21°Capitolo-Voce

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21°Capitolo

-Quello era il portale per l'inferno -
Lo disse con un tono talmente calmo da farmi raggelare il sangue. Era una cosa per lui avere un portale sotto casa sua o era diventato pazzo?
Lo fissai senza dire niente mentre mille domande miscelate a pensieri mi affollarono la mente. Non sapevo cosa dire.
-Non mi credi, vero? –mi chiese.
-Eh? No, no, ti credo. Solo che non so cosa dire –dissi ritornando sulla terra.
Mi guardò interrogativo, alzando un sopracciglio e si avvicinò al mio viso, guardandomi negli occhi. Lo fissai di rimando.
Rimase così per mezzo minuto.
Si allontanò poco dopo e sospirò.
-Non mi stai ascoltando, a cosa stavi pensando? -
Pensai se dirglielo o meno. Mi avrebbe preso per pazza quasi sicuramente.
-A niente. Vado a letto –risposi, alzandomi dal letto per poi avviarmi verso la porta.
-Notte –dissi.
-Ciao –mi rispose, sdraiandosi sul letto nuovamente chiudendo gli occhi.
Entrai nella "mia" stanza e mi sdraiai sul letto chiudendo gli occhi. Non avrei passato la notte insonne per quella voce, ci avrei pensato il giorno dopo in classe.

Sentii qualcosa di pesante colpirmi, facendomi cadere a terra. Mi risvegliai con una lampada del comodino vicino a me.
-Ma che cavolo –imprecai facendo forza sulle braccia per alzarmi.
-È ora di andare a scuola –sentii dire fuori dalla porta.
Sì, e lui sveglia una ragazza in questo modo. In quel momento capii perché non avesse una ragazza.
O forse sì?
-E c'era bisogno di svegliarmi così? –urlai.
Doveva proprio imparare le buone maniere, possibilmente da Light.
Light, giusto, LIGHT!
Mi guardai attorno, cercando il telefono che fortunatamente trovai di fianco al letto, appoggiato al comodino.
Lo presi e composi il numero di Light, mentre mi alzai e incominciai a spogliarmi, rimanendo solo in intimo per farmi una doccia veloce.
-Pronto? –mi rispose con una voce impastata dal sonno.
Lo avevo svegliato, ma tanto dovevamo andare a scuola quindi gli avevo fatto pure un favore.
-Light –risposi prendendo un asciugamano trovato nell'armadio per poi avviarmi verso il bagno.
-Julie? Come mai chiami a quest'ora? Cosa è successo? –chiese preoccupato.
Entrai nel bagno e mi chiusi a chiave mentre aprii l'acqua.
-Senti, sai che oggi c'è ballo –iniziai. Ero entusiasta all'idea, non ballavo da un po' ma purtroppo quel deficiente di Aidan non voleva ballare e sarei rimasta da sola.
-Sì –disse allungando la vocale.
-Bene, facciamo coppia? –chiesi legandomi i capelli.
-Sarebbe perfetto, la mia compagna di banco manca ma, come facciamo per...sai -
-Ah –intendeva per il fatto che non mi potesse toccare –Passa in infermeria, non chiedermi il perché ma lì hanno delle specie di guanti apposta -
-Ah ok, perfetto. Allora a dopo! Ciao! –dissi chiudendo la chiamata per poi entrare nella doccia. Per fortuna la scuola si era fornita bene, gli avevo notati quando ero stata là qualche giorno prima. Non avevo alternative, o Light o nessuno.
Aidan non voleva ballare ed ero costretta a mettermi con Light.
Sospirai rumorosamente. Sentivo l'acqua scorrermi lungo il corpo, era una sensazione piacevole ma se non avessi fatto di fretta avrei fatto ritardo.
Uscii poco dopo e incominciai a truccarmi e a prepararmi. L'unico abito disponibile era quello di ieri.
Certo, Elise me ne avrebbe di sicuro procurato un altro se solo avessi voluto, ma non volevo disturbare quindi decisi di mettere quello e scendere le scale.
-Pronta? –mi chiese Aidan che era fuori dal portone ad aspettarmi.
-Sì! –risposi sorridente.
-Vai a scuola con questo vestito? –mi chiese.
Ebbi un tuffo al cuore, forse non voleva.
-Se vuoi mi cambio –dissi indietreggiando.
-No, no, va bene vieni –disse tirandomi per il braccio.
Ci incamminammo verso la scuola.
Durante il tragitto non parlammo molto, ma continuai a pensare a quella voce.
-Mi vuoi dire cosa hai sentito? –chiese infastidito.
Lo guardai storto e sbuffai.
-Ho sentito una voce, ok? –sbottai lasciandolo a bocca aperta –Mi sembrava familiare e volevo capire chi fosse -
Lui prese a guardare davanti a sé e divenne serio.
-Non ritornare là neanche per sogno -

║La Principessa Intoccabile║Where stories live. Discover now