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Blind DEFSOUL                      .
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on queue : The 7th Sense NCT U

Il mattino successivo non ero consapevole del fatto che la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Ero tornato a casa alle 5 e a quel punto non ebbi tempo neanche per riposare se non per farmi una lunga doccia, non riuscivo a credere all'evento di qualche ora prima e per me quello era stato soltanto un sogno. Non ragionavo con la testa e quando avrei realizzato per davvero di aver aiutato a rapinare un mini-market, sarei caduto nel panico più totale. Taehyung voleva darmi la metà della somma guadagnata ma io rifiutai, dopo però averci pensato più di una volta, lo ammetto.

Le occhiaie marchiavano il mio viso e si poteva notare benissimo che non avessi dormito quella notte, però scommettevo che il professore Park mi aspettava al cancello della scuola soltanto per quel maledetto certificato medico. Concepii di non aver risolto il problema soltanto mentre mi asciugavo i capelli distrattamente e mi chiesi come avrei fatto, sicuramente non volevo avere un'ennesimo 50 e tantomeno che la scuola chiamasse i miei per avvisare che quella mattina fossi entrato in ritardo.

«Cazzo.» Imprecai ad alta voce mentre mi guardavo intorno nella mia stanza. Magari avrei potuto riciclare un vecchio certificato ma li avevo strappati tutti o semplicemente non li ritrovavo.
Mi morsi il labbro nervoso con una fitta dolorosa sulle tempie che mi fece stringere gli occhi.

Avrei potuto chiedere a Namjoon se avesse qualche contatto che mi potesse aiutare a falsificane uno ma mi ricordai della conversazione finita male e allora scossi la testa, ritrovando i miei pensieri nell'unica persona disponibile.

Presi il telefono ma, ahimè, non avevo il suo numero e l'unica cosa per contattarlo era presentarsi a casa sua. Iniziai a farmi le paranoie perché ci eravamo visti letteralmente tre ore prima ed ero stato così stupido e distratto da essermene completamente dimenticato, e sicuramente non volevo che pensasse fossi un folle.

Mandai al diavolo tutto e uscii di casa super presto senza neanche avvisare i miei genitori. Mi feci una mappa mentale del quartiere per cercare di ricordarmi dove abitasse Taehyung e ci misi più di venti minuti a piedi per arrivarci. Arrivato davanti alla sua porta di porta presi un grande respiro e sperai fosse ancora sveglio e, soprattutto, che non ci fosse suo padre a casa.

Suonai il campanello ma non rispose nessuno, e proprio mentre stavo per girare i tacchi per andare via abbattuto sentii la porta aprirsi con un cigolio. «Jungkook?»
Il mio cuore saltò un battito ーrealizzai soltanto in quel momento che avrei rincontrato quegli occhi e ne ero estremamente imbarazzatoー e mi voltai verso Taehyung che mi guardava con uno sguardo confuso in viso.

«Uhm... Ti ho svegliato?»

«No.»

«Ah.» Dissi solo quello e avrei voluto schiaffeggiarmi da solo. Rimediai schiarendomi la gola e sistemando lo zaino sulle palle. «In realtà sono qui perché vorrei chiederti un favore, ma non so se puoi farlo.»

Lo vidi uscire e chiudere la porta dietro le sue spalle per avvicinarsi a me che ero rimasto sul viale, «Dimmi.»
Per un istante mi chiesi perché dovessimo parlare fuori e non dentro casa, magari in camera sua, nel suo letto... Scossi la testa a quelle stupide idee e tentai di concentrarmi.

«Ieri mattina ho saltato la prima ora dicendo che ero dal medico, e adesso il mio professore vuole il certificato che ovviamente non ho.»

Alzò un angolo della bocca con quegli occhi vispi che sembravano leggermi dentro. «Cosa ti fa pensare che possa fare una cosa del genere?»

house of cards。vkookWhere stories live. Discover now