Cap 51

1.6K 67 24
                                    

Ero abituata al clima freddo e piovoso di Londra, ad essere cullata da quell'atmosfera grigia che mi rasserenava in continuazione. La pioggia che cade e i tetti bagnati, l'asfalto scivoloso e le mani ghiacciate.
Era bello, lo adoravo, avevo sempre amato quella città in qualsiasi stagione.

Non ero di certo abituata a quel clima 'temperato' di Los Angeles, a quel sole che, anche con pochi gradi, ti acciecava.  
Perché non faceva di certo freddo come a Londra, no assolutamente, ed infatti avevo quasi caldo, io che a luglio dormivo ancora con il piumone. 

Avrei potuto fargli notare questa differenza? 
Così, tanto per rompere il ghiaccio e non fare la solita figura da idiota che, puntualmente, in sua presenza facevo. 

Harry sembrava rilassato, camminava agevolmente  tra le strade della città, come se la conoscesse da sempre. Aveva le mani in tasca e lo sguardo dritto davanti a se, non aveva detto una parola però. 
Le sue labbra erano rimaste sigillate per tutto il tragitto, cosa avrei potuto dire per sembrare interessante ?

Qualcosa per catturare completamente la sua attenzione, qualcosa per riuscire ad apparire più interessante ed anche un po' più matura. Qualcosa di leggermente stravagante e anche un po' misterioso.

  " Tu dormi con il piumino a giugno ? "

Non riuscivo a credere di aver appena detto ciò che avevo appena detto, ma come mi era venuta in mente una cosa del genere ? E menomale che dovevo stregarlo e affascinarlo, adesso si che era realmente preso.

Harry scosse la testa e curvò gli angoli delle labbra alli'insù incontrando i miei occhi, e poi scosse leggermente la testa prima di parlare :
"No, perché tu si ? " mi chiese, eravamo fermi, non camminavamo più. 

" Io ? No " risposi ovvia, riprendendo il passo, non volevo apparire anch'ora più strana ai suoi occhi. 

" Mia sorella dorme solo con un lenzuolo a dicembre " le sue parole mi fecero rallentare e voltai appena la testa per guardarlo, scossi la testa alle sue parole "Davvero ?"  

Harry annuì,  con un piccolo sorriso ancora presente sulle labbra "Non ho la più pallida idea di come faccia, o perché ancora non si sia presa una broncopolmonite " 
Aggiunse poi, con una piccola risatina alla fine della frase, mi unì a lui  " Dice che le basta una mia vecchia tuta " mi disse ancora scuotendo le spalle. 

"Io non ci riuscirei mai " gli rivelai, ed era vero, ero fin troppo freddolosa. 

"Già, avevo intuito fossi freddolosa "  rispose il riccio, come se mi avesse letto nel pensiero.

Harry lanciò una sguardo sul mio corpo, come per farmi notare qualcosa; probabilmente il fatto che indossassi un cappotto e due maglioni , più la canottiera e la maglietta sotto.
Mentre invece lui, aveva una morbidissima, e probabilmente, leggerissima camicia ed una giacca non così pesante poi.

" Non stai morendo di caldo ? " mi chiese, avevamo appena girato a destra ed avevo intravisto una caffetteria con una luminosissima insegna rossa, ero pronta a scommettere saremmo entrai lì.

"No, sto bene "  ed infatti Harry spalancò la porta del locale invitandomi ad entrare, rimasi a bocca aperta.

Quel posto era stupendo, c'erano tante piccole lucine sparse per il locale, su ogni tavolinetto di legno una candela e su ogni sedia dei cuscini in tinta con l'ambiente.
Un'enorme finestra con una visuale su un piccolo ma delizioso giardinetto sul retro e delle poltroncine dove potersi riposare.
Ed oltre al bancone dove poter ordinare da mangiare e da bere c'era un enorme libreria con decine e decine di libri, da poter leggere nel locale ovviamente.

"Herry è.....stupendo " gli dissi, non avevamo fatto neanche un passo, eravamo rimasti lì davanti all'entrata. Harry mi guardò e sorrise, poi cominciò a camminare fino ad arrivare ad uno dei tavoli vicino alla finestra e scelse, a parer mio, il più bello.  

Dad Malik?Where stories live. Discover now