Speciale Estate: parte 2

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POV JULIE

Mi risvegliai in una stanza di albergo. Aveva le pareti bianche come quelle di un ospedale, ma c'erano due letti matrimoniali uno davanti all'altro con le coperte bianco panna e verde acqua e la testata del medesimo colore.
Mi sedetti lentamente e inspirai un po' d'aria, beandomi dell'ossigeno che pian piano riempiva a pieno i miei polmoni. Non mi ero mai sentita così bene nel respirare.
-Sei sveglia, finalmente –disse Aidan sbucando all'improvviso con un asciugamano attorno alla vita e un altro che stava strofinando con una mano i capelli bagnati.
-Aidan...-sussurrai. La gola mi pizzicò all'improvviso e diedi qualche colpo di tosse allarmandolo.
-Ehy, tutto bene? –chiese avvicinandosi e sedendosi di fianco a me, poggiando una mano sulla mia schiena.
-Sì, tutto bene. Mi è solo pizzicata la gola...-dissi toccandomi il punto dolente.
Lui tirò un sospiro di sollievo e si alzò nuovamente.
-Questa Light me la paga...-bofonchiò guardando verso la porta finestra che dava sul mare.
-Non è colpa sua...non lo sapeva –dissi guardandomi le mani che giocherellavano con le lenzuola del letto matrimoniale. –Non lo ha fatto apposta- sussurrai.
Lui si girò di scatto verso di me togliendosi violentemente l'asciugamano dai capelli ancora leggermente bagnati e mi puntò un dito contro.
-Ti ha quasi affogato! Sei quasi morta! Non te ne rendi conto?! Potrebbe anche non averlo fatto apposta, ma quello che ho provato io quando ti ho vista immobile...di sicuro lui non l'ha provato! -
Rimasi ammutolita e tornai a guardare le mie mani, che si erano fatte improvvisamente molto interessanti. Ero veramente rimasta immobile? Lo avevo veramente fatto preoccupare così tanto?
Mi lanciò un'ultima occhiata prima di rinchiudersi in bagno nuovamente e uscirne nuovamente, quella volta però con dei pantaloncini rimanendo a petto nudo.
Lanciò i vestiti che aveva la mattina dentro la valigia in un aggroviglio di maniche che un solo ferro da stiro non sarebbe riuscito a rendere nuovamente liscio, e si buttò-letteralmente- sul letto dove fino a pochi secondi stavo dormendo facendo cigolare e muovere tutto il letto insieme a me.
Si sdraiò di lato e incominciò a fissarmi, tenendo la testa con la mano destra.
-Buttatici un'altra volta e lo sfondi. Avrai anche dei fantastici addominali ma sei pesante in ogni caso-
Lui mi guardò per qualche secondo sorpreso poi sul suo volto nacque un sorrisetto malizioso e solo in quel momento capii cosa avessi appena detto.
Mi nascosi il viso dietro le mani, imbarazzata, e lui ridacchiò divertito.
Mi era uscito spontaneo, l'allenamento gli aveva offerto la possibilità di migliorare ancora di più il suo fisico già ben messo e gli addominali erano stati calcati più del dovuto e aveva un fisico veramente da atleta. Neanche io non potevo non notarlo.
-Dai vieni qua –disse prendendomi per un fianco, facendomi sdraiare di fianco a lui. Avevo le guance rosse, ne ero consapevole, e stavo sperando che lui non facesse battute o se ne accorgesse.
Mi misi a pancia in su, fissando il soffitto sentendo lo sguardo del ragazzo su di me. Era inquietante, ma non poteva farci niente, non è che ci fossero altre persone da guardare oltre a me.
-A che pensi? –chiese all'improvviso, spezzando il silenzio che si era creato da alcuni minuti.
Esitai per qualche momento. Era inutile nascondergli le cose, mi conosceva troppo bene per mentirgli.
-Penso a quello che è successo. Sott'acqua, intendo- dissi precisando mentre mi sedevo con una spinta veloce e mi mettevo a gambe incrociate. Mi voltai verso di lui per qualche secondo e notai il suo sguardo serio e penetrante. Mi trapassava da parte a parte. I suoi occhi rossi sembravano scrutarmi l'anima e leggere ogni mio pensiero e un brivido percorse la mia schiena sotto quell'effetto che mi provocava.
-Sicura di stare bene?- chiese sfiorandomi il braccio con la mano libera.
-Sì, sì solo...- mi bloccai e guardai il vuoto – ho pensato seriamente che sarei morta. Non riuscivo a muovermi, i miei polmoni bruciavano come se stessero andando veramente a fuoco e...la testa mi scoppiava e-
-Basta- mi interruppe all'improvviso facendomi girare di scatto verso di lui –Sei viva...è questo l'importante -
Sorrisi.
-Dove sono gli altri? –chiesi.
Lui passò velocemente in rassegna la stanza e poi fece le spallucce.
-Sono andati a prendere da mangiare fuori, spero –disse. Guardai l'orologio appeso ad una parete, effettivamente era quasi l'una. Sospirai e annuii guardando verso la finestra.
-I miei fantastici addominali eh...- disse malizioso. Sentii le guance andare a fuoco nuovamente e, prendendo il mio cuscino, glielo buttai in faccia.
-Ehy! –si lamentò il ragazzo togliendosi il cuscino dalla faccia ributtandolo a me.

