cap 30

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Prima che di leggere il capitolo vi avverto che é scritto in maniera diversa dal solito .

Aprí  lentamente gli occhi quando un raggio di sole penetrò dall'ampia finestra posta davanti al letto. Mi girai e rigirai cercando di riprendere sonno, e quindi di ignorare quello spiraglio di luce che puntava costantemente ai miei occhi.
Inutile provarci,non riuscivo a riprendere sonno,era come se qualcuno mi avesse puntato una torcia dentro gli occhi.
Mi alzai ed andai a chiudere,per bene,la tenda rossa e poi mi rituaffai nell'enorme letto.
Ma i miei tentativi di riprendere sonno furono vani,si sentiva la voce di Zayn che,probabilmente era al piano di sotto. 

Cercai di non badarci,di non ascoltare e di pensare ad altro,ma quando sentì la voce di Zayn pronunciare il mio nome la curiosità mi travolse.
Scesi dal letto non mettendomi pantofole o scarpe -per evitare di far rumore- decisione alquanto idiota, perché il pavimento era ghiacciato.

Mi accucciai su uno scalino,che mi permetteva di sentire abbastanza bene le parole di Zayn,era al telefono. Lo capivo anche se vedevo appena la sua sagoma.

"Sì,ma non credo voglia venire, già non le aveva fatto piacere sentire la notizia quando non era arrabbiata, figurati quanto le possa far piacere adesso". Parlava Zayn ed ero quasi sicura che il soggetto della conversazione fossi io.
"Perché vorresti venire?" Continuava con la persona, a me ignota, dall'altra parte della cornetta. Poi si alzò dalla poltrona dove era seduto e cominciò a girovagare per la casa. Sentivo ancora la sua voce,ed ero ancora più curiosa di sapere cosa stesse dicendo di me. Dopo quello che era successo,non volevo chiedergli nulla,in modo diretto,quindi se riuscivo a capire qualcosa in più da sola,tanto di guadagnato.
Mi ero seduta in uno dei primi gradini della scala,quindi scesi un altro po' e mi sporsi per cercare di capire dove fosse finito Zayn.

"Non credo che le farebbe piacere se-"
Le parole del moro furono interrotte dal mio gridolino di dolore,ero talmente impegnata a cercare di capire dove si fosse messo Zayn che non avevo visto un vaso,anche abbastanza grande,posto sul gradino inferiore. Avevo sbattuto il piede,faceva male ma il vaso non si era mosso di un millimetro.
Ma chi diavolo tiene un vaso per le scale?

"Ti sei fatta tanto male?" Venne in mio 'soccorso' Zayn allarmato dalla mia reazione. "No" risposi,cercando di farlo allontanare. "Ci vuoi mettere del ghiaccio o del-" "No,sto bene" lo bloccai,il suo senso protettivo ma dava sui nervi.
"Sicura? Guarda che se -" "Zayn sto bene!" Sbottai alzando la voce.
"Ho solo sbattuto" continuai con voce più calma.
"Okay,hai dormito bene? Hai fame?"
"Sì e si "
Lui annuì,poi andò a prendere un pacco di biscotti,sia per lui che per me. Lo ringrazziai e poi,seduti sul divano mentre lui cercava qualcosa di decente de vedere in televisione, cominciammo a mangiare.

"Ha chiamato Justin,voleva sapere come stavi" ruppe il silenzio,posando il suo sguardo su di me. Annuì e basta prendendo un biscotto e spezzandolo a metà "Vuoi la parte al cioccolato?" Gli domandai,preferivo la crema "No" rispose lui "Preferisco la parte alla crema" continuò,strappandomi giocosamente la parte bianca.
"Hei!" Protestai,dopo che si fu mangiato la mia parte del biscotto "Anche io preferivo la crema!"
"Lo immaginavo" mi rispose, incrociando i miei occhi,un sorrisetto furbo era dipinto sulle sue labbra, Contraccambiai e presi un altro biscotto.

"Uh fermo!" Gridai quando,mentre faceva zapping tra i vari canali,intravisi una puntata di Friends "Perché urli? Mi hai quasi fatto venire un infarto!" "Vediamo questo"gli risposi,mantenendo lo sguardo fisso sullo schermo.
"L'ho già visto" mi informò,scrollai le spalle in risposta.
"Anch'io, sarà la sesta volta che lo vedo" gli risposi,Ross era sempre stato il mio preferito.
"La sesta?! E non ti sei stufata?" Mi domandò, prendendo un biscotto e spezzandolo a metà "No" gli risposi.

