Cap 65

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Gli occhi di Daniel erano verdi, di un verde così chiaro che a volte quasi sembravano azzurri. Tante volte glielo avevo detto infatti, tante volte mi avevano rassicurata, rasserenata e trasmesso tanta tranquillità. Come in fin dei conti, nell'ultimo periodo, tante volte mi avevano disorientata. 
Ma quelli di Harry, quelli di Harry erano tutta un'altra storia, una storia totalmente incompleta e in cui mai ero riuscita ad immergermi completamente. Non avevano una sfumatura precisa, o almeno non ero mai riuscita a determinarne una. Non erano mai gli stessi, non era mai lo stesso verde chiaro, acquoso e appena scintillante come quelli di Daniel. 
Ma non erano neanache il contrario, non erano scuri, voraci.  La  forma e lo sguardo soprattutto erano ancora peggio , perché quello facevano il tutto. Quel modo di guardarmi mi destabilizzava, quello mi mandava completamente in frantumi il cervello e qualsiasi pensiero di senso compiuto.

Per questo non mi sorpresi quando me lo ritrovai davanti e non riuscì a pronunciare mezza parola, tanto che mi chiese se stessi bene, se mi fosse successo qualcosa e se mi servisse qualcosa. Probabilmente non sarebbero bastate ventitré aspirine per farmi riprendere da Harry Styles. 
Grazie al cielo arrivò Zayn ad interropere quella patetica conversazione -praticamente- solitaria. 
Il festeggiato stava per arrivare e gli serviva una mano per gli ultimi ritocchi, o meglio per eseguire gli ultimi ordini.  Trisha voleva che tutti indossassero dei cappellini di carta all'arrivo di Yaser. 

Quando chiesi a Zayn il motivo di tanto 'sfarzo' il moro mi rispose che : " Papà , li ha sempre odiati e la mamma vuole che smetta di prendersi così tanto sul serio d'ora in poi, quindi, da brava aiuta il tuo vecchio a distribuirli "  

"Lo sai, stai usando questa scusa dell'età un po' troppo ultimamente "
Ma feci comunque come richiesto, dovevo sdebitarmi , d'altronde anche se lui non poteva immaginarlo, mi aveva salvato da una situazione enormemente imbarazzante . 
Quando arrivai a Justin però dovetti fermarmi. Il biondo non la smise più di abbracciarmi e punzecchiarmi, e lasciai Zayn a finire il lavoro. 

"Secondo te perché si usano questi cappellini alle feste ? Cioè capisco le pignatte, i palloncini e anche i coriandoli, ma perchè  i cappellini ? A chi  diavolo potranno mai star bene ? "  Le parole di Justin mi fecero sorridere , lo guardai meglio, ampliando il mio sorriso quando mi resi conto che stava cercando di infilarsi quell'oggetto di carta sensa rovinarsi l'acconciatura. "Tu staresti bene anche con un merluzzo in testa , tranquillo" 

Il biondo sorrise ringraziandomi silenziosamente. Poi le luci che tanto avevamo faticato a mettere si spensero, le tende furono accostate e la visibilità diminuì notevolmente. 
Il festeggiato stava arrivando, ed io dovevo stare vicino a Zayn . 
Mi allontanai da Justin, spostandomi al centro della sala, doveva essere lì. Ed infatti lo trovai appena in tempo, perché una frazione di secondo dopo Yaser entrò e tutte le voci nella sala si unirono collettivamente in un 'SORPRESA' . 

Poi le luci si riaccesero e tutto attorno a me fu più chiaro. Dopo averlo salutato mi resi conto che il sorriso sul volto del festeggiato era sincero, luminoso. Era felice di questa sorpresa, ma era evidente che l'avesse già scoperta o intuita molto tempo fa.   

 Zayn mi richiamò, dovevamo dargli il regalo e la busta con i biglietti della crociera era nascosta in camera sua. Mi intimò di andarli a prendere ed io feci come richiesto, non che mi dispiacesse allontanarmi da quella stanza super affollata . 

L'armadio di Zayn era immenso, mi ci sarei tranquillamente potuta perdere.  Ed infatti quei biglietti si erano persi in mezzo a tutti quei vistiti, lì cercai a fondo sotto o in mezzo ad ogni singolo indumento e finì col mettere tutto sottosopra.
 Mi era stato detto di cercare una busta rossa, e quando credetti di avercela fatta, ecco che in mano mi ritrovai l'ennesima maglietta. 

Dad Malik?Where stories live. Discover now