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Die For You — The Weeknd           .      
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Rientrare a scuola quel lunedì fu la cosa più faticosa da fare. Nei giorni precedenti non avevo dormito neanche un'istante per i troppi pensieri per la testa e mi ero finito l'erba che Taehyung mi aveva lasciato nello zaino dalla casa sul lago, e diciamo che non fu stata una scelta magnifica da parte mia, perché non ero stato neanche capace di fare i compiti.

La prima persona che vidi fu Hoseok che mi salutò in modo rumoroso ーcome sempreー e poi mi strinse a lui facendomi sorridere.
«Nam?» Domandai non vedendolo in giro e lui mi rispose che quel giorno non sarebbe venuto perché stava male, così feci un'espressione triste ed annuii. Erano poche le volte che Namjoon si ammalasse e la sfortuna aveva voluto proprio che succedesse in quei giorni dove avevo più bisogno di lui.

Entrai in classe dopo aver salutato Hoseok e il tempo di posare il culo sulla sedia che già gli occhi mi si chiudevano facendomi accasciare sul banco gelido, ma il mio riposino non durò neanche cinque minuti che il professore entrò facendomi scattare in aria come un soldatino.

La giornata procedette più o meno come sempre, con qualche sgridata in più perché non ero affatto attento, ma di certo non mi importava. Durante la lezione di chimica presi il cellulare della tasca e diedi una piccola sbirciatina ma non avevo alcun messaggio, eppure non appena lo rimisi dentro lo sentii vibrare. Era un messaggio di Taehyung che mi diceva di uscire dalla classe e il mio cuore per poco non scoppiò. Molto probabilmente non avrei dovuto farlo, o almeno avrei dovuto pensarci due secondi prima di alzarmi come una furia, ma non lo feci.

Al rumore stridulo della sedia sul pavimento tutti gli occhi della classe si puntarono su di me. «Prof, posso andare un attimo in bagno?»
«Veloce.»

Annuii ringraziando e mi scaraventai fuori ritrovandomi Taehyung davanti poggiato sul muro col cellulare in mano, molto probabilmente ancora sulla mia chat.
Mi guardò per qualche istante in silenzio e poi mi fece cenno di allontanarci, così lo seguii senza dire una parola arrivando fino al giardino della scuola. Lo guardavo con la coda dell'occhio ma non riuscivo a decifrare né la sua espressione né a cosa stesse pensando, poco dopo ci sedemmo in un posto isolato lontano dagli sguardi di tutti, sotto un albero e sull'erba umida.

Aspettai una sua parola per oltre cinque minuti e a quel punto mi iniziai a chiedere perché diavolo fosse venuto: per tormentarmi ancora di più? Per mettere fine a quella pseudo relazione senza alcun futuro? Non ne avevo idea e questa cosa mi mise sotto pressione. Afferrai con le dita dei ciuffi di prato e li staccai macchiandomi la pelle di verde.

«Il rapporto che ho con Jimin-»
Non vedevo l'ora che parlasse eppure lo fermai sul nascere. «Sei venuto qui per parlarmi di lui?» Domandai irritato solo per aver sentito il suo nome. Taehyung mi guardò serrando le labbra.
«No.»

Non riuscii a tenere quel suo sguardo così abbassai il mio notando di aver fatto un buco vicino alle mie gambe incrociate, forse ero stato troppo duro?

«Allora perché sei venuto?»
«Voglio risolvere questo malinteso.»

Sorrisi amaramente non credendo a quelle parole. «Malinteso? Continuo a vederti baciare Jimin proprio qui davanti ai miei occhi.» Dissi indicandomi il viso. «Persino adesso.»
«Mi dispiace Jungkook. Questa cosa sta diventando più grande di me e non so come cazzo gestirla.»

Deglutii il malloppo che mi si era creato in gola e guardai in alto per non piangere per l'ennesima volta. Perché un ragazzo che avevo conosciuto soltanto poco più un mese prima mi faceva provare quelle emozioni così contrastanti?

house of cards。vkookWhere stories live. Discover now