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neon Lykke Li                         .
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Mi svegliai qualche ora dopo con uno strano odore che invadeva le mie narici e un'aria pesante. Aprii gli occhi lentamente e mi misi a sedere sul materasso cercando ci capire cosa stesse succedendo e lo scenario che mi apparse lo scambiai per un sogno, o meglio, incubo.

Taehyung era svenuto sulla moquette beige e del vomito era accanto alla sua bocca, sentii lo stomaco rivoltarmisi ma non era quello il problema. C'era un fottuto incendio nella nostra camera e le tende della finestra erano completamente a fuoco, così come la carta da parati di quella parete. Taehyung era estremamente vicino alle fiamme e questo mi fece saltare giù dal letto.

«Taehyung! Taehyung svegliati!» Lo scossi ma non aveva intenzione di alzarsi, iniziai ad andare nel panico notando come il fuoco si stesse espandendo velocemente e dovetti trascinare il suo corpo il più lontano possibile, ma avevo le forze e questo molto probabilmente perché avevo inalato chissà quanto fumo.

Corsi alla porta e la aprii urlando e chiedendo aiuto per un paio di volte prima di rientrare e cercare di prendere Taehyung sotto spalla, ma era estremamente pesante e mi fece cadere a terra. «Cazzo.»

Il suo viso era per metà sporco di nero così come i suoi vestiti per colpa della cenere. Come diavolo era potuta la stanza andare a fuoco? Mi guardai intorno e notai tutte le birre svuotate e del liquido caduto anche a terra, un cazzo di accendino stava per farci morire.

«Taehyung! Mi senti-» Tossii improvvisamente e la gola mi faceva estremamente male. Gridai di nuovo aiuto e finalmente un uomo sulla cinquantina entrò nella nostra stanza spalancando gli occhi vedendo la situazione.

«State bene?!» Domandò precipitandosi da noi e io annuii.
«Lui è svenuto, non riesco a svegliarlo!»

L'uomo lo prese il braccio con una facilità impressionante e lo tirò fuori da lì mentre mi gridava di prendere l'estintore che si trovava in fondo al corridoio. Corsi il più velocemente possibile e lo presi con un po' di difficoltà e il signore me lo prese dalle mani rientrando in stanza e dirigendo la schiuma sulle fiamme che piano piano venivano domate.

Sentii qualcuno tossire e mi buttai a terra quando mi resi conto che si trattava di Taehyung. «Taehyung- Taehyung stai bene?!»

Lui strizzò gli occhi e con la voce roca mi chiese cosa fosse successo, ma io non risposi perché ero troppo felice che stesse bene, abbracciandolo il più stretto possibile.
«Mi hai fatto spaventare tantissimo.»


Il mattino successivo tra vigili del fuoco che si assicurarono che noi stessimo bene e il meccanico che riparava l'auto di Taehyung ripartimmo alle undici. Gli avevo domandato cosa aveva combinato quella notte e come diavolo aveva potuto scatenare un incendio, ma lui rispose semplicemente che aveva bevuto e fumato troppo, e con la distrazione aveva fatto cadere l'accendino su della birra rovesciata.

Ovviamente non gli credetti perché sapevo benissimo che una canna e tre birre non lo avevano fatto sbandare così tanto da svenire in mezzo alle fiamme ma non avevo affatto voglia di litigare: ero grato che stesse bene e che non si fosse fatto male.

«Sicuro che puoi guidare?» Gli chiesi mentre metteva in moto e lui annuì.

«Ho solo ingerito un po' di cenere, nulla di che.»

Il viaggio fu abbastanza silenzioso e c'era solo la musica ed il vento a riempire le nostre orecchie, da quello che avevo capito mancavano poche ore alla nostra destinazione e ne ero eccitato. Sicuramente non avrei voluto passare quelle due giornate con il broncio e decisi di dimenticare la cazzata della pistola almeno per allora.

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