65°Capitolo-Sospiri

14.2K 906 45
                                    

65°Capitolo

POV AIDAN

-Aidan! -
Era la voce di Jack, mi stava chiamando.
Aprii piano gli occhi per colpa del mal di testa che martellava insistentemente la mia testa non appena mi ero reso conto della situazione.
Strizzai gli occhi, cercando di mettere a fuoco il viso del mio migliore amico, che mi teneva sollevato leggermente per le spalle e mi teneva il capo dolorante.
Realizzai solo dopo di trovarmi nel seminterrato e mi tirai su di colpo.
-Ma sei deficiente? – mi chiede il ragazzo, irritato e allo stesso tempo preoccupato per la mia salute in quel momento.
Sorrisi amaramente e appoggiai le braccia sulle mie gambe, che avevo incrociato per stare seduto più comodamente.
Sospirai e ridacchiai leggermente, passandomi una mano sul viso cercando di riprendermi.
-Sono un deficiente per quello che ho cercato di fare o perché mi sto muovendo quando dovrei stare a terra? –chiesi, guardandolo di sottecchi.
Mi osservò per qualche secondo, serio, poi prese fiato per rilasciarlo immediatamente in un sospiro, passando lo sguardo verso il portale che stava alla nostra destra.
Era ancora aperto, dopo tutti i miei tentativi. Da qui si potevano sentire le grida di dolore delle anime intrappolate. Mi vennero i brividi.
Lo guardai per qualche momento, poi espirai più forte del normale e girai la testa dall'altra parte, provocandomi una fitta alla testa.
-Per tutte e due. –disse, con tono pensieroso. Continuava a guardare le increspature presenti di fianco a noi.
Lasciai penzolare la testa verso il basso, con gli occhi chiusi, per concentrarmi su quelle voci che urlavano.
-La troveremo, non preoccuparti, la riporteremo da noi. –disse, con tono fermo e senza spostare dal suo soggetto originario.
Aprii gli occhi ma rimasi nella stessa posizione.
Mancava qualcosa.
Mi toccai il petto di riflesso, come per cercare qualcosa e mi accorsi della mancanza della collana di Julie.
Me l'ero tolta nel periodo in cui evitavamo di parlarci, non volevo avere più niente a che fare con lei, nella mia testa ero fermamente convinto di quella cosa, ma il mio cuore era ancora troppo attaccato a lei.
Dovevo rimettermela, non solo perché ci eravamo ripresi a parlare, ma anche per rispetto nei suoi confronti.
E poi, mi doveva ridare la mia collana.
Mi alzai barcollando, mandando in allarme Jack, che si alzò e mi fece appoggiare a lui per non cadere.
Era preoccupato per me. Non voleva che facessi mosse avventate o che mi facessi male e la stessa cosa valeva con me per lui. Il problema era che io ero molto più avventato rispetto a lui, che ragionava con calma e valutava le varie possibilità.
Non avevamo tempo, dovevamo raggiungerla immediatamente, poteva star rischiando la vita e io, non lo avrei mai permesso.
Mai.
POV JULIE

Mi guardai attorno per l'ennesima volta, cercando una qualsiasi specie di uscita in quella prigione in cui mi avevano rinchiusa.
C'era una sola luce, ed era quella del corridoio. Non riuscivo a vedere granché, solo le sbarre davanti a me e una specie di branda dove dormire.
Passai le mani sulle mie braccia, come per riscaldarmi anche se non sentivo freddo.
Era più un atto per infondermi sicurezza che qualcos'altro. Sapermi prigioniera dei re dell'inferno non mi tranquillizzava particolarmente, come non mi tranquillizzavano le urla di Lucifero contro Belzebù.
Non capivo niente di quello che stavano dicendo, erano troppo lontani, ma sentivo la sua voce rimbombare per la tromba delle scale che portavano alle prigioni.
Sospirai, stanca di quella situazione, e mi appoggiai ad un muro della cella cercando di confondermi il più possibile nel buio.
Chiusi gli occhi e quelle urla che sentivo fino a poco prima in modo lieve, era aumentato e in quel momento riuscivo a capire le parole.
Stava parlando di un certo Abrahel, di Sheiva e di me. Non avevano detto neanche una volta il mio nome, il che significava che non lo sapevano e di sicuro sarei stata sottoposta ad una specie di interrogatorio.
Le urla cessarono all'improvviso e una porta si aprì, cigolando rumorosamente. Capii subito che stavano venendo e mi alzai, per farmi vedere.
Non volevo nascondermi né scappare, volevo sapere cosa volessero.
Da sola non sarei mai riuscita a batterli, se solo ci fosse stato Aidan con me avrei avuto forse qualche possibilità in più.
Sussultai al pensiero del ragazzo. Speravo solo che non stesse provando ad assalire la fortezza, anche se molto probabilmente lo avrebbe fatto.
Dovevo cavarmela da sola quella volta, non potevo fare affidamento su di lui. Dovevo pensarci io, come Adam mi aveva insegnato e come avevo imparato.
All'improvviso comparve davanti a me Belzebù, di nuovo.
Aveva qualche ferita, avevano combattuto.
Mi guardò furente e aprì la cella, facendomi cenno di uscire.
Avanzai di qualche passo e non feci in tempo a mettere piede fuori dalla cella che mi aveva già stretto la mano attorno al braccio per evitare qualsiasi mia mossa falsa.
-Tranquillo, non scappo. –dissi, sorridendo leggermente.
Mi guardò, ma non rispose.
Camminammo per i corridoi del palazzo, fino a quando non mi venne in mente di fargli una domanda a cui non avrebbe mai risposto.
-Chi è Abrahel? –chiesi, senza girarmi per guardarlo.
Lo vidi per qualche secondo sorpreso, poi però tornò al suo solito sguardo vuoto.
-C'entra Sheiva con lui? –chiesi nuovamente, non ricevendo alcuna risposta.
Come previsto.
Sentii la sua presa aumentare, come pochi minuti prima, e mi girò verso di sé
-Prova a pronunciare nuovamente qui nomi e potresti non vedere più la luce del sole dall'altra parte del portale. Ci siamo intesi? – mi guardava con occhi di fuoco, denti stretti che sibilavano parola per parola.
Lo guardai dritto negli occhi e scossi la testa.
-E tu avresti il potere di darmi ordini? –dissi, sciogliendo con una leggera tirata, la presa dal mio braccio.
Lo vidi stringere i pugni e uno colpì il mio volto. Finii contro il muro, facendo scorrere una crepa lungo tutto esso e caddi a terra. Mi toccai la guancia colpita e, quando guardai il palmo, vidi del sangue.
Mi stava sanguinando il naso.
Alzai il volto verso il demone.
-Fottiti. –sibilai.

║La Principessa Intoccabile║Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora