Cap 58

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Infilo le chiavi nella porta di casa lasciandola aperta per permettere a Jake di entrare. Era già stato qui, diverse volte, ma il suo passo era lento e si muoveva come se fosse terrorizzato dalla possibile presenza di qualcuno. 
Forse la litigata con Daniel lo aveva turbato veramente troppo .

"Tuo padre non c'è ?"  mi chiede dopo aver attraversato la stanza e aver appoggiato il cappotto, gli sorrido scuotendo la testa 

"Non lo so, mi aveva scritto che usciva " 

Gli faccio cenno con la testa di salire al piano di sopra nella mia camera  "Aspettami lì, vado a prendere qualcosa per disinfettarti, non toccare la ferita "

Nel mobiletto del bagno al piano terra c'era sempre un flacone di acqua ossigenata, Zayn aveva capito quanto fossi maldestra e ne teneva addirittura uno di scorta in camera sua. Ma per stasera quello del bagno sarebbe andato bene . 

Raggiunsi Jake in camera con dell'ovatta e l'acqua ossigenata . Si era seduto sul letto armeggiando con il cellulare tra le mani, lo raggiunsi sedendomi accento a lui.  "Ehi" sollevai il suo viso con due dita e gli sorrisi, ma la sua espressione non migliorò affatto, non lo avevo mai visto così. Sembrava quasi apatico mentre lui era sempre stato esattamente l'opposto, era sempre stato pieno di vita, di energia, un sole che splende ininterrottamente. 

Possibile che la litigata con Daniel l'avesse fatto spegnere ? 

"Parlavi con Daniel ? " gli chiesi e lui scosse la testa, no con mia madre, rispose invece .

Poi versai un po' di acqua ossigenata sull'ovatta e l'avvicinai al suo viso "Brucerà un po' ti avverto " toccai appena le sue labbra con l'ovatta ma la ferita era fresca e anche abbastanza profonda, quindi le sue lamentale e continui movimenti furono del tutto normali . 

"Jake più ti muovi più tempo ci metto e più tu soffri " si, i lamenti erano normali ma le mie parole erano vere, saremmo andati avanti per un'ora se avesse continuato ad agitare il viso così. "Bella dai, basta " 

"Ho quasi finito Jake, non voglio che ti si infetti " 

Andai avanti così per quache altro minuto ma cominciai a capire che non riusciva più a sopportare il bruciore ed allora mi fermai gettando l'ovatta nel cestino sotto alla scrivania. 

Il biondo si distese sul letto prima di chiedermi ancora una volta di poter restare , annuì con la testa prima di mormorare "Vado a vedere se Zayn è in camera " e per sicurezza richiusi la porta alle mie spalle cominciando poi a camminare verso la camera di mio padre. 

Ma in camera lui non c'era, così come non c'era neanche in salone e neanche in cucina, dedussi che non sarebbe servito a niente controllare tutte le altre camere .
Lo chiamai e per fortuna dopo un paio di squilli rispose "Dove sei ? "

"Sono in un bar, tutto bene ? " si sentiva la musica dall'altra parte della cornetta.

"Si, si tutto bene senti... può fermarsi a dormire qui un amico ? "

"David intendi ? E da quando me lo chiedi scusa ? "

"No, non David, ti ricordi di Jake ? "

"Parli di quel ragazzo biondo con un gemello ? " 

"Si " 

"Anche il gemello è biondo ? " 

"Si" 

"E come pretendi che ricordi quale sia dei due " 

"Quello che guidava " 

"Ah, è a casa nostra adesso ?" 

"Si" 

"Bella non puoi far entrare un ragazzo a casa quando sei sola, conosci le regole "

" E da quando abbiamo delle regole scusa ? "

Dad Malik?Where stories live. Discover now