8°Capitolo-Combattimento

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8°Capitolo

-Prima però, mettiti questa –disse il professore, porgendo a Jenny una divisa. Era una maglia colore azzurro, con dei pantaloncini neri con una catena che penzolava dal lato destro e delle scarpe da ginnastica. –Non puoi combattere con quel vestito –continuò. Aveva ragione, lo avrebbe strappato tutto e le sarebbe stato d'intralcio durante il combattimento. Per quello io non indossavo mai vestiti lunghi.
-Grazie –disse timidamente la ragazza, correndo in spogliatoio per cambiarsi.
Quando tornò, iniziò il combattimento.
I due ragazzi si posizionarono uno davanti all'altro, sufficientemente lontani, aspettando il fischio d'inizio.
Quando risuonò nell'aria, partirono.
Jennifer si circondò d'acqua, mentre Jack costruì due spuntoni di ghiaccio sui gomiti.
Il ragazzo cercò di colpirla con la punta, ma Jenny fu più agile. Si appoggiò con una mano al braccio teso di Jack e si librò in aria facendo una ruota e atterrando dietro le sue spalle dolcemente.
-Lance –disse premendo una mano sulla schiena del ragazzo, procurandogli diversi graffi, lacerando il suo mantello e frantumando il ghiaccio nei gomiti per poi allontanarsi di colpo.
-Bel colpo –disse Jack mentre si toccava le ferite aperte –Ma ora tocca a me fare sul serio –disse mentre si toglieva il mantello oramai a brandelli.
-Sword –una miriade di spade di ghiaccio girò attorno a sé e incominciò a lanciarne una per una addosso a lei.
La ragazza le schivò una ad una con agili mosse che avrebbero sorpreso chiunque. Persino il prof era impressionato.
-È molto forte –commentai con Light. Lui annuì, incantato da quel combattimento.
-Water Blow! –una cascata d'acqua si diresse verso Jack ,ma la schivò congelando.
-Non perderò contro una ragazza! –disse per poi scomparire. Lo avevo perso di vista pure io.
Jenny si guardò intorno da tutte le parti, ma non lo vide.
Comparve all'improvviso dietro di lei. Stette per trafiggerla con uno spuntone di ghiaccio ma si fermò prima di sfiorare la sua pelle. Nello stesso momento il prof fischiò.
-Ok, fantastica dimostrazione –disse mentre i due ragazzi fecero scomparire la loro magia.
Mi alzai e mi andai a cambiare. Avevano fatto un ottimo combattimento, nessuno era morto o stato ferito gravemente e la mia anima era in pace, più o meno.
Avevo l'adrenalina in corpo che scorreva come un treno impazzito dentro il mio sangue.
La mia maglia era di un color rosso fuoco acceso, i pantaloncini neri con la medesima catena al loro fianco e delle scarpe da ginnastica bianche come i miei capelli.
Ritornai al campo e vidi Aidan dire qualcosa all'orecchio di Jack mentre il prof lo incitava ad andare in campo.
Mi avviai verso la mia posizione, lanciando un'occhiata a Jenny che mi ricambiò con un pollice in su.
Pochi secondi dopo il fischio si elevò in aria e tutti e due ci circondammo dalle nostre fiamme. Ero in fermento, era da molto che aspettavo quel momento, volevo vincere a tutti i costi. Involontariamente, alzai la temperatura delle mie fiamme.
Tutti i miei compagni incominciarono a lamentarsi del caldo e del bruciore agli occhi per la troppa luce.
-Vi abbronzate –dissi da lontano, mentre analizzavo Aidan. Non avrei mai pensato di combattere contro di lui in un allenamento a scuola ma in quel momento che era davanti a me, ero decisa a batterlo.
Qualcosa però andò storto.
Quando ci avvicinammo insieme, ci sfiorammo appena e poco dopo finimmo in ginocchio tutti e due.
-Julie! –urlò Jenny mentre cercavo di riprendere fiato.
