si sente abbandonata e piange sempre, poi quando decide di attivare i tergicristalli.....la vede. La più grande e ripida rampa per volare verso il cielo..."

"Jack, Lorenzo dorme."

"Si è addormentato sul più bello, peccato."

Lo lasciamo dormire e attiviamo il baby Monitor audio così lo sentiamo. Noi ci accoccoliamo sul divano e lo ringrazio per bene con un bacio.

Qualche ora dopo...

Mi sveglio all'improvviso, guardo l'ora e sono le tre di notte, stavo sognando me e Andrea da piccoli mentre ci raccontavamo storie inventate al momento. Jack dorme profondamente e non mi va di svegliarlo. Mi alzo e mi intrufolo in soffitta, prendo la scatola dei ricordi e trovo i nostri disegni, le nostre storie e i post-it che ci lasciavano in giro per la casa.

Le mie storie, tutte lasciate a metà. Ora è il momento di tornare a scrivere, per me stessa prima di tutto.

Quindi, la protagonista sarà una giovane studentessa aspirante cuoca.

"Lei potrebbe essere simile a me. O forse è meglio il contrario ... Vediamo. come suona!" Rifletto sottovoce.

Inizio così a scrivere la futura trama: "Per realizzare il sogno di aprire un proprio locale, Juliet accetta di lavorare come cuoca presso la casa di un affascinante giovane imprenditore dal nome molto evocativo. Jonah? Che ha un socio molto arrogante, ma bellissimo. Intrecci amorosi, imprevisti, fughe e ritorni a casa. A chi si legherà il cuore di Juliet?"

"Direi che non è male come bozza", dico a me stessa.

Nascondo tutto e torno a dormire.

Il mattino seguente ...

"Buongiorno amore...", mi sussurra Jack una volta che ho aperto definitivamente gli occhi.

"Che ore sono?" Domando, mentre sbadiglio.

"Le otto e mezza" Mi risponde dopo aver guardato sullo schermo del telefono.

"Chiamo Chloe, così vediamo a che ora viene a prenderlo e poi ci organizziamo io e te."

Nessuna è come teWhere stories live. Discover now