Primo settembre 1976

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Primo Settembre 1976, South Kensington

Arya stava finendo di controllare che nel suo baule non mancasse nulla, contò di nuovo che le piume ci fossero tutte, che le pergamene fossero al loro posto e che gli ingredienti per le pozioni fossero ben conservati nelle rispettive ampolle, tutte rigorosamente catalogate ed etichettate ed una volta terminata la meticolosa ispezione sorrise soddisfatta e chiuse finalmente il baule. Proprio in quel momento suo padre la chiamò a gran voce dal salotto per la decima volta

-Arya! Sbrigati o faremo tardi!-

-sì, arrivo!-

disse specchiandosi e sistemando per la centesima volta il nodo della cravatta blu, sfiorando con le dita lo stemma della sua casata, Corvonero: "è ora di tornare a casa", pensò Arya sorridendo.

Primo Settembre 1976, Grimmauld Place

Era il primo anno in cui Regulus non fu costretto a sopportare quel borioso di suo fratello il giorno della partenza per Hogwarts, di solito si ricopriva di indumenti o qualsiasi cosa fosse rossa e oro per rimarcare la sua appartenenza a quella casata di idioti esaltati.

Ma finalmente niente più rosso e oro quell'anno, niente più urla di sua madre e niente lamentele da parte di Kreacher per come l'erede di casa Black disonorava secoli e secoli di venerazione del sangue puro.

Raccolse le ultime cose, si avvolse la sciarpa con i colori della sua casata attorno al collo e prima di uscire si assicurò che la lettera ricevuta alcune settimane prima fosse ben al sicuro nascosta tra le pieghe del suo mantello. Assieme alla lettera c'era anche una foto nella quale Arya Ellis-Miller si accorgeva troppo tardi dello scatto rubato e la sua espressione passava dall'assorto all'imbronciato mentre il vento tiepido di primavera le scompigliava i capelli biondi.

-Regulus!-

urlò Walburga Black con lo stesso tono con cui chiunque avrebbe pronunciato una maledizione cruciatus e Regulus si decise finalmente a trascinare il baule fuori dalla sua stanza.

Primo Settembre 1976, Godric's Hollow

-JAMES POTTER!-

l'urlo di Sirius svegliò non solo James, Fleamont ed Euphemia Potter, ma anche l'anziana e dolce signora Hughes e i suoi sei gatti che abitavano nella casa di fronte.

-si può sapere che Merlino ti prende Sirius?!-

disse James cercando a tastoni gli occhiali che sembravano essersi smaterializzati dal suo comodino. Quando finalmente li trovò se lì posizionò sul naso, si girò verso il suo migliore amico e l'unico commento a ciò che si ritrovò davanti fu un "Oh" che esprimeva abbastanza bene la sorpresa di James perché un magnifico blu di Persia era l'unico effetto collaterale che non si sarebbe mai aspettato quando la sera prima aveva praticato un incantesimo sulla riccia chioma del suo amico.

-beh... ehm... si intona ai tuoi occhi-

tentò di dire prima di lasciarsi sfuggire una risata strozzata: vedere Sirius correre da una parte all'altra della sua stanza in preda al panico era davvero una scena troppo divertente, avrebbe voluto avere sottomano uno di quegli aggeggi babbani che possono registrare momenti come quelli, perché anche Remus e Peter potessero godersi lo spettacolo.

-si può sapere che succede qui?-

chiese Euphemia sospirando e cercando di farsi largo attraverso il casino che suo figlio e Sirius avevano disseminato per tutta la stanza. Quando infine si rese conto che Sirius aveva i capelli di un colore beh... decisamente originale si lasciò sfuggire un "Oh" fin troppo simile a quello di suo figlio. Fu a quel punto che a Sirius caddero definitivamente le braccia lungo i fianchi e quasi si ritrovò a rimpiangere le urla isteriche di Walburga-la-pazza.

LumosWhere stories live. Discover now