cap2

6.9K 155 0
                                    

Erano appena le 6:15 del mattino, ma suor Maria era sempre stata mattiniera. Le piaceva stare nel balconcino della sua camera seduta sulla sua vecchia seggiola, un tempo di un bellissimo bianco panna ma che ormai aveva assunto un colorito giallognolo . Sentire la brezza mattutina infrangersi sul viso era sempre stata una delle sue sensazioni preferite . Nonostante si trovasse nel mese di gennaio ,ed in quell'ora faceva piuttosto freddo all'aperto,prese il suo cappotto,un caffè caldo che si era preparata precedentemente e si sedette all'aperto,ad osservare il celo che grazie al sorgere del sole diventava sempre più chiaro.

Esattamente un ora e mezza più tardi suor Matilde stava aspettando suor Maria nella mensa dell'orfanotrofio. Prendevano sempre un thè assieme a quell'ora e suor Matilde aveva pensato ,la notte scorsa, che quel momento sarebbe stato perfetto per raccontare a suor Maria dello spiacevole evento in cui si era imbattuta la scorsa notte.
Non appena quest'ultima varcò le porte d' entrata alla mensa,gli occhi nocciola di suor Matilde trovarono immediatamente quelli di suor Maria le quale le si avvicinò e le regalò un caldo sorriso.

"Buongiorno sorella,dormito bene?" Chiese suor Maria "Ho avuto nottate migliori" rispose l'altra mentre si sedeva ad un piccolo tavolino rotondo. Maria si domandò cosa avesse potuto farle passare una brutta nottata,era una delle suore più anziane dell'istituto,ed era risaputo che avesse il sonno pesante. Suor Maria pensò che avesse troppi pensieri per la testa,tanti da farle passare una notte in bianco,ma si sbagliava o almeno una parte del suo pensiero era errata. "Cosa ti ha turbata?" Domandò alla maggiore,più per gentilezza che per interesse

Sentendo quelle parole Matilde incrociò le braccia sul tavolino, alzò il capo ed incatenò i suoi occhi arrabbiati con quelli di Maria e parlò :
"Una ragazza era scesa in cucina durante la notte, oltre il coprifuoco, rompendo una delle nostre tazze e facendo talmente  tanto baccano da farsi beccare dalla sottoscritta oltretutto"

Maria si preoccupò per chiunque avesse trasgredito le regole la scorsa notte,in quell'istituto erano tutti molto severi con chi non rispettava il regolamento"Chi hai colto in flagrante?" domandò la più piccola "Non ricordo il suo nome,ma tu sicuramente lo saprai meglio di chiunque altro sorella".
Suor Maria guardò torva la maggiore,sperava con tutto il suo cuore che suor Matilde non si stesse riferendo ad Isabella Parker,ma dal tono che la voce di Matilde aveva assunto nel corso della conversazione,era quasi sicura che si stesse riferendo alla ragazza mora che aveva trascorso la notte su un letto troppo scomodo. Alla donna più piccola non erano di certo sfuggite le occhiatacce che suor Matilde lanciava ad isabella ogni qual volta le si presentasse l'occasione.

"La ragazza mora arrivata da poco più di due settimane, quella che non ha mai aperto bocca con nessuno tranne che con te sorella".

Ci avevo azzeccato!
Pensò distrattamente suor Maria "Ti riferisci ad Isabella Parker?"

"Si lei! è scesa in cucina ed ha rovesciato una tazza piena di latte a terra,non ha ripulito il disastro da lei stessa combinato e non ha neanche accennato a chiedere perdono. Quale credi che sia la punizione più adatta a questa ragazza così indisciplinata sorella?"

"Non essere troppo dura con lei te ne prego,non sta passando affatto un bel periodo "replicò la più piccola."La ragazza va educata,non possiamo sorvolare su un atto simile" continuò Matilde sporgendosi di più, come a volersi avvicinare ai pensieri di Maria.

"è solo scesa a bere una tazza di latte per l'amor del cielo! Molti ragazzi hanno fatto di peggio ,senza essere puniti lo sai bene anche tu sorella"   Quasi urlò  suor Maria.

"Evidentemente nessuno mi aveva messo al corrente dei fatti accaduti in passato con altri ragazzi,altrimenti li avrei punti a dovere" continuò la maggiore, le regole erano fatte per essere rispettate e ,nella mente di Matilde, chi non lo faceva doveva essere punito.

"Te ne prego sorella,le faró una bella ramanzina e ti assicuro che rispetterà tutte le regole di quest'istituto finché resterà qui: Ma ti prego lascia che mi occupi io della questione "
Questa volta fu suor Maria ad avvicinarsi all'altra tentando di convincerla.

