Cordiali richieste

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-è davvero una piuma molto bella la tua, di ottima fattura-

Le disse sorridendo Madama Chips, mentre Arya compilava meticolosamente alcune etichette da apporre poi sulle rispettive ampolle: abituata ai ritmi serrati del San Mungo era totalmente incapace di starsene con le mani in mano e aveva quindi passato tutta la mattina a preparare scorte delle pozioni essenziali che non potevano mancare in un'infermeria, oltre che altri vari intrugli che sarebbero potuti tornare utili in ben altri frangenti. Inoltre, quello era stato un ottimo modo per distogliere la propria mente, almeno per qualche ora, da tutti quei pensieri scomodi che l'assillavano, primo tra tutti il vero motivo che aveva spinto Sirius a precipitarsi nel primo posto dove l'avrebbero cercato, rischiando di essere catturato nuovamente e...

-sì, non ha mai perso nemmeno un po' della sua brillantezza... ci sono molto affezionata-

Le disse Arya, bloccando deliberatamente il flusso dei propri pensieri e sforzandosi di ricambiare il sorriso di Madama Chips, la quale si avvicinò alla finestra aperta da cui proveniva il vociare allegro di un nutrito gruppo di studenti che si preparava a raggiungere il caratteristico villaggio che sorgeva poco distante dalla scuola

-ci sarà un gran bel trambusto oggi ad Hogsmeade, ma è sempre bello vedere tutte quelle sciarpe colorate riempire le strade-

Disse la donna osservando i ragazzi e le ragazze degli ultimi anni avviarsi a coppie o in piccoli gruppi variopinti lungo il sentiero sterrato che conduceva alla cittadina, mentre un folto gruppo era ancora impegnato ad ascoltare, senza troppa attenzione a dire la verità, le raccomandazioni della professoressa McGranitt la quale, dopo aver raccolto meticolosamente tutte le autorizzazioni firmate da genitori o tutori, sembrava instancabile nel ripetere che chiunque avesse contravvenuto qualunque delle regole che aveva appena elencato, ne avrebbe inevitabilmente pagato le conseguenze con una punizione certa di almeno tre settimane, per la gioia del custode Gazza.

Arya posò qualche secondo la piuma e si avvicinò a sua volta all'ampia finestra, appena in tempo per vedere il gruppo compatto avviarsi, accompagnato da Gazza, e pur non essendone certa le sembrò persino che la McGranitt stesse sorridendo nel vedere tutti quei giovani che, nell'entusiasmo che contraddistingueva la loro età, fremevano per visitare il piccolo villaggio di Hogsmeade: nonostante ripensandoci ora, a distanza di anni, le sembrasse assurdo essersi emozionata così tanto nel visitare quel piccolo villaggio sperduto nella campagna scozzese, Arya ricordava perfettamente quella sensazione di libertà che aveva provato la prima volta che aveva potuto girovagare per i negozi distribuiti lungo la high street di Hogsmeade con le sue amiche.

Il gruppo tuttavia si bloccò improvvisamente quando un ragazzo, che Arya riconobbe solo dopo qualche secondo essere Harry, corse dalla McGranitt porgendole speranzoso un foglio, ma questa si limitò a guardarlo costernata, scuotendo debolmente la testa in un cenno di diniego

-povero ragazzo, meriterebbe molto più che quella famiglia babbana a cui Silente l'ha affidato: non gli hanno nemmeno firmato il permesso per la visita ad Hogsmeade! Ma come si può, dico io? –

Le confidò Madama Chips sospirando, senza sforzarsi di nascondere la propria disapprovazione per l'inconcepibile scelta di Silente di affidare Harry alla zia materna. Da parte sua Arya sentì improvvisamente come un nodo serrarsi nella sua gola che, forse fortunatamente, le impedì di esprimere apertamente il proprio parere sulla famiglia Dursley

-le spiace se mi assento qualche minuto? –

-certo che no, cara-

Le rispose Madama Chips e, avendo intuito almeno in parte le intenzioni della ragazza, aggiunse:

-ma devo avvisarti che la professoressa McGranitt è stata molto chiara riguardo il permesso non firmato di Harry Potter-

-oh, ne sono certa, ma temo dovrà ascoltarmi ugualmente-

LumosWhere stories live. Discover now