cap 25

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" Allora? Cosa c'è?" Mormorò Isabella verso Zayn. " Vieni, siediti" ed insieme si posizionarono sul divano.
Poi Zayn iniziò a spiegarle tutto, nonostante il cuore che gli batteva forte nel petto e quella sensazione orribile allo stomaco che peggiorava ad ogni parola che uscivano dalle sue labbra.

Le disse che quei giornalisti, davanti scuola il giorno precedente,avevano interpretato male le sue parole,raccontò di come aveva cercato di modificare la situazione a proprio vantaggio,fallendo miseramente,e poi quando fu a corto di parole,le mostró il giornale che Karen aveva dimenticato li pochi minuti prima.
Le fece leggere quell' articolo e , alla fine del discorso, Isabella era rimasta pietrificata.

Non ci credeva,non voleva farlo, adesso tutto il mondo la vedeva come una puttana,le fan di suo padre la odiavano e chissà cosa pensava adesso chi la conosceva di persona.
" Mi dispiace così tanto Bella" le aveva detto lui,con tutta la tenerezza e la sincerità possibile. Ma lei era distrutta,era suo padre cazzo! Come avevano potuto quelle persone pensare una cosa simile? Era assurdo.
La testa le scoppiava,aveva voglia di chiudersi nella sua stanza, mettersi sotto quante più coperte possibili sprofondare finché la situazione non sarebbe migliorata.

" Ti prometto che sistemeró tutto,ho già programmato le interviste. Vedrai si aggiusterà tutto" Le promise lui,cercando di confortarla e trasmetterle quanta più sicurezza possibile.

Poi caló il silenzio,nessuno dei due disse più una parola,entrambi assorti nei propri pensieri. Ma quando il telefono di Zayn squilló per l'ennesima volta fu costretto ad estrarlo dalla tasca della tuta.
Quando lesse il nome della sua fidanzata sorrise appena,ma adesso non gli sembrava corretto risponderle e lo rimise nella tasca dei pantaloni.

Sua figlia aveva seguito tutti i suoi movimenti "No,rispondi io vado di sopra" e detto ciò salì nella sua stanza gettandosi sul suo letto e liberando un grido di frustrazione , attutito dal cuscino.

" Gigi" rispose Zayn al telefono, lei era preoccupata,lo erano tutti quelli che conosceva a dire il vero. Sì era svegliata meno di un quarto d'ora fa e,non appena entrata su Twitter era venuta a conoscenza di tutto,e ovviamente aveva subito chiamato Zayn.
Voleva stargli vicino e dargli tutto il  supporto possibile,ma non era sicura di poterci riuscire. Le raccontò tutto,di quanto si sentisse inutile e pessimo. Pessimo come padre e come persona,le raccontò della conversazione con Karen e con Isabella. Le disse che aveva paura di non aver usato le parole adatte con Bella,che non voleva farla stare peggio. Le confidò tutto quello che aveva provato mentre raccontava tutta la storia ad Isabella,e di come aveva visto la delusione farsi spazio tra i suoi occhi.
Di come lei non riusciva neanche a parlare,o persino di quanto il suo colorito fosse sbiadito mentre ascoltava le sue parole.

Ed infine le confidò di non riuscirci,di non riuscire a prendersi cura di lei come si meriterebbe. " Zayn non dire così" gli aveva detto lei,nel disperato tentativo di consolarlo. " Non é neanche una settimana che vive qui,e guarda cosa é già successo" aveva ribattuto lui. Ed allora Gigi sospirò, probabilmente non poteva capire come si sentisse in quel momento il suo fidanzato,ma non sopportava sentirlo parlare così. Era come una pugnalata al petto " Zayn smettila" disse allora,prendendo le redini della situazione. " Sapevi quanto sarebbe stato difficile all'inizio,lo sapevamo entrambi. Ma autocomiserarsi cosí non servirà a nulla,sistemeremo le cose te lo prometto".
E dopo quelle parole lui si sentì un po'meglio,un po' meno in colpa. " Grazie" disse infine lui. E lei stava per rispondere,ma il campanello di casa Malik suonò. Quindi Zayn andò ad aprire totalmente inconsapevole di chi si celasse dietro la porta.

" Mamma?" Grugní sorpreso lui" Che ci fai qui?" Continuò poi,attaccando il telefono e promettendo a Gigi di richiamarla più tardi.
" Sono venuta a vedere come stessi" rispose ovvia lei abbracciando suo figlio. " Ho letto i giornali".

" Già,come tutto il resto del mondo" le rispose con un sorriso amaro,in tutta risposta Trisha lo riabbracció rassicurandolo come solo una madre sapeva fare,e lui quasi pianse .
" Oh tesoro,si aggiusterà tutto" mormorò la donna accarezzandogli una guancia,le si riempiva il cuore di tristezza solo guardando i suoi occhi.

Si sedettero e lui le raccontò tutta la faccenda dall'inizio e lei lo capí,e lo rassicuró in continuazione,come meglio riuscì a fare,come solo una madre riesce a fare.
" E se non smettesse più di odiarmi?" Le domandó riferendosi ovviamente a sua figlia,ed allora Trisha sorrise,un sorriso pieno di comprensione,amore e anche un po'di paura. 

Capiva perfettamente come  si sentiva,capiva la paura che si celava nei grandi occhi di suo figlio " Non accadrà vedrai".
Dopo quelle parole il peso sul petto di Zayn si alleggerí un poco. "Allora vuoi farmela conoscere o no?" Gli domandò lei,curvando gli angoli della bocca all' insú.
Zayn sospirò e poi si alzò dirigendosi da sua figlia. La porta della stanza era chiusa, bussò e dopo aver sentito" Avanti" da parte di Isabella entrò.
Era sul letto,stava guardando la televisione,nel disperato tentativo di distrarsi,ma non appena suo padre si sedette accanto a lei la spense .

"Come stai?" Le domandó lui,"Bene" rispose lei. Forse un po'troppo velocemente e meccanicamente.
"E tu?" Chiese a sua volta lei " Bene".
Ed ovviamente nessuno dei due stava bene,ed entrambi se ne accorsero,ma fecero finta di nulla. Zayn aveva voglia di abbracciarla,di farla sentire protetta. E forse questo era esattamente quello di cui Isabella aveva bisogno.

" Devo dirti una cosa" cominciò lui e lei gli fece cenno con la testa ,come per invitarlo a continuare. " C'É una persona di sotto che ti vorrebbe conoscere". Lei alzò le sopracciglia,aggrottando la fronte. " E chi sarebbe?" Mugugnó lei. " Mia madre". E per poco Bella non si strozzò con la sua stessa saliva.
" Tua madre?" Ripeté incredula lei "Cioé mia....Nonna?". Continuò formulando più che altro una domanda,non riusciva a crederci. Zayn annuì " Allora vuoi scendere?".

Dad Malik?Where stories live. Discover now