Secondo, ma primo vero bacio

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JACK

"Sono stato bravo?" Le domando riferendomi al risotto. 

"Sì, mi hai stupito", mi risponde mentre ne mangia un po'. 

"Tu come lo trovi?" Mi chiede.

"Molto buono. Sei anche una cuoca?" Le domando, ma si mette a ridere. 

"No. Diciamo che questo è il piatto che mi esce meglio", mi confessa.

"E tu sei bravo a cucinare?" Mi domanda. 

"Me la cavo." Rispondo.

"Vorrà dire che la prossima volta mi cucinerai tu", mi dice. 

"Sarà un onore per me."

Ci penso su prima di dire ciò che ho in mente, ma me ne frego di ogni cosa e parlo. 

"Com'è il tuo ragazzo ideale?" Le chiedo a bruciapelo.

"Deve rispettarmi prima di tutto, il rispetto secondo me sta alla base di un rapporto che sia amoroso oppure no." Mi spiega.

Intanto mentalmente prendo appunti. 

"Deve lasciarmi i miei spazi, non voglio un uomo appiccicoso."  

"E lui può andare a fare le serate?" La interrompo.

"Sì che può, non è un cane non lo tengo al guinzaglio. Può andare benissimo ovunque, basta che sia responsabile delle sue azioni, ma soprattutto dei suoi sentimenti verso di me. Odio le bugie e i tradimenti, non perdono così facilmente."  Lascio andare un sospiro e continuo a mangiare senza fare altre domande perché questa risposta mi ha spiazzato.

Cala il silenzio, poi l'aiuto a sistemare i piatti, e penso a qualche altra domanda da fare per poter interrompere questo silenzio fastidioso.

"E che ne pensi sul fatto di conoscere i suoi genitori?" Le chiedo.

"Penso che non devo per forza conoscerli subito, prima bisogna vedere come vanno le cose tra di noi." Dice. 

"Tra di noi?" Decido di stuzzicarla. 

"Cioè, volevo dire ... Con il mio futuro compagno, ecco." Si corregge imbarazzata.

"Film?" Le chiedo mentre sta finendo di pulire la cucina.

"Sì, dai." Mi sorride, poi vado in sala a vedere che film ha in casa mi ha spiegato che sono nella prima anta dell'armadio.

I miei occhi si illuminano non appena vedo "Il Grinch", un bellissimo film della Disney che in pochi capiscono. Siamo quasi a dicembre e io non so il perché ma ho una voglia matta di Natale. Mi sdraio sul divano e aspetto che lei venga di qui.

Poco dopo arriva.

"Cos'hai scelto?" Chiede prima di sedersi sull'altro divano. 

La fulmino con lo sguardo. 

"Che c'è?" Mi chiede. 

"Sei seria? Eddai, siediti qui vicino a me." Più che una richiesta è un obbligo e infatti non si avvicina quindi la raggiungo io.

"Se tu ti comporti così, io come ti dimostro che a te tengo davvero?" Le chiedo in un sussurro prima di abbracciarla.

"Io ho paura, Jack", mi sussurra.

"Paura di me?" Le chiedo mentre la tengo stretta.

"Ho paura di innamorarmi seriamente. Ho paura che tu ti possa stancare di me perché so già che prima o poi succederà. . .Ho paura di tante cose", mi confessa.

Non le rispondo. 

"Non devi. Io ti ho fatto quelle domande prima per capire cosa vuoi nella vita, o meglio, chi vuoi avere al tuo fianco e io sono tutte quelle cose che hai detto. Ti lascerò i tuoi spazi, ti tratterò bene e ti amerò come si deve. Sento qualcosa per te e posso assicurarti che non posso fare a meno di averti vicina." Le sussurro e sul suo viso, scendono delle lacrime.

"Per ora so solo ti voglio vivere e ti voglio avere accanto ogni giorno, perché quando non ci sei ti cerco e quando non ti vedo entrare dalla porta di casa mia, mi manchi." Le sussurro mentre le asciugo le lacrime.

"È difficile per me dimenticare ciò che quell'altra mi ha fatto, ma voglio superare tutto insieme a te. Promettiamoci una cosa questa sera", le propongo.

"Cosa?" Chiedo. 

"Dimentichiamo insieme il nostro passato e viviamo insieme il presente", le dico.

I suoi occhi sono fissi nei miei.

I miei pollici continuano ad asciugare le sue lacrime e poco dopo succede una cosa del tutto inaspettata.


LEILA

Unisco le mie labbra alle sue e non capisco da dove sia uscita fuori questa voglia di baciarlo.

Il bacio è scoordinato, ma poco importa, la magia c'è lo stesso ed è più intensa della prima volta perché forse mi sto rendendo conto che sto vivendo troppo nel passato e come dice lui, è arrivato il momento di vivere il presente.

Continuiamo a baciarci, infilo le mani tra i suoi capelli mentre lui mi prende il viso tra le mani.

"Una sola possibilità Jack. Te l'avevo già detto", sussurro una volta che ci siamo staccati.

Appoggio la mia fronte sulla sua e i nostri nasi si sfiorano.

"Una sola", ripeto. 

"Non ti deluderò," mi risponde.

Il mio viso è ancora ben stretto tra le sue mani.

"Adesso che dici, guardiamo questo Grinch?" Mi chiede mentre mi sposta una ciocca di capelli che mi è caduta sul volto. 

"Sì, va bene." Mi sdraio e mi avvolgo nella coperta che aveva preso poco prima e lui si sdraia al mio fianco. Il suo braccio mi circonda il corpo.

Sento il suo cuore batte più velocemente del solito. Sarà l'emozione.

Non lo so. 

Spero solo di non sbagliarmi. 

Nessuna è come teWhere stories live. Discover now