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Conversation Catfish and the bottlemen
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Il mattino successivo a quella serata fu uno dei miei risvegli peggiori, mi sentivo uno schifo e sembrava che un camion mi fosse passato sopra numerose volte. Ero nel letto di Namjoon con Hoseok che dormiva ancora, e sentivo la voce di Nam venire dal salotto insieme a quella che poi riconobbi essere di Seokjin. Con la testa dolorante mi alzai e trascinai i piedi da loro, che non si accorsero della mia presenza.

«Potremmo andare dalla polizia. Abbiamo le prove e quel pazzo potrebbe finire finalmente dietro le sbarre, no?» Chiedeva Namjoon aprendo il frigorifero per prendere del succo. Seokjin scosse la testa e sospirò.

«Non servirebbe a niente. Ma dopo ieri non penso che dia ancora fastidio a Jungkook.»
«Come fai ad esserne sicuro?»
«Prima di trovare Hoseok ci ho scambiato due parole.»

Non riuscivo a capire di cosa stessero parlando fin quando una fitta alle tempie mi fece rivedere uno spezzone di quello che era accaduto qualche ora prima: mi dovetti coprire la bocca per la mano per correre nel bagno e vomitare qualunque cosa stesse nel mio stomaco. Namjoon mi sentì e corse da me, accarezzandomi la schiena. «Stai bene?»

Annuii dopo aver tirato lo sciacquone e mi sedetti sulle mattonelle fredde guardando il ragazzo davanti a me. Aveva uno sguardo preoccupato e quasi terrorizzato.

«Riesci a ricordarti cos'è successo?»

Quelle dannate mani che mi toccavano ovunque mi fecero tornare la nausea ma ormai non avevo più nulla da espellere, così mi limitai ad un'espressione disgustata.

«Purtroppo si.»

«Ti ha fatto qualcosa?»

Scossi la testa. «Mi ha baciato e... toccato.»

Ora la sua espressione era di pura rabbia e si alzò battendo una mano sulla porta aperta. «Io lo ammazzo quel maniaco.»

«Nam-»

«Ti avevo detto di star lontano da quel Taehyung ma tu non mi ascolti mai, merda.»

Mi bloccai a quelle parole e aggrottai le sopracciglia confuso. «Cosa c'entra Taehyung adesso?»

Lui sembrò realizzare qualcosa e tornò alla mia altezza, inginocchiandosi davanti a me e guardandomi in modo serio. «Quel tipo... Si tratta di Jimin.»

Cosa?

La testa iniziò a girarmi senza preavviso, forse per le troppe volte che scossi la testa non volendo credere alle mie orecchie. «È impossibile.»

«Ti sto dicendo che è così, Jungkook. E quando scoprirà che te la fai con il suo ragazzo non immagino cosa succederà.»

Seokjin ci raggiunse con gli occhi sbarrati. «Tra te e Taehyung c'è qualcosa?!»

Ero sull'orlo di una crisi di pianto e un attacco di panico nello stesso istante, mi alzai barcollante da terra e mormorai che avevo bisogno di prendere un po' d'aria. Uscii sul piccolo balcone della camera da letto e mi appoggiai al muretto per tenere l'equilibrio.

Il pazzo che mi aveva aggredito, minacciato con un coltellino e molestato era il ragazzo della persona di cui mi ero innamorato e io non volevo crederci. Perché Taehyung dovrebbe stare con una persona così schifosa? No, non aveva alcun senso.

In quell'ondata di pensieri sentii il mio telefono squillare da dentro la stanza, così lo cercai ovunque e quando finalmente lo trovai vidi molti messaggi e delle chiamate perse da Taehyung. Stavo per rispondergli ma ripensare a Jimin mi fece lasciare il telefono sul comodino.

house of cards。vkookWhere stories live. Discover now