九 Discarica • •

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Da lontano, Akari, in tutta la sua superiorità artificiale, osservava le macchine del generale sfilare veloci sulla strada principale, stavano raggiungendo il luogo prescelto per lo scontro e il rapimento degli umani. Accanto ad Akari, c'erano sei compagni Robotsu. I loro corpi erano umanoidi, ma senza carattere ed emozioni, sul loro viso splendevano solo due fari di luce bianca, il resto era argento lucido e brillante. Armati, silenziosi e pericolosi, presto avrebbero dato il via ad una carneficina.

La compagnia fu bloccata sul suo cammino dagli spari dei Robotsu nemici. I Saibo furono presi alla sprovvista, ma erano addestrati per rispondere immediatamente a qualsiasi tipo di conflitto.

I due umani si ritrovarono circondati da spari, scontri e fuochi; la loro unica protezione era il loro peggior nemico.

Hiroshi Gen rimase sempre vicino a loro; quando la loro auto fu ribaltata, circondò Nena con le sua braccia e lasciò Joji al suo destino.

Il giovane uomo perse coscienza durante la ribalta dell'auto, Nena lo intravide di sfuggita e urlò con tutta la forza che aveva nei polmoni mentre il generale la stava trasportando fuori contro la sua volontà. Lei continuava a urlare e muoversi, anche se non aveva la forza per scappare da Gen, ne aveva abbastanza per rendere il suo compito difficile. Le urla di Nena potevano attirare attenzioni indesiderate, così fu imbavagliata dal generale.

Una volta fuori dall'auto, Gen si guardò attorno con attenzione: la sua compagnia stava combattendo bene contro i Robotsu nemici, ma non c'era ombra di Akari. Si stavano cercando a vicenda e presto si sarebbero trovati.

Gen si era allontanato dall'auto che presto sarebbe andata in fiamme, doveva sembrare il più realistica possibile la sua fedeltà a Kin Kote; si sarebbe allontanato con la ragazza il più lontano possibile dalla battaglia, finché Akari non li avrebbe trovati.

Akari intanto si era avvicinato alla macchina in cui il povero Joji era rimasto incosciente. Il Robotsu captò immediatamente la sua presenza e rimase ad osservarlo per qualche secondo. Poi prese una decisione: salvò l'umano un attimo prima che la vettura esplodesse. Dopodiché si guardò attorno e intravide Hiroshi Gen e l'umana Nena in lacrime.

Akari trasportò Joji in un luogo sicuro e a grande velocità volò verso il generale e l'umana. Anche se le sue braccia artificiali lo rendevano veloci, Akari in volo era più veloce di lui. Gli si posizionò davanti e gli fece segno con la mano di fermarsi.

Era un sorriso quello che Gen vide sul viso artificiale di Akari, ebbe un brutto presentimento, non si aspettava quella reazione dal Robotsu.

Il generale si fermò, Nena era ancora stretta tra le sue braccia. La giovane donna aveva diverse ferite superficiali e un viso sporco di lacrime, Akari la osservò brevemente poi si concentrò sul generale.

«Mi dia l''umana, generale Hiroshi Gen.» furono le parole di Akari. Nena lo osservò con curiosità, non le ispirava fiducia, ma non la spaventava quanto la spaventava il generale.

«L'umana appartiene a Kin Kote, imperatore dei Saibo.» furono le sue parole prima di posizionarsi in assetto da combattimento.

«Anche il mio capo, Shiro Era, vuole l'umana.» a sentire quelle parole Hiroshi Gen si preparò al combattimento, lanciò Nena lontano da sé, la caduta la ferì. Anche Akari si mise in posa di battaglia.

Lo scontro tra i due iniziò con grande violenza; Gen comprese immediatamente che Akari avrebbe usato tutte le sue forze per sconfiggerlo. Doveva sembrare vero, e ne era cosciente, ma così vero non se lo aspettava.

C'era polvere negli occhi di Nena e la caduta violenta le aveva ferito le ginocchia e le mani facendole sanguinare, era ancora in manette quindi aveva grosse difficoltà ad allontanarsi dal combattimento. Era talmente spaventata e scioccata che non riusciva a trovare il coraggio per muoversi dal terreno.

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