37.

10.2K 525 69
                                    

Percorsi quasi in trance i corridoi per arrivare all'aula in cui si sarebbe tenuta la lezione di Matematica Finanziaria, immersa in pensieri lontani milioni di miglia dalle lezioni che avrei dovuto seguire per quella giornata,  tanto che non mi accorsi di stare andando a sbattere contro un gruppetto di persone ferme a chiacchierare.

"Ehi Anna! Scendi sulla terra!" Trasalii e alzai la testa. Ero a pochi centimetri da Jackson, che mi guardava sornione. "Ok che non vedi l'ora di saltarmi addosso, ma qui... nei corridoi..." Le risatine di Amber e Cindy, che gli erano appese alle braccia come due sanguisughe, mi fecero saltare la mosca al naso.

"Se tu fossi a lezione per tentare di attivare l'inutile massa che ha all'interno della scatola cranica, anziché parcheggiato nei corridori a perdere tempo, non intralceresti il cammino di chi ha voglia di imparare qualcosa" risposi, acida, incenerendolo con lo sguardo. Poi mi rivolsi alle due ragazze: "Quanto a voi due belle sirenette, sapete qual è la condizione per mantenere il posto nella squadra delle Cheerleaders: avere voti eccellenti. Valutate voi se vi conviene restare qui, con questo perdigiorno, oppure andare nelle aule dove dovreste già essere." Non fui mai così soddisfatta di vedere i loro visi impiastricciati di trucco incupirsi. Senza una parola, si staccarono da Jackson e s ne andarono in fretta e furia,non senza avergli lanciato languidi sguardi e baci volanti. Che pena.

Il corridoio si era svuotato. Avevo pochissimi minuti per arrivare in orario, ma c'era una cosa che volevo dire a quell'ammasso di muscoli.

"Stammi bene a sentire, Jackson, e riferiscilo anche a Stuart, Brian e Greg che erano con te ieri notte in mezzo a quella rissa." Lo vidi aggrottare la fronte e rabbuiarsi, a disagio. Affondò le mani nelle tasche dei jeans e iniziò a dondolarsi sui talloni, ma non disse una parola. "Prima vi ho salvati da un'espulsione certa. Non capiterà di nuovo. Se sarete di nuovo causa di qualcosa anche solo vagamente simile a ciò che è successo ieri sera, vi farò sbattere fuori. Potrà esserci in ballo la finale del Campionato Universitario, o partite di selezione per i Trials olimpici o per le squadre dei professionisti. Non farete in tempo a dire "A" che avrete i vostri culi fuori dalla Dartmouth e da qualsiasi squadra di football. Spero di essere stata chiara."

Jackson continuava a muoversi. I suoi occhi vagavano per il corridoio, inquieti. Quando tacqui, me li piantò in faccia. Lessi una certa apprensione ma anche ira mal trattenuta. Annuì brevemente e se ne andò, senza aggiungere una parola. Un brivido mi corse giù per la schiena e mi passò per la mente che mi ero cacciata in un guaio, quei quattro erano delle teste calde e io li avevo minacciati. Avrei parlato a Stefan quanto prima, lui e Travis dovevano trovare il modo di renderli innocui. Altra grana a cui pensare. Cominciavo ad averne abbastanza.

Fortunatamente, le rimanenti lezioni della mattina furono talmente impegnative che non ebbi il tempo materiale di pensare a nient'altro.

"Accidenti, il prof non la finiva più! Andiamo subito a pranzo?" chiese Sandra uscendo dall'aula. "Gli altri credo siano già in mensa."

"Dilla tutta, tu vuoi raggiungere Stefan!" la canzonò Monica ridendo. "Siete diventati una pizza, voi due, sempre incollati in ogni momento della giornata..." sospirò sonoramente e diede all'amica un buffetto affettuoso sulla spalla prima di allontanarsi verso il distributore automatico di bevande . Sandra aveva le guance rosee e gli occhi lucenti al solo sentire nominare il bel capitano dei Tigers. "Sei cotta a puntino", affermai con un sorriso. Le sorrisi e le sussurrai "Attenta, non farlo capire troppo a Stefan, è stato sempre abituato a giocare, fino a ora. Lascialo un po' sulle spine..."

Sandra mi guardò, seria. "Non è come con le altre. E' preso anche lui, ne sono sicura. Non ho da temere." Sembrava un po' arrabbiata.

"Non voglio mettere in dubbio i suoi sentimenti, li conosci di sicuro meglio tu di me. Ma te l'ho già detto... E' sempre stato abituato in un certo modo, non vorrei che anche con te..."

CheerleaderTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang