cap 31

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Isabella

La camicetta bianca era troppo stretta,dovevo essere ingrassata dall'ultima volta che l'avevo indossata. I pantaloni neri,invece andavano bene erano ancora della taglia giusta,ai piedi le mie All Star bianche stonavano,ma avevo solo un altro paio di stivaletti marroncini. Quindi sfilai le scarpe bianche e li indossai.

Potevano andare.

Mi guardai allo specchio e l'idea che mi ero fatta di quell' outfit era del tutto sbagliata. La camicetta lasciava scoperta una parte della pancia,stringeva sulle braccia,tanto da farle sembrare due canotti. I pantaloni erano lunghi,troppo e mi facevano apparire ancora più bassa. L'unica cosa che si salvava erano le scarpe.

Mi buttai sul letto sospirando, cos'altro potevo mettermi per quella maledettissima cena? Quello che avevo indosso erano le cose più eleganti che avevo. La mia stupida mania di vestire sempre con felpe e jeans!

Mi serviva aiuto.

"Devi venire qui"
"Adesso?"
"Sì"
"Che é successo Bell?"
"Tutto,é successo di tutto ! No dico ti sembra normale? Ho due canotti!" ormai praticamente urlavo.
"Canotti? Ma che dici ?"
"La verità!"
"Ma di chi sono i canotti?"
"Miei David ! Miei! Ma sei cretino o cosa!" Ormai urlavo.
"Ma che cavolo stai dicendo?"
Faceva sul serio? Come faceva a non capire? "Devi venire qui!!" Gli ribadì "Ma che é- okay arrivo" finalmente aveva capito.

Posai il telefono sul letto,mi rinfilai la mia tuta ed andai ad avvertire Zayn dell'arrivo di David.
Scesi le scale ma di lui non c'era traccia, né in cucina né in salone tornai al piano di sopra e mi guardai un po' in giro. Non ero mai entrata nella stanza di Zayn,sapevo a malapena dove si trovasse. Mi avvicinai alla sua stanza la porta era aperta,mi sporsi per vedere se fosse lì ed infatti lo vidi seduto alla sua scrivania davanti al computer.

Stava lavorando o riflettendo o programmando. O tutte e tre insieme.
Le sue sopracciglia erano aggrottate,lo sguardo fisso sul portatile e con l'indice destro si torturava il labbro inferiore.

Bussai per farmi notare, nonostante la porta fosse aperta " Hei" mi salutò incontrando il mio sguardo e chiudendo il computer "Ciao" contraccambiai io saluto .
"Dimmi" esordì,capendo che dovevo chiedergli qualcosa.
Gli sorrisi prima di parlare "Potrebbe venire David?" Gli domandai, nonostante sapessi che lui era già per strada.
"Adesso?" Annuì "Ti ricordi che stasera-" lo fermai sapendo dove voleva andare a parare "Si,mi ricordo della cena di stasera" alzai di poco la voce,mi diede il suo consenso e poi uscì dalla sua stanza lasciandolo lavorare. Aspettai un quarto d'ora più o meno poi David arrivò.

"Vado io é David" urlai per farmi sentire da Zayn,ormai avevo imparato come funzionava il citofono. Gli aprí il cancello e la porta principale.
"Ciao" lo salutai ponendomi davanti a lui per farmi dare il mio solito bacio sulla fronte che tanto amavo.
"Mi spieghi la storia dei canotti?" Mi domandò dopo essere saliti nella mia stanza,"Oh sì,a quella ci arriviamo subito" lo rassicurai e poi mi diressi verso la sedia​ dove avevo poggiato precedentemente camicetta bianca,la  presi tra le mani mostrandogliela "Continuo a non capire " mi rispose scuotendo la testa a destra e a sinistra.

Sospirai frustrata "Ma come fai a non capire!" Mi sfilai la T-SHIRT che indossavo e mi infilai la camicia "Ora capisci?!" Gli domandai agitando in aria le braccia frustrata "Oh sì tutto chiarissimo"

"Detesto quando fai il sarcastico" gli ricordai "Bella scusa ma non capisco,non trovi ti stia bene la maglietta?" Mi domandò alzandosi e facendomi mettere davanti allo specchio "Comunque torniamo alla storia dei canotti?" Continuò,"David!"
"Scusa, scusa" "Sono le mie braccia i canotti!" Gli urlai mostrandogli le mie braccia "Ah!" Esclamò, finalmente aveva capito.
"Sei proprio cretina" Mi insultò con un sorrisetto sarcastico"Ehi! Sei tu il cretino! Come fai a non capire!".

Dad Malik?Where stories live. Discover now