-Senti...mi dispiace per quello che è successo oggi, io non -
Lo bloccai sul nascere, prima che potessi dire qualsiasi altra cosa.
-Tranquillo Light, lo so. Aidan come al solito ha esagerato ma è iperprotettivo, lo sai –dissi ridacchiando mentre lui mi rivolgeva un'occhiata sollevata.
I ragazzi erano tornati in camera con della pizza d'asporto e, dopo aver mangiato, eravamo usciti per fare una passeggiata sul lungo mare. Mi sembrava di non essere neanche più una principessa, mi sembrava di essere una persona normale che era in vacanza con i suoi normalissimi amici. Lì nessuno sembrava riconoscerci. Forse perché eravamo vestiti come dei normalissimi adolescenti o perché era un paesino lontano da dove abitavamo, ma poco importava visto che non ero più al centro dell'attenzione. Era una cosa rassicurante.
-Julie, che ne dici di andare lassù? –disse Jenny avvicinandosi a me e puntando il dito su una giostra più alta delle altre. Era rotonda con delle specie di cabine attaccate intorno.
-Cos'è quella roba? –chiesi guardandola stranita. Essendo sempre rimasta rinchiusa in un castello, non ne sapevo molto delle giostre, alcune le avevo viste sui libri che parlavano dei luna park ma quella non l'avevo mai vista.
Mi guardò sorpresa, poi sembrò avere un'illuminazione e mi sorrise.
-È una ruota panoramica. Praticamente tu vai dentro quelle cabine e ti fermi a guardare tutto il paesaggio. Dev'essere bellissimo,c'è il tramonto sul mare! Andiamo su –disse avviandosi verso la ruota seguita da Jack e da Light. Rimanemmo indietro io e Aidan che ci guardammo disperati per poi seguirli.
Appena arrivammo davanti alla ruota Jack e Jenny avevano già preso due biglietti. Si avvicinarono a noi ma, invece che dirci che stavano per salire,ci diedero i biglietti in mano e ci spinsero verso il controllore dei biglietti per andare solo noi due.
-Bene, prendete pure quella cabina –disse indicandone una a forma di cuore.
-S-Siamo seri?! –dicemmo in coro. Purtroppo, non avendo altre possibilità,entrammo e ci sedemmo uno davanti all'altro.
Incominciammo a salire e, più andavamo in alto, più il panorama di ampliava davanti ai nostri occhi. Mi attaccai al finestrino quando raggiungemmo l'apice.Il tramonto era sul mare che rendeva l'acqua di un colore rossastro, era veramente molto bella. I miei occhi brillarono a quella vista e non riuscii a trattenere un mugolio di sorpresa.
-Che bello! Guarda Ai –mi girai per chiamarlo ma me lo ritrovai a pochi centimetri da me, col suo respiro che premeva sulle mie labbra e i suoi capelli che mi solleticavano la fronte.    

║La Principessa Intoccabile║Where stories live. Discover now