"E va bene" disse Matilde e suor Maria tirò un sospiro di sollievo per quella povera ragazza a cui si era affezionata un po' troppo e che tra poco non avrebbe più visto

"Fino a quando resterà con noi la ragazza?"Domandò Matilde "Non molto in realtà,oggi parlerò con l'assistente sociale,per saperne di più" suor Matilde annuì e dopo aver finito il suo thè accompagnato da un paio di biscotti ai fiocchi d'avena , salutò suor Maria con un sorriso ed uscì dalla mensa,che intanto si era riempita di studenti affamati.

Circa 20 minuti più tardi suor Maria stava bussando alla porta di Isabella Parker,la quale appena aprì la porta sorrise alla maggiore,davvero contenta di vederla.
"Buongiorno"esclamò la più piccola chiudendo la porta "Giorno a te,dormito bene?"domandò suor Maria,che intanto era entrata nella piccola stanzetta dalle mura gialle ed il soffitto bianco,ed adesso sedeva sul letto di Bella .
"Meglio del solito" rispose la quindicenne con una caldo sorriso,il terzo più o meno da quando era entrata in stanza e suor Maria era contenta di ciò,voleva bene a quella ragazzina che nel giro di tre settimane era riuscita a farsi amare così tanto più a gesti che a parole.

"Mi fa piacere sapere che aver fatto imbestialire suor Matilde ha fatto si che il tuo umore migliorasse così tanto" disse suor Maria con un pizzico di sarcasmo.
"Imbestialire? Non pensavo si potesse arrabbiare tanto per una tazza di latte caduta a terra" disse la ragazza raggiungendo la donna sul letto"Non era il latte caduto a terra che ha fatto infuriare così tanto suor Matilde,ma il fatto che non le hai chiesto perdono".

All'udire quelle parole Bella cercò di non scoppiare a ridere e suor Maria capì subito cosa era passato nella testa della mora .
"Non chiedere perdono al signore Isabella!" La donna roteò gli occhi e poi continuò "Anche quello sarebbe corretto ma non penso tu ne abbia voglia o sbaglio cara mia?"

La ragazza sorrise e si morse il labbro inferiore per evitare di lasciarsi scappare qualche battuta che avrebbe fatto infuriare Maria. Si ricompose ed entrambe ritornarono al discorso principale  "Mi ha dato una punizione?"chiese la ragazza,sapeva quanto quella donna fosse severa .

"No,per questa volta ti sei salvata" Bella sorrise, sospettava che dietro alla decisione di suor Matilde ci fosse lo zampino di Maria "Adesso è meglio che vada" disse la donna alzandosi .

"Okay" la più piccola annuì con un pizzico di tristezza,le stava simpatica quella donna dagli occhi verdissimi ed i capelli dorati -nascosti sotto quel velo scuro- che le ricordavano molto quelli di sua madre "Hai già fatto colazione?" Domandò la donna sul ciglio della porta,Bella scosse la testa in segno negativo,erano appena le otto e un quarto,non aveva molta fame. "Dovresti mangiare di più sai?" domandò quasi retoricamente la donna
"Non ho molta fame adesso,ma posso chiederti una cosa? Anzi in realtà due cose"disse la ragazza,la donna annui e fece segno a Bella di continuare.
"Okay beh il mio telefono è morto e mi chiedevo se-"suor Maria la interruppe,sapeva già cosa voleva domandarle "Ha chiamato ieri sera,dice che viene a trovarti questo pomeriggio,ma voleva farti una sorpresa,perciò fingiti sorpresa non appena lo vedrai d'accordo?"
Bella sorrise,il suo cuore esplodeva di felicità, erano quattro giorni che non vedeva David e le mancava da morire. Quando stava con lui era tutto diverso, tutto era più bello. Lui era capace di riportarla indietro nel tempo, di non farla sentire un errore. Era in grado di farla sorridere ogni minuto ed allo stesso tempo farla piangere e farle uscire fuori  tutto il male che si teneva dentro 

"Lo farò, grazie" Bella ringraziò calorosamente la donna 
" Cos'altro volevi chiedermi Bella?" la mora dondolò sui talloni "La questione dell'assistente sociale com-"e anche questa volta suor Maria interruppe la ragazza "Viene nel pomeriggi per discutere della faccenda,ti racconterò tutto a cena"  la mora annuì e poi chiuse la porta della sua camera mentre suor Maria si allontanava.

Dad Malik?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora