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A Different Age — Current Joys
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Quella stessa sera andai sotto casa di Taehyung, non so esattamente per quale motivo. Ero triste ed arrabbiato come poche volte e forse l'unica cosa che volevo era stare con la persona che amavo. Probabilmente avevo fatto un errore presentarmi lì senza avvisarlo minimamente ma volevo fargli una sorpresa carina.

Mi sedetti sulle scalette che portavano alla porta di ingresso e afferrai il cellulare chiamando Taehyung, lui mi rispose quasi subito.

«Amore.»

Sorrisi a quel nomignolo e per poco non gridai. «Hey. Sono fuori casa tua.»

«Io sono appena uscito —mi avvisò ed in effetti sentii la sua voce lontana perché molto probabilmente guidava— mi vedo con Jin-hyung tra dieci minuti. Vuoi venire?»

Mi misi in piedi allontanandomi da quella casa vuota e mi guardai intorno domandandomi cosa fare. «Sei sicuro di poter uscire? La ferita è ancora a rischio.»

«Sto benone, ho preso qualcosina.» Capii immediatamente che era fatto dopo quella frase, «allora, ti unisci a noi?»

«Ci sarà anche Namjoon?»

«Uhm, non ne ho idea. Jin non mi ha detto nulla —rimase in silenzio per un po', lo immaginai fare manovra— ma molto probabilmente Hoseok sì.»

Riattaccai dopo avergli detto che sarei arrivato in una mezz'oretta e sospirai piano guardando il cielo, che era dipinto di un rosa pescato assolutamente meraviglioso. Per fortuna —come sempre— mi ero portato la borsa con la macchinetta fotografica, così me la misi al collo ed iniziai a passeggiare.

In quel momento molto probabilmente la fotografia mi avrebbe rilassato più di qualsiasi altra cosa. Controllai l'orologio e si erano fatte ormai le nove e qualche minuto, quindi ripresi la strada per il centro per raggiungere Taehyung e i miei amici. In realtà, la voglia che avevo di andare per locali era pari a zero, ma se significava poter stare con lui, allora potevo anche precipitarmici.

Sulla strada che avevo scelto di fare per stare più tranquillo e senza gente intorno vidi Yoongi e stavo per salutarlo, ma mi fermai quando dalle sue tasche uscì fuori una bustina trasparente per poi arrivare alla mano del tizio davanti a lui. Poi dei soldi gli vennero consegnati in cambio e in quell'esatto momento capii il suo lavoro.

Feci un passo indietro perché l'ultima cosa che volevo era impicciarmi in quegli affari e rimasi sconvolto perché Yoongi sembrava tutto tranne che uno spacciatore. Voglio dire, sembrava abbastanza pulito e non perennemente fatto, in più non aveva quegli occhi malvagi.

Quel pensiero mi riportò alla prima volta che ci presentammo e non seppi se essere felice o triste di aver indovinato con la prima impressione di persona inquietante, ma eppure ora quell'aura era completamente sparita.

Non appena il tizio davanti a Yoongi sparì lui buttò la sigaretta a terra riprendendo a camminare verso di me, ma non mi aveva ancora visto. E la domanda era semplice: volevo mi vedesse? Perché ora che sapevo quel suo segreto non sapevo comportarmi dato che gli spacciatori mi avevano sempre messo un po' di paura.

«Jungkook?»

Dannazione.

Non appena i nostri occhi si incontrarono mi ritornarono improvvisamente i ricordi di quando mi baciò sul tetto e quasi mi schiaffeggiai.

«Hyung, ciao.»

Ci salutammo con un abbraccio che mi mise un po' a disagio e poi gli sorrisi timidamente.

house of cards。vkookWhere stories live. Discover now