III

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«Da quando fai yoga?» sentii Lyor indagare mentre uscivo dal bar.

«Lyor non ricordo di averti mai dato il permesso di interrogarmi al banco degli imputati. Sbaglio?»

«Non sbagli... ma quindi da quand è che fai yoga?» chiese ancora più interessato.

Non potevo fare a meno di starmene in un angolo a origliare la loro conversazione.

«Te lo dico io - continuò sicuro - da quando ti piace quella ragazza.» sentenziò indicando l'esterno del bar.

Stavo per essere scoperta, quindi decisi di fuggire, senza poter sentire la risposta di Jungkook. Credo che le idee di Lynda mi stessero influenzando. 

«Hey!» vidi Lynda chiamarmi in lontananza.

«Non immaginerai mai chi ho conosciuto!» mi disse entusiasta.

«Sentiamo...» ero convinta fosse una delle sue solite scemenze.

«Un certo Namjoon, che pare essere amico del tuo ragazzo.»

«Non è il mio ragazzo!» gridai. Non la sopportavo più.

«Ok, ok. Scusami... comunque sia ho scoperto un dettaglio interessante sulla vita del tuo non-ragazzo.» mi guardò come se stesse aspettando la mia autorizzazione a parlare. Le feci un cenno con la testa e continuò. «Sa anche ballare.»

«Ma la smetti con le tue fantasie?»

«No, davvero. Credimi, balla con altri sei ragazzi.»

«Jungkook mi sembra tutto tranne che un ballerino. Ce lo vedi uno che fa le maratone, l'arrampicata e il tiro con l'arco fare le piroette e dilettarsi nei passi di danza? Io no.»

«Beh se non mi credi potrai vederlo con i tuoi occhi. Le loro prove iniziano tra un quarto d'ora nella sala di ballo.»

Rimasi sbalordita. Nessuna piroetta, anzi, era davvero sexy quando ballava. Ad ogni suo movimento avevo le palpitazioni. Era bravo anche in quello.

Lo stavo osservando attraverso il vetro della porta, ma lui era troppo concentrato per accorgersene. Anche gli altri ragazzi non erano niente male. Stavo per andarmene quando, eseguendo un passo, si voltò nella mia stessa direzione e mi vide. Mi squadrò per qualche secondo e poi riprese a ballare.

Notai la targhetta vicino alla porta, c'era scritto "Big Hit Enterteinment". Subito pensai che fosse l'agenzia in cui Jungkook mi aveva detto di lavorare, ma non avrei mai pensato lavorasse come ballerino.

«Ti sei iscritta a yoga?» mi domandò perplessa Lynda mentre ci incamminavamo verso la sua auto.

«Si. Ultimamente ho i nervi tesi, anche per merito tuo!»

Lynda si limitò a sorridere, entrambe sapevamo che in fondo era divertente tutta quella situazione.

Quella sera ero sul letto della mia stanza e mi sorpresi quando mi accorsi che la mia mente era invasa da una solo pensiero: Jungkook. Non avrei mai pensato che un ragazzo sarebbe riuscito ad attirarmi in quel modo. Mi piaceva tutto di lui, il suo carattere, la sua personalità, il suo sorriso dolce e ovviamente il suo aspetto fisico. Un ragazzo dagli infiniti talenti.

Mi ritrovai a riflettere sulla conversazione che avevo sentito tra lui e Lyor, il ragazzo del bar. 

I miei pensieri furono interrotti da Lynda, che prese posto vicino a me in attesa che le raccontassi cosa mi passava per la mente. Mi conosceva troppo bene. Nonostante molte volte fosse irritante, sapevo benissimo di poter contare su di lei. Quindi iniziai a raccontarle cosa era successo quel giorno al club.

Double Life - Jeon JungkookWhere stories live. Discover now