"Digli che sto bene" parlai dopo qualche minuto di silenzio "Cosa?" Mi domandò, evidentemente non aveva capito a cosa mi riferissi "Justin,digli che sto bene" continuai e lui annuì semplicemente .
"Allora, la tua ragazza non viene più?"
Attirai la sua curiosità con quella domanda,i suoi occhi balzarono furtivi su di me "Perché? Hai cambiato idea la vuoi conoscere? " Mi chiese impaziente . Mi alzai dal divano scrollando la maglietta piena di briciole "Non ho detto questo,volevo solo sapere se avevi cambiato idea o no".
"Lei vive qui, sarebbe tornata comunque prima o poi" mi informò
"Ma non sei obbligata a conoscerla" proseguì quando vide che non accennavo a parlare. Annuì e poi mi avviai verso le scale.

"Isabella!" Mi richiamò "Dimmi" "Ti ricordi della cena di stasera?" Mi chiese, sospirai,in realtà speravo avesse cambiato i piani ma a quanto pare le mie speranze erano vane "Si"
"Okay,volevo solo essere sicuro ti ricordassi" e come dimenticarlo?
"Vado a fare una doccia" lo informai avviandomi verso il bagno.

Zayn Pov

Appena Isabella ebbe lasciato la stanza andai a riporre i biscotti nella credenza,erano le undici e mezza e dovevo richiamare Ryan assolutamente. Non ero sicuro fosse una buona idea far venire anche lui alla cena di stasera,era il mio migliore amico da quando avevo sei anni,ma era comunque un estraneo per Isabella. Ryan aveva un fratello,di diciassette anni,e il mio amico aveva pensato che ,parlare con una persona della sue età -piú o meno-  le avrebbe fatto piacere.
Ma,da quel poco di tempo che avevamo passato assieme,era chiaro che lei odiasse fare nuove conoscenze. Probabilmente per la timidezza,sua madre mi aveva detto che aveva sempre avuto problemi a socializzare con i suoi coetanei, tranne David, Gyne mi aveva detto che i due erano legati ma non pensavo così tanto.

Richiamai Ryan,e dopo tre squilli rispose.
"Allora com'è andata?"
"Meglio"
"Le hai detto di stasera? Vuoi che veniamo anche noi?"
"In realtà non le ho parlato di questo,é già un miracolo se vuole venire a questa cena"
"Però,se ci pensi bene,sono tutte persone estranee,due in più che differenza fanno? E poi siamo molto più simpatici noi di tanti dei tuoi parenti"
"Hey!"
"Beh fa decidere a lei no?"
"Ci penserò"
"Va bene,tanto prima o poi la conoscerò "
Ci scambiammo poche altre parole,poi attaccammo.

Gigi ed io non avevamo ancora parlato,sapevo fosse arrabbiata,quindi non avevo idea di quando fosse il momento migliore per chiamarla. Le scrissi un messaggio,nel quale le auguravo il buongiorno e le chiedevo come stava. Sperai con tutto me stesso che rispondere il prima possibile e che la sua rabbia fosse svanita,almeno un po'.
Per mia fortuna, pochi minuti dopo il mio telefono suonò,per informarmi dell'arrivo del suo messaggio.

Sto bene,sono atterrata qualche ora fa,sono a casa voi come state?

Sorrisi alle sue parole,intuendo che si riferiva anche ad Isabella,le ero enormemente grato per il sostegno che mi aveva dato non solo i  questi giorni,ma da quando aveva saputo dell'esistenza di mia figlia .

Va meglio con Isabella,se ho capito bene , vuole ancora venire alla cena di stasera.

Le scrissi, e la risposta non tardó molto ad arrivare.

Splendido.

Risposta secca e diretta,non era un buon segno,sapevo fosse ancora arrabbiata ma non sapevo quanto ci sarebbe voluto per farla calmare.

Ti va di vederci?

Domandai,anche se non realtà prevedevo già la risposta.

Non credo sia una buona idea

Come immaginavo, bel casino avevo combinato. 

Hey,allora la storia vi piace più scritta in prima persona o in terza?
Votate e commentate se vi é piaciuto baci <3

Dad Malik?Where stories live. Discover now