Whisky d'annata

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Dopo che Arya si fu ripresa da quel momento di sorpresa mista a incredulità, si ritrovarono seduti sulle poltrone imbottite del salotto al primo piano dove Kreacher aveva allestito in pochi minuti un vassoio con due antiche tazzine di porcellana nelle quali una teiera stava versando delle generose dosi di tè, mentre i cucchiaini d'argento si prodigavano ad aggiungere lo zucchero.
Regulus raccontò brevemente ad Arya come Kreacher fosse per miracolo riuscito a sottrarlo alle grinfie degli inferi, strappandolo per un soffio a morte certa, e di come l'avesse poi portato nella casa di campagna dei Black, appena fuori Londra e ormai in disuso da anni, procurandogli del cibo e tutti i medicamenti che era stato in grado di reperire a Grimmauld Place. Ascoltando quelle parole, Arya si ritrovò inevitabilmente a rivalutare quella creatura che all'apparenza sembrava così scorbutica e sgarbata, convinta che dopotutto, seppur a modo suo, nutrisse per i suoi padroni qualcosa che poteva avvicinarsi ad un affetto sincero.

-mi sono rimesso in sesto abbastanza da potermi smaterializzare, poi ho ordinato a Kreacher di tornare a Grimmauld Place e rimanerci, senza fare parola di nulla con nessuno, e io mi sono messo in viaggio: sono stato in vari posti in Francia poi in Albania e alla fine sono riuscito a raggiungere gli Stati Uniti e mi sono fermato in un piccolo paese sperduto nel Maryland-

Concluse, attendendo poi che fosse Arya a dire qualcosa: il suo sguardo si era fatto più severo dopo che lui le ebbe rivelato la parte più rischiosa del suo piano, quella che aveva invece omesso molti anni prima, ed era abbastanza certo che una dura replica al suo racconto non avrebbe tardato ad arrivare.

-sei un incosciente, avresti dovuto lasciare che venissi con te-

Gli disse infatti un istante dopo, scuotendo la testa contrariata e Regulus tuttavia non poté fare a meno di sorridere di fronte a quella specie di ramanzina, una delle tante che si era preso da Arya: c'era stato un tempo in cui era stato innamorato di lei, in cui avrebbe dato qualsiasi cosa per starle accanto come qualcosa di più che un amico, poi però aveva capito che quello che c'era tra loro non sarebbe mai stato quel genere d'affetto e non era stato facile per lui accettarlo, tanto più che si era ritrovato a fare i conti con la consapevolezza che il cuore di Arya non sarebbe mai stato di nessun altro che non fosse suo fratello, ma alla fine l'amore che provava per lei si era trasformato in qualcos'altro, in un affetto che poteva definirsi fraterno, Arya era diventata per lui come un puntino luminoso nelle tenebre contro cui si era ritrovato a combattere, fuori e dentro di sé.

-se ti fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato, lo sai... oltre al fatto che Sirius di certo non mi avrebbe perdonato-

Le disse, strappandole così un debole sorriso

-tiene a te più di quanto credi ed è stato molto male quando ha saputo che eri sparito... lo siamo stati tutti, credevamo che ti avessero ucciso-

Gli disse sinceramente, facendosi di nuovo seria e faticando a terminare la frase. Arya si ricordava perfettamente quando la notizia della sparizione di Regulus era diventata ufficiale: Sirius non aveva detto una parola a riguardo, ma Arya lo conosceva troppo bene per pensare che dietro quel silenzio si celasse fredda indifferenza, al contrario sapeva quanto lui si sentisse in colpa per non essere riuscito a sottrarre il fratello a quelle forze oscure in cui altri l'avevano costretto. Così, durante quelle sere era rimasta con lui, non gli aveva chiesto se avesse voglia di parlarne, si era limitata a stringerlo a sé rispettando quel suo dolore silenzioso.

-mi dispiace, ma non volevo rischiare di mettervi in pericolo mettendomi in contatto con voi, ero un ricercato-

Arya annuì alle sue parole, piegando poi le labbra in un sorriso triste

-sì, lo so, anche se le cose non sono andate comunque troppo bene da quando te ne sei andato-

Disse, alludendo a come la loro vita fosse precipitata in un baratro dopo la notte del 31 ottobre 1981. Tra loro scese un silenzio denso e Regulus da parte sua meditò qualche istante sulle parole da dire prima di pronunciarle:

LumosWhere stories live. Discover now