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1980's horror film II — Wallows
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Per quanto desiderassi rimanere chiuso nella mia stanza dalla vergogna fino al giorno della mia morte, mi dimenticai persino di aver promesso a Taehyung di uscire con lui, quella sera.

A ricordarmelo fu il campanello della porta e poi la voce di mia madre che mi gridava di scendere, al che mi buttai giù dal letto e mi vestii in meno di quindici secondi.

«Un attimo!»

Mi spruzzai un po' di profumo addosso e poi corsi da Taehyung che mi salutò con un bacio sulla guancia, io non sapevo neanche se avevo la forza di guardarlo negli occhi.

«Dormi da lui?» Domandò mia madre mentre si godeva un bel bicchiere di vino e Taehyung annuì lasciandomi sorpreso.

«Sì, non si preoccupi.»

«Perfetto —ci aprì la porta di casa— e Jungkook non bere!»

Salimmo in macchina e a quel punto Taehyung mi baciò a dovere ma io lo allontanai quasi subito con la scusa che puzzasse troppo di tabacco, lui aggrottò le sopracciglia e si allontanò stranito.

«Che vi siete detti tu e Yoongi?»

Quel nome mi fece abbassare lo sguardo. «Nulla, voleva sapere se stessi bene —indicai la strada— andiamo?»

«Sei strano.»

Mi voltai verso di lui e più lo guardavo più mi sentivo una merda. Non che avessi baciato Yoongi perché mi piacesse o cosa, ma non era la prima volta e ognuna di queste era in tutti i sensi un tradimento.

«Affatto.»

Arrivammo in quel locale poco conosciuto in una zona che non conoscevo affatto ma non mi importava finché ci fosse alcol e Taehyung con me. Ci vollero pochi bicchieri per farmi dimenticare dell'accaduto di quel pomeriggio e ancora meno per farmi buttare in pista con Taehyung che mi guardava come se fossi il bocconcino più buono sulla terra.

Guardandomi intorno mi resi conto di che gente ci fosse lì dentro, sembravano tutti dei motociclisti violenti ma alla fine non era poi così male, il barista era molto simpatico e c'era persino una band dal vivo.

«Mi piace questo posto!» Gridai sopra la musica a Taehyung e lui mi sorrise felice.

«Sono contento ti piaccia —mi posò un bacio sul collo— tra poco c'è anche il karaoke.»

Risi a quella idea pazza che potevo perfettamente leggere negli occhi di Taehyung e lo strinsi facendo toccare il bicchiere di vetro sulla sua testa. Era incredibile come mi divertissi con lui e mi sembrava ancora tutto così irreale.

Un boato di disaccordo di formò quando improvvisamente la band smise di suonare e tutti —compresi noi— si girarono verso quel palco minuscolo.

«Karaoke!» Gridò la cantante e allora di nuovo urla e gridi riempirono quel locale facendomi scoppiare a ridere. Taehyung mi trascinò per il braccio e le mie suppliche di non farlo non bastarono perché un minuto dopo eravamo lì sopra con mi microfoni in mano e lui che sceglieva quale canzone cantare.

«Taehyung non so cantare—»

Ma lui mi fece fare una giravolta e iniziò a seguire quelle parole sullo schermo e tutti applaudirono, in un'altra situazione sarei svenuto per l'ansia ma soltanto guardare Taehyung mi trasmetteva un senso di sicurezza fuori dal normale e presi a cantare insieme a lui scoprendo che —in realtà— sapevo cantare.

house of cards。vkookWhere stories live. Discover now