Ci si può nascondere dal dolore?

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JACK

Aspetto impazientemente la cioccolata della nonna di Leila e nel frattempo attendo una sua risposta.

"Ti confesso che sono difficile da gestire. Non è facile stare accanto a me."

Dico così per rompere il ghiaccio e tranquillizzarla.

"Perché mi dici queste cose? Potresti uscire con chiunque, perché hai scelto me?!"

Mi chiede direttamente e con uno sguardo molto serio.

"Perché nessuno fino ad ora mi ha mai trattato come hai fatto tu questa mattina!" Rispondo mentre gesticolo.

"Come una persona normale? Cosa c'è di strano?" Risponde lei, agitandosi.

Veniamo interrotti dalla signora Dorothy.

"Ecco qui le cioccolate calde con sopra la panna!" Interrompe il nostro discorso sua nonna, accompagnata dal cameriere.

"Oh, nonna! Grazie! Sento già un buon odore che mi fa venire l'acquolina in bocca!" Sorride Leila.

"Ha proprio un bell'aspetto, spero sia ottimo anche il gusto. Adesso lo assaggio e poi ti darò il mio parere." Accenno un sorriso prima di inspirare il buon profumo che emana questa cioccolata.

"Certo, mi farai sapere. Aspetto volentieri un tuo commento! Spero sia positivo! Vi lascio soli. A dopo!" Dà un bacio sulla guancia a Leila e poco dopo se ne va.

"Cosa stavamo dicendo prima che arrivasse questa cioccolata? Mh. È squisita!" Esclamo.

E non sto mentendo. Ha davvero un buon profumo. Spero non sia solo apparenza, altrimenti che figura faccio?

"Stavo dicendo che ti ho semplicemente trattato come una persona normale" mi ricorda poco dopo Leila.

"Ed è qui che ti sbagli. Sì, giusto. Per me è una cosa nuova perché di solito in tutti i posti che frequento, vengo trattato come se fossi Dio. Ho privilegi ovunque e un po' questa cosa mi ha stufato. Eppure la mia fama mi precede e non posso farci niente." Le spiego prima di assaggiare un po' di panna e cioccolata.

"Guarda che sei tu a dettare le regole. Se non vuoi, puoi anche dirlo. Se alle persone glielo lasci fare, quelle pensano che sei tu che vuoi essere trattato così. Non è così! Puoi se vuoi, Yami!" Non mi piace quando mi chiama con questo nome, ma allo stesso tempo mi fa sorridere. "Vedi ad esempio questa mattina, io ho pensato che tu prima di essere un attore di fama mondiale sei una persona normale e come giusto che sia anche tu devi rispettare le regole che ci sono. Le mie colleghe ti avrebbero fatto passare prima, ma tu non ti sei lamentato quindi vedi che se vuoi, puoi essere rispettato" mi risponde.

"Non tutte le persone sono come te, per questo mi hai incuriosito" le spiego in breve cercando di cambiare discorso. Non capirebbe!

"Solo per questo?" Mi domanda. Per la prima volta in questi mesi mi sento in imbarazzo.

Quando l'ho vista stamattina e dopo il nostro incontro, mi ha trattato in quel modo la mia testa ha iniziato a girare e ha continuato a girovagare. I pensieri erano sparsi qua e là. Continuavo a pensare a lei e io volevo rivederla a tutti i costi per capire come si sarebbe comportata fuori dall'ospedale. E ora che so il motivo, di nuovo per capire il suo comportamento. Ora che mi ha spiegato il motivo sento dentro di me una strana sensazione.

"Allora?" Mi chiede impaziente prima di bere la cioccolata.

No, ma non saprai mai il vero motivo, forse un giorno, ma non ora. "Sì...no...cioè... Sei anche una bella ragazza. Non posso negarlo, e poi nessuna è come te, tu mi tratti per come sono, mentre le altre no" rispondo balbettando. Che figura!

Nessuna è come teWhere stories live. Discover now