70°Capitolo- Antico pt.2

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70°Capitolo

POV AIDAN

-Mah, in poche parole dice che il successore di Lucifero sarà sua figlia Sheiva, niente di che. –disse Jenny, facendo scorrere il dito velocemente sotto le parole che leggeva, cambiando espressione ad ogni parola. Aveva il viso serio da quando Julie era stata rapita e potevo sentire la sua costante preoccupazione e ansia di trovare un qualche modo per raggiungerla.
Adam e Gale stavano cercando di far cambiare l'idea al preside e ai genitori di Jack e Jenny. Avevano deciso che in quel momento era meglio aspettare e non provare ad attraversare il portale poiché considerato pericoloso e letale.
Non ero morto, ma ci stavo per lasciare le penne.
Visto che sia i genitori di Julie che i miei erano morti, i loro genitori avevano preso il controllo della città e ci sarebbero stati fino a quando uno di noi ragazzi non si sarebbe aggiudicato il titolo.
Sarebbe stato un bel peso, dubitavo molto di me e speravo che prendessero il controllo o Julie o Jack, non che Jennifer non fosse in grado ma ero sicuro che si sarebbe sposata al più presto con Jack.
Prese un altro libro dallo scaffale e lo poggiò poco delicatamente sul tavolo.
Light si appoggiò allo schienale della poltrona su cui ero seduto e la incominciò a guardare con uno sguardo perso.
Non sapevo cosa pensare, eravamo seduti lì a non fare niente con il costante pensiero di Julie in pericolo nelle nostre menti.
Nessuno meglio di Jenny sapeva analizzare un libro, lei e Julie erano fantastiche in questo campo e ad ogni pagina che sfogliava era un colpo al cuore.
Jack cercava di stare fermo, seduto sul davanzale della finestra guardando il sole che stava piano piano calando dietro le colline.
Era serio e sembrava che stesse guardando e analizzando un nemico con i suoi occhi.
Ero convinto che se lo avessi chiamato in quel esatto momento, non mi avrebbe risposto né la prima, né la quinta volta.

Non preoccuparti, starò bene. Addio, Aidan.
Sobbalzai e mi ritrovai in piedi davanti alla poltrona dove poco prima ero seduto.
I miei amici si girarono di scatto verso di me con uno sguardo misto tra lo spaventato e il sorpreso.
Avevo improvvisamente il fiatone e il cuore batteva all'impazzata.
-Tutto bene? –mi chiese Jenny, avvicinandosi con un fazzoletto in mano.
La guardai avvicinare il pezzo di carta al mio viso, per poi strofinarlo dolcemente sulle mie guance e vicino agli occhi.
Solo in quel momento capii che mi erano scese delle lacrime lungo il viso.
-Cosa-
-Stavi dormendo. –mi interruppe Light, mentre si sedette sulla sedia davanti al tavolo.
Si erano moltiplicati i libri là sopra e non riuscivo neanche a contarli ad occhio.
Lo guardai per qualche momento spaesato, poi rivolsi lo sguardo al pavimento cercando di ricordare il sogno fatto.
Ricordavo solo quella frase, nient'altro.
Un brivido percorse la mia schiena e Jack mi mise una mano sulla spalla.
-Vuoi venire fuori con me? –mi chiese, facendo un cenno con la testa verso il balcone.
Annuii leggermente e lasciammo Jennifer con Light.
Sospirai e mi sedetti sul muretto della fontana.
A casa di Jenny ce ne era una enorme ed era circondata da aiuole e cespugli.
-Hai bisogno di parlarmi? –chiesi, alzando il volto per guardarlo bene.
Mi stava fissando in modo preoccupante, si torturava i capelli, tirandoli leggermente, e sbatteva velocemente la punta del piede sull'erba.
Avevo già capito, mi doveva dire qualcosa di estremamente importante che mi avrebbe potuto rovinare l'esistenza.
Quando faceva così era proprio il segnale di pericolo.
Non avevamo già abbastanza problemi?
Vidi Jennifer raggiungerci con un tomo in mano, che consegnò a Jack. Gli sussurrò qualcosa all'orecchio, poi se ne andò. Sospirai rumorosamente e si sedette sull'erba fresca, facendo bagnare il mantello che portava.
I capelli li ricadevano sulla fronte mentre gli occhi fissavano il prato, in cerca di qualche segno divino.
-Jack, è veramente grave questa cosa? –Ero preoccupato, non si decideva a parlare e quel libro non aiutava a farmi pensare positivo.
Lui alzò le spalle e io, alzandomi dal muretto, mi sedetti davanti a lui e gli presi il tomo dalle gambe.
Sapevo che me lo voleva dire lui, ma non era bravo con le parole e preferivo controllare cosa avesse scoperto mentre io dormivo.
Incominciai a sfogliare le pagine, ma erano completamente vuote.
Bianche.
Strinsi gli occhi, non capendo, e guardai il mio migliore amico.
-Pensavamo che con te funzionasse, ma è vuoto veramente. –disse, continuando a fissare il libro.
Ricominciai a sfogliare le pagine e mi cadde improvvisamente il ciondolo di Julie.
Non me lo ero messo al collo.
Lo alzai dai lati e lo agganciai dietro il collo, facendolo involontariamente posare sulle pagine del libro. Una luce accecante ci travolse entrambi e dovemmo coprirci gli occhi per evitare di rimanerne accecati.
Quando li riaprimmo sul libro, erano comparse delle parole e Light e Jenny ci avevano raggiunto.
Sembrava un libro nuovo e, quando Jennifer si sedette di fianco a me per poter leggere insieme girammo per vedere la copertina.
"Da bruciare."
C'era scritto così nel fogliettino davanti.
Non ci feci caso e aprii la prima pagina.
Cominciai a leggere ad alta voce e più leggevo più capivo, più sentivo il cuore dolere e gli occhi bruciare così forte che dovetti chiuderli per un paio di volte.
I miei amici erano paralizzati, mentre io, con in mano il tomo, avevo solo un'immagine nella testa e un solo pensiero.
Julie.

║La Principessa Intoccabile║Where stories live. Discover now