55°Capitolo-Sola

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55°Capitolo

POV JULIE

-Fratellone! –Sofja entrò di colpo in cucina proprio nel momento in cui Aidan aveva deciso di parlarmi e, appena lo vide, le si illuminarono gli occhi andando a stringere forte il braccio che pendeva per il fianco. –Balliamo? –chiese con gli occhioni da cerbiatto. La guardai quasi schifata e Aidan se ne accorse. Mi guardo stranito, chiedendomi spiegazioni per quella espressione ma io alzai le spalle e me ne andai dalla stanza.
Non avevo proprio voglia di stare in presenza di quella rompiscatole. Era la sorellina di Jack, ma non gli assomigliava neanche un po'.
Uscii a passo veloce dalla stanza sbuffando e, una volta tornata in sala, cercai con lo sguardo i miei amici senza risultati. Il salone era talmente pieno di gente che non riuscivo neanche a vedere il buffet. Era talmente affollato che mi ricordava il mio primo giorno di scuola in mezzo a tutti quei alunni.
Mi guardai attorno nuovamente e notai che la porta che dava sul giardino posteriore era accostata e non chiusa del tutto.
Per colpa della mia curiosità, mi avvicinai lentamente verso quel passaggio. Cercai di non farmi vedere da nessuno ed uscii. Chiusi la porta e controllai da tutte le parti che non ci fosse nessuno. L'erba si muoveva leggermente a ritmo del vento che smuoveva anche delle ciocche ricce dei miei capelli. Inspirai a pieni polmoni quell'aria che mi ricordava tanto quella che tirava sulle alte montagne dove mi ero rintanata per un anno intero con il mio insegnante.
Mi sedetti sulla fontana che c'era poco più in là da dove ero io e chiusi gli occhi concentrandomi sullo scroscio dell'acqua alle mie spalle e il rumore leggiadro e rilassante del vento.
La sola immagine di tutti i ragazzi divertirsi in salone con i balli, le chiacchiere e l'alcol mi mandava un brivido fastidioso lungo la schiena.
Ero sempre io quella che veniva emarginata, ero sempre io quella a rimanere da sola mentre tutti gli altri si divertivano, ero sempre io a non essere voluta da nessuno. Sospirai di colpo, come se volessi scacciare via la rabbia e il magone che si era creato nella mia gola.
Non potevo neanche farne una colpa a Jack e Jenny, forse mi stavano cercando, forse si stavano chiedendo dove fossi o forse non mi avevano già trovato. In ogni caso, in quel momento ero sola, seduta su una fontana a guardare l'ignoto.
Non sarebbe venuto nessun principe a farmi compagnia, consolarmi per poi portarmi via chissà in quale posto dove la vita era perfetta, senza battaglie, senza problemi; solo pace, serenità e amore. Stropicciai il naso, quasi infastidita da quei pensieri che erano apparsi nella mente. Non era proprio il tipo di vita che mi sarebbe piaciuto.
Non aveva molto senso rimanere in giardino, oltretutto mi era venuto un certo sonno.
Mi guarda attorno e notai che ero proprio sotto la finestra della mia camera, dovevo semplicemente fare un bel salto ed entrare.
Il vero problema era togliersi il vestito e tutto quanto, sarebbe stata una impresa ma dovevo farlo.
Mi avvicinai al muro e, con un balzo felino, mi aggrappai alla finestra. Nonostante il vestito lungo e ingombrante riuscii perfettamente ad entrare nella mia stanza senza riportare gravi danni alla stoffa.
Appena fui coi piedi per terra, mi guardai attorno, presi un paio di cose e mi chiusi in bagno.
Per prima cosa mi tolsi il vestito, poi cominciai a togliermi malamente tutte le mollette che mi avevano infilato tra i capelli e poi passai col struccarmi.
Finalmente passai da una bambola ad una ragazza acqua e sapone come ero sempre stata abituata ad essere.
Una volta finito, infilai il mio pigiama preferito e passai una mano tra i capelli fatti diventare ricci grazie alle piastre per capelli apposta. Sembravo tutt'altra persona.
Chiusi la porta a chiave, cosa che non facevo mai ma che in quel momento mi sembrava essenziale e mi dava un forte senso di sicurezza. Avevo paura che entrasse qualcuno nella mia stanza.

Certo, ero stata allenata a difendermi pure mentre dormivo, ma preferivo chiudermi dentro. Forse perché avevo paura che qualcuno entrasse o forse avevo paura che lui entrasse.    

║La Principessa Intoccabile║Where stories live. Discover now