八 Selvaggi •

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La poca barba sulle guance e sul collo di Joji era abbastanza lunga da risultare fastidiosa. Il giovane tirò fuori il suo coltellino, che affilava con cura quando necessario, e iniziò a radersi. Non dovette utilizzare lo specchio che portava con sé nel suo bagaglio perché nel bunker di Nena tale oggetto non mancava. I suoi movimenti erano lenti, fermi e precisi; di ferite in via di guarigione era pieno, altri graffi sul viso non gli avrebbero giovato. Appena iniziò, Nena si mise a osservarlo con occhi grandi e curiosi. La ragazza non diceva niente, per paura di infastidire, ma il suo sguardo puntato addosso faceva lo stesso effetto. Joji cercò di ignorarla, aveva iniziato a farci l'abitudine: ogni piccolo passo che faceva, ogni azione compiuta, anche la più banale, i grandi occhi innocenti di Nena non se la facevano sfuggire. Ma non era un'osservazione visiva nata dalla sfiducia, Joji l'aveva capito, ma dalla semplice curiosità, e dall'interesse. Anche lui d'altronde si era fermato tante volte ad osservarla nelle più piccole azioni che svolgeva, con altrettanta curiosità e interesse. Solo che Nena esagerava. Lo abbracciava sempre quando lui meno se l'aspettava, si allungava su di lui quando era occupato a fare altro, gli toccava i capelli o altre parti del corpo senza chiedere mai il permesso. Era come se facesse la prima cosa che le passasse per la mente, senza trattenersi, come una bambina.

Joji la sentì avvicinare, tanto che rischiava di limitare i suoi movimenti durante la rasatura.

«Nena, spostati, mi farai sbagliare.» le disse cercando di non risultare infastidito. La ragazza non se lo fece ripetere due volte.

«Ma cosa succederebbe se lasciassi crescere quei peletti che hai sul viso? Crescerebbero all'infinito?»

«All'infinito no, però diventerebbero una barba.» Nena girò velocemente lo sguardo verso SaruKi, che era lì accanto a lei, intento a mettere apposto quello che la ragazza non sistemava mai.

«SaruKi, le donne non hanno la barba, vero?» SaruKi ascoltò la domanda e poi riprese le sue mansioni.

«No, non dovrebbero.» quella risposta sembrava avesse risolto un grande dubbio esistenziale per Nena vista l'espressione sul suo viso. C'erano tante cose, che per altri sarebbero risultate banali ed evidenti, ma che per Nena erano vere e proprie rivelazioni.

Quando Joji finì, Nena gli si gettò addosso sorridente. Non aspettava altro che guardare da vicino il suo viso liscio, con la solita espressione curiosa. Joji cercò di allontanarla, ma non insisté come avrebbe dovuto. La ragazza era molto affettuosa, ai limiti dell'insopportabile. Stava avvicinando la sua mano verso il viso di Joji, ma lui la fermò, poi lei, senza perdere il suo sorriso, capì una lezione di buone maniere che non le era mai stata insegnata.

«Posso toccare il tuo viso?» chiese, Joji sbuffò e la lasciò fare. Nena fu molto delicata e le sue dita sottili erano molto fredde. Il giovane guardò altrove durante quel contatto, ma per qualche motivo a lui sconosciuto la temperatura del suo corpo gli sembrava essersi alzata, e la sua mente aveva dimenticato come controllare i suoi arti. Il fastidio di quella sensazione, la quale intensità era maggiore nella sua pancia, lo costrinse ad allontanarsi dalla ragazza. Non amava quel miscuglio di imbarazzo e sensazioni sconosciute, quindi gli venne spontaneo fare qualcosa per fermare Nena dal continuare a invadere il suo spazio vitale ogni due per tre.

«Non sono un giocattolo, non puoi starmi così appiccicata tutto il tempo. Se vuoi qualcuno da infastidire così, c'è SaruKi. Appiccicati a lui.» Nena però non si era offesa a sentire quella frase, si era preoccupata, come se Joji le stesse vietando qualcosa di prezioso per lei.

«Ma SaruKi è di metallo! Non è caldo, non respira, perché dovrei abbracciare un Robotsu?!» esordì lei, come se il suo discorso non facesse una piega.

«Va bene. Ho capito. Ma ti devi limitare.»

«Perché?» chiese lei senza capire la natura di quella richiesta. Joji non riusciva a capire del perché le sembrasse dovuto tutto quel contatto fisico e quell'affetto.

JPNWhere stories live. Discover now