cap 29

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"Ma quanto ci metti ad arrivare?"
"Sto prendendo la pizza, c'è fila"
"Tra quanto arrivi?"
"Quando finisce la fila"
"E quando finisce la fila?"
"Quando le persone hanno preso la pizza"
" E tra quanto hanno preso la pizza?" "Quando il pizzettaio si deciderà a sfornarle"
" E tra quanto le sforna?"
"Quando saranno cotte"
"E tra quanto saranno cotte?"
"Ora"
"Hei!"
"Cosa?"
"Hai rovinato il gioco!"
"Ma la pizza é pronta e poi che gioco era scusa?"
Isabella sospirò "Antipatico" e poi attaccò.

La mora aveva chiamato David perché non si decideva ad arrivare ed avevano iniziato quella..... Conversazione(?) Se così si poteva definire. 

******
"Mi dici che é successo oggi con Zayn?" Le domandò lui "No".
Erano in camera di Isabella,mangiavano la pizza margherita che David aveva portato.
In realtà l'aveva portata anche per Zayn,non che ci tenesse chissà quanto a mangiare con lui,ma non gli sembrava educato fare l'opposto.

"Dai!" La supplicò lui "No" ed allora il moro le tirò un cuscino dritto in faccia.
"David! Sei un rompi coglioni!" Sbottò arrabbiata incrociando le braccia al petto e dando le spalle all'amico,meglio il muro delle sua faccia,pensava.
Era già arrabbiata per quello che era successo con Zayn precedentemente ed adesso ci si metteva anche David?.

"Dai,voglio solo farti stare meglio" le parlò all'orecchio, andando a circondarle la schiena con entrambe le braccia.
"No" Se lo scrollò di dosso,ma lui fece una piccola risatina e poi tornò a stringerla con le braccia ed a minacciarla di leccargli tutta la faccia "Fai schifo David!" Urlacchió dopo una prima leccata "Io ti avevo avvertita!" Riavvicinò di nuovo la lingua,ma prima che questa potesse entrare in contatto con la sua guancia parlò "Okay Okay"

Poi gli raccontò tutto e si sfogò, finalmente,con la persona che amava di più.
Sì misero sul letto,lui continuava ad ascoltarla parlare,sbraitare e anche ridere. Ma ormai si era abituato ai suoi sbalzi d'umore,finirono tutta la pizza e poi cercarono qualcosa di decente da vedere in TV. Repliche di Friends,andavano bene erano come sottofondo per la loro conversazione.

"Quindi...Non la vuoi incontrare?" Le domandò lui ,riferendosi ovviamente a  Gigi,continuando ad accarezzarle dolcemente la testa." Non lo so,non penso neanche di poter scegliere".
"Vieni da me quando lei viene" gli propose lui "Dici che é una buona idea?" "No, assolutamente stai scappando da un problema, la decisione peggiore che tu possa prendere é accettare la mia proposta" le referí David e lei sbiancò.

"Ma sei cretino? " Gli rispose,il moro rise "Con te niente funziona mai nella maniera corretta,quindi ho pensato che se ti dico l'opposto di quello che vorrei facessi poi tu lo farai".

Il ragionamento non faceva una piega per lui.

"Quindi mi stai dicendo che mi hai detto di venire da te solo perché volevi cercare di convincermi a restare qui no?" .
"Esatto! Quindi lo farai?". "Ma tecnicamente tu mi stai dicendo che vuoi che rimango qui quando in realtà non voglio,ma per te é meglio così,quindi dovrei andare via perché tu mi hai detto di restare. Ma allo stesso tempo anche che vuoi che io faccia il contrario di quello che tu mia abbia detto. E poiché mi hai detto che in realtà vuoi che resti qui mi stai dicendo che vuoi che io vada via. Mi sembra un ottima idea!" L'aveva fregato,in un modo strano,bizzarro ma si era un po' perso durante il discorso ed in ogni caso non aveva voglia di continuare. Era testarda lo era sempre stata e David lo sapeva meglio di chiunque altro,si rassegnò all'idea che Isabella avrebbe fatto comunque quello che voleva e che cercate di farle fare qualcosa contro la sua volontà sarebbe stata una perdita di tempo.

*****
"Ryan sono le undici di sera e non si decide ad andare a casa Cristo santo! Sì sono visti tutto il giorno,ma quanto cavolo devono parlare?!"
"Sei sicuro stiamo solo parlando?"
"Sta zitto"
"Scherzavo!E poi scusa, perché non vai a controllarli?"
Zayn ci pensò su,"Non credo sia una buona idea,non dopo tutto quello che é successo oggi"
"Allora dovresti sbattere quel ragazzo fuori casa a maggior ragione! Devi parlare con tua figlia Zayn!" Quanto odiava quando il suo amico aveva ragione,in realtà l'aveva sempre avuta. Dalla prima elementare,la prima volta che si erano parlati,ed un po' Zayn l'aveva odiato da piccolo. Con quell'aria da 'so tutto io',ma gli erano serviti solo un paio di giorni per legare e da allora erano stati inseparabili, c'erano sempre stai l'uno per l'altro.
"Lo so lo so,ma é compli-uh ti richiamo dopo penso stiano scegliendo" attaccò senza attendere risposta dall'amico.

"Hem, arrivederci" salutò David Zayn in un modo troppo formale per lui in realtà. "Ciao" contraccambió il saluto Zayn prima di accompagnarlo alla porta e chiuderla dopo l'uscita di David.

"Possiamo parlare?" Domandò Zayn incrociando gli occhi di sua figlia "É indispensabile?" "Direi di sì". La mora sospirò sprofondando nel divano.
"Mi dispiace per quello che é successo oggi" cominciò titubante lui,ma lei non accennava a parlare "Non volevo accadesse..Quello che é accaduto",niente le labbra di Isabella erano sigillate.

"Hai intenzione di non rivolgermi più la parola?"

Isabella lo guardò torva. Ma che diavolo voleva? Fare la pacee vedersi un bel film insieme? Fare finta che non sia accaduto nulla? Poteva tranquillamente scordarselo.

"Posso andare sopra? Ho sonno" si lamentó ignorando completamente la domanda del padre.
"Sì,certo va,ma domani ricominceremo questa conversazione dall'inizio e se non vorrai chiarire neanche domani si ripeterà la stessa cosa finché non chiariremo".

Bella gemette in disappunto "E va bene,vuoi fare pace? Okay pace fatta, buonanotte ci vediamo domani" gli rispose sarcastica lei,sperando che almeno in questo modo la lasciasse andare. Quindi si alzò,ma Zayn la richiamò.
"Cosa c'è ancora?" Mormorò esasperata lei,voleva solo dormire e dimenticarsi di Zayn e di quella giornata. Sì girò inchiodando gli occhi nocciola del moro "Io...Dicevo sul serio,non volevo che accadesse niente di quello che é successo".

Parlò con tutta la sincerità possibile,ed Isabella capì che-probabilmente- Zayn non si riferiva solo a quella giornata,ma a qualcosa di più. Un tuffo nel passato di quindici anni,quindici anni che si sentivano e per i quali non sarebbero bastate delle scuse -tra le righe- alle undici di sera.

"Anche a me" E per quella sera non si dissero più nulla.

Dad Malik?Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin