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*Matthew*

Il corpo di Anna. Le sue mani, la sua pelle, il suo profumo. Non ne potrò mai avere abbastanza. Non dopo che l'ho vista inginocchiata di fronte a me, preoccupata di farmi capire che ciò che mi era stato riportato da Jude erano solo fantasie. Per la seconda volta in un giorno è venuta a cercarmi per sistemare qualcosa che riteneva essersi incrinato. E qui, nella mia camera, mentre le note di 'Patience' risuonano ancora, ricevo i suoi baci come se non fosse più in grado di fermarsi. E non lo è, come non lo sono io. Sono affamato di lei e non mi capacito di come sia stato così cieco da non averlo capito prima.

Il suo tocco su di me, lento, dolce e curioso. Esplora ogni centimetro della mia pelle e il solo sentire le sue dita sfiorarmi mi infiamma di desiderio, vorrei che non finisse mai. Ma non mi lascia possibilità di ricambiare, vuole dimostrarmi con i fatti ciò che mi ha detto a parole. Mi copre gli occhi con la sua maglia, mi spoglia. "Lasciati andare" sussurra dolcemente e io non chiedo altro. Non potrei. Sento il suo corpo nudo sul mio, il suo calore e la sua pelle morbida scivolare su di me, provo l'ebbrezza e la sorpresa dei suoi baci, ovunque. Il desiderio di lei si fa quasi insopportabile, ma voglio lasciare che sia lei a condurre questo gioco.

Mi fa girare. Le sue mani accarezzano la mia schiena e si soffermano sulle sottili cicatrici che la attraversano. Mi irrigidisco, vorrei che non toccasse lì, sono la mia vergogna e la memoria del mio fallimento come uomo. Ma lei percepisce il mio turbamento e non si ferma, anzi. Bacia ogni millimetro di quei segni, ne sfiora delicatamente le tracce. E a ogni bacio, a ogni più piccola carezza sento che un piccolo nodo che mi aggrovigliava l'anima da quei giorni lontani si scioglie. Il suo accettare quella parte di me che io stesso ancora fatico a digerire, agisce da balsamo più potente di qualsiasi altra cosa abbia mai provato in passato.

Bacia fino all'ultimo centimetro di quei segni e, quando ha finito, mi fa girare sulla schiena e si stende su di me, mi toglie dagli occhi la maglia e mi guarda mentre si muove per farmi entrare in lei. Non servono parole, ho capito cos'ha voluto dimostrarmi, glielo leggo in quello sguardo limpido: vuole me, come sono ora, con tutto il mio passato, le mie cicatrici. È l'afrodisiaco più potente che abbia mai provato in vita mia, guardarci fino in fondo all'anima mentre i nostri corpi ardono dal desiderio l'uno dell'altro ed esplodono insieme.

No, non potrò mai averne abbastanza.

CheerleaderWhere stories live. Discover now