Non sapevo cosa fosse successo, ci eravamo appena sfiorati ed eravamo già sfiniti. Sembrava che una strana forza mi avesse risucchiato tutto il mio potere.
Notai che i miei capelli avevano cambiato di colore. Alcune ciocche stavano diventando più scure, stavano passando da un bianco latte a un nero corvino.
Guardai avanti a me, Aidan era nelle mie stesse condizioni. I suoi occhi, che erano diventati precedentemente gialli per l'uso della sua magia, stavano riprendendo il loro colore rosso e i capelli color pece stavano diventando bianchi in alcuni punti.
Sentendo le forze ritornare, mi alzai in piedi e mi riavvolsi nel fuoco. Sentivo una strana sensazione, era strana, mai provata prima. Avevo sete. Sete di sangue. Del suo sangue.
Successe tutto in un attimo
Aidan si alzò e fece lo stesso. In un attimo ci ritrovammo pugno contro pungo a mezz'aria, mentre il fischio del prof risuonava nell'aria.
Per noi fu come non sentirlo. Una vampata di fuoco inondò tutta la stanza e per poco non colpì pure i nostri compagni, protetti dalla barriera innalzata dal prof.
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai contro il muro e un dolore lancinante provenire da tutte le ossa e i muscoli del corpo.
Mi vennero in soccorso Jenny e Light.
-Julie! -
Guardai negli occhi la ragazza ma cercai subito dopo la presenza di Aidan. Mi smossi dal muro, facendo cadere alcuni sassolini. Ero messa male e non riuscivo a capire cosa fosse successo realmente. La sete di sangue era completamente scomparsa e in quel momento mi rimaneva solo un gran dolore alla schiena.
-Aidan? –chiesi.
-È andato Jack, è nelle tue stesse condizioni -
-Ma che vi è preso? –mi chiese Light.
Scossi la testa. Non sapevo come rispondergli, avevo le idee molto confuse ed era una impresa tenere gli occhi semplicemente aperti.
-Riesci ad alzarti? –mi chiese Jenny.
Stetti per rispondere di no, ma quando provai a far pressione sulle ginocchia non sentii alcun dolore lancinante.
Annuii e, con l'aiuto del muro, mi alzai piano piano.
-Se solo ti potessi toccare –ringhiò Light.
Sorrisi leggermente, per colpa di questo me la sono sempre dovuta cavare da sola. Odiavo questo mio potere, eppure lo usavo con tranquillità.
I due ragazzi mi accompagnarono in infermeria, insieme ad Aidan, dove ci curarono le ferite, stando attenti ovviamente a me.
Ci ritrovammo sdraiati nei due letti, con delle ferite lungo tutto il corpo e fasciati come delle mummie. Per me non era la prima volta, quelle bende mi portavano alla mente un sacco di incubi.
C'era un silenzio tombale, non che la cosa mi stupisse, ogni volta che io e lui rimanevamo da soli all'inizio nessuno spiccicava parola. Poco dopo sentii sbuffare e il ragazzo si mise a sedere scostando le coperte, per poi puntare lo sguardo su di me.
Appena spostai lo sguardo verso di lui, notai che era a petto nudo, per colpa della medicazione. Le fasce lo avvolgevano per tutto il petto fino all'orlo dei boxer.
Mi tirai a sedere anche io.
-Lo hai sentito anche te? –mi chiese. Aveva il tono serio e basso. Sussultai leggermente.
-Cosa? –chiesi. Naturalmente sapevo a cosa si stesse riferendo, ma volevo essere sicura che stessimo parlando della stessa cosa prima di incominciare a vaneggiare.
-Quando ci siamo sfiorati, hai sentito come se...- si bloccò, indeciso se dire quello che stesse pensando.
-Volessi ucciderti, farti a pezzettini per poi disintegrarti? Sì –finii la frase per lui.
Lo vidi irrigidirsi e guardare il lenzuolo per qualche secondo.
-Secondo te cos'era? –chiesi.

║La Principessa Intoccabile║Where stories live. Discover now