25°Capitolo-Sintonia

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25°Capitolo

Ed ero lì, nella macchina che stava trasportando me ed Aidan verso scuola.
Dopo quella "chiacchierata" finale, ci avevano chiamato per mangiare e poi eravamo andati a letto senza dire niente. Per me era stata una giornata impegnativa, molto.
Alle prime due ore avevamo danza. Non ero molto elettrizzata all'idea. Light era ancora ricoverato in infermeria e io non avevo nessun compagno.
Avevo un vestito rosso fuoco. Aveva una cintura che contornava il busto appena sotto il seno. Era corto davanti e lungo dietro. Non sapevo esattamente che cosa mettermi e quindi pensai che quello fosse il più opportuno. Mi guardai intorno e vidi, a pochi metri da noi, il cancello della scuola.
Non avrei fatto molto le prime due ore di lezione, quindi incominciai a pensare a cosa fare durante quelle ore. Dovevo rimanere in panchina con i ragazzi.
Mi alzai e scesi dalla macchina insieme ad Aidan ed entrammo con passo molto veloce. Tutti ci guardavano. Le ragazze, come al solito, erano attaccate ad Aidan mentre i ragazzi mi fissavano. Era inquietante.
Alzai gli occhi al cielo sbuffando per poi accelerare il passo ulteriormente. Aidan mi squadrò e fece lo stesso.
-Che hai? – mi chiese.
-Zitto e vieni –dissi entrando dentro scuola. Non era ancora suonata la campanella, ma se si voleva si poteva rimanere dentro fino al suono. Ovviamente quasi nessuno provava ad entrare, già era stancante stare dentro cinque ore, volevano stare un po' fuori.
Mi fermai in mezzo ad un incrocio tra corridoi. Uno portava alla sala da ballo, l'altro all'infermeria.
Volevo andare a salutare Light, per tutta la notte avevo avuto gli incubi e desideravo almeno vedere come stesse. Sapevo che l'idea ad Aidan non sarebbe piaciuta affatto, ma era mio dovere.
-Vado un attimo in infermeria –dissi avviandomi.
Sentii uno sbuffo dietro di me, ma presto mi seguì pure lui.
Appena davanti alla porta bussai leggermente e ricevetti risposta.
Entrai lentamente e, quando lui mi vide, mostrò un sorriso a trentadue denti. Quanto era carino!
-Buongiorno! –dissi sorridendo.
-Buongiorno principessa mia –disse in risposta facendomi arrossire vistosamente.
Dietro di me sentii tossire qualcuno.
-Ah, ci sei anche tu –disse scontroso Light.
Solo avvicinandomi a lui notai il fatto che era a petto nudo e che aveva i capelli ancora bagnati. Aveva fatto la doccia da poco probabilmente.
Gli occhi chiari del biondo squadrarono da capo a piedi il corvino e la sua bocca sfoderò i suoi canini.
-Che ci fai con la mia bella? –chiese facendomi sussultare. Cos'era? O era partito con la testa o voleva proprio far arrabbiare Aidan.
Sentii tutta la rabbia del ragazzo che cercava di uscire da ogni buco possibile.
-Julie, possiamo andare? Abbiamo lezione –disse cercando di mantenere la calma. Sapeva che se avesse incominciato a litigare io mi sarei messa in mezzo e avremmo litigato di nuovo. Però aveva ragione, la campanella stava suonando proprio in quel momento e se fossimo arrivati in ritardo la prof ci avrebbe sgridato e mandati dal preside. Forse era meglio andare, per evitare tutto quello che sarebbe potuto accadere se fossimo rimasti lì.
-Hai ragione, scusa Light dobbiamo andare. Ti vengo a trovare dopo –dissi andando verso Aidan, che mi aveva fulminato con lo sguardo dopo quella frase. Lo spinsi e chiusi la porta.
-Sei seria?! –urlò il ragazzo subito dopo.
Non volevo iniziare una nuova discussione con lui. Mi era bastata quella del giorno prima, quindi dovevo tagliare corto e trovare una scusa.
-Zitto che facciamo tardi! –dissi incominciando a correre. Lui spalancò gli occhi e si mise pure lui a correre.
Adoravo quei momenti, pura tranquillità. Mi piaceva stare con lui, certamente quando non aveva le sue cose, ma era bello godersi quelle battute, quelle risate e quelle gare che facevamo quotidianamente. Era bello, molto bello. Mi sentivo libera.
Raggiungemmo presto la sala da ballo proprio prima del suono della seconda campanella, salvandoci da una sgridata e da una punizione assicurata.
-Julie! –disse Jennifer appena mi vide.
Si era messa l'abito per ballo che dava la scuola. Era bellissimo addosso a lei. Era un abito lungo color mare con una spilla sul fianco sinistro che lo raccoglieva in alcune pieghe. Mi avvicinai per guardare meglio quella spilla e vidi che era una fontana in mezzo a delle stalagmiti di ghiaccio.
-Oh, questa? È il simbolo di me e Jack –disse sorridendo.
La guardai sognante, con uno sguardo più sul triste che sul felice.
Avrei voluto anche io avere un ragazzo con cui ballare e sapere che fossimo in totale sintonia. Presi un bel respiro e la salutai visto che la lezione stava iniziando.
Mi misi davanti alle panchine in piedi e incominciai a guardare le prove di Jack e Jenny.
Non potevo essere mai come gli altri. Volevo poter ballare come tutti gli altri, abbracciare gli altri come facevano tutti, volevo vivere. Sentii le lacrime prossime per uscire, mi morsi il labbro per resistere e le ricacciai indietro. Poco dopo sentii delle mani circondarmi la vita, facendomi sobbalzare dalla paura. Non feci in tempo a vedere chi fosse che mi aveva già trascinato sulla pista da ballo, iniziando a ballare. Istintivamente presi la sua mano destra e l'altra la misi sulla sua spalla, movendomi insieme a lui. Dopo aver analizzato la situazione, alzai la testa e incontrai gli occhi rossi di Aidan.
Sussultai leggermente e lo guardai stupita. Lui mi guardò accennando un sorriso mentre piano piano danzavamo sempre più sincronizzati. Incominciò a farmi fare delle piroette per poi tirarmi a sé.
Ad un certo punto, subito dopo una di quelle piroette, prese parola.
-Vuoi provare? – mi chiese senza tanti giri di parole.
In quel momento le sensazioni che provavo erano indescrivibili. Potevo veramente ballare con lui e mi stava anche chiedendo di provare a vedere se fossimo in sincronia.
Sfoggiai un sorriso mai fatto prima e annuii contenta.
-Come vuoi te –soffiò prendendomi per i fianchi e portandomi in alto. In quel preciso momento unimmo i nostri poteri. Non capii bene cosa successe dopo, so solo che emanammo una luce fortissima e, dopo essa, tutti ci guardarono a bocca aperta mentre continuavamo a ballare non curandoci degli altri.
Aprii gli occhi e vidi qualcosa di sbalorditivo.
I capelli di Aidan erano passati da un corvino ad un cenere con qualche ciocca bianca e i suoi occhi erano passati a quel giallo topazio. I miei invece erano diventati il contrario e i miei occhi, a detta di Aidan, erano diventati rosso fuoco.
Continuammo a ballare sotto lo sguardo di tutti per un po' fino a quando mi portò di nuovo in alto facendomi girare.
Dopo il giro si fermò e piano piano mi fece avvicinare a lui. Ci guardammo negli occhi, mentre lui si avvicinava sempre di più al mio viso.

L|T8d

║La Principessa Intoccabile║Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora