9.

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[revisionato]

Arrivai in mensa finalmente senza Mr Smith tra i piedi, con un diavolo per capello e la mente ancora soffocata da pensieri tutt'altro che piacevoli. La prospettiva di dover mangiare alla velocità della luce e probabilmente da sola perché ormai era tardissimo e stavano per chiudere, unita a quanto appreso poco prima da quella strega di Mrs Davenport, mi avevano quasi fatto venire mal di testa dal nervoso.

"Ciao Anna! dove ti eri cacciata?"

La voce di Travis mi fece tornare con pensieri sul presente. Guardai il biondino di fronte a me e subito gli sorrisi e gli porsi la guancia perché mi desse un bacio, cosa che fece ben volentieri insieme a un abbraccio stritola-ossa.

"Calma, Tarvis! Mi spezzi in due!" esclamai ridendo.

"Mi sei mancata a pranzo, dov'eri?" chiese sistemandomi una ciocca di capelli che mi era caduta davanti agli occhi nella foga dell'abbraccio.

"Sono stata convocata da Mrs Davenport", sussurrai con aria misteriosa.

Mi fissò stralunato.

"Tu dalla Vecchia Megera? Pensavo fosse una mia esclusiva, sono quasi geloso. Cos'hai combinato?"

"Niente, mi ha affidato un incarico speciale." Neanche sotto tortura avrei raccontato da cosa era stato originato quell' "incarico speciale".

"Sono tutt'orecchi" replicò lui incrociando le braccia e fissandomi, in attesa.

"Curioso come al solito, eh? Torna in mensa con me e lo saprai..."

"Cattiva! Dai, dimmelo adesso, non ho tempo di andare là di nuovo! Voglio l'anteprima!"

"Niente da fare. Ora scusami, ho fame e vado a pranzo", dissi sollevando il capo e sorpassandolo con aria di superiorità.

Un secondo dopo mi trovai di traverso sulla sua spalla come un sacco di patate.

"Travis! Mettimi subito giù!" urlai cercando di fare in modo che il vestito non salisse oltre il lecito.

"Sei lenta, tesoro. Tu hai fame e io sono curioso." Dopodiché si mise quasi a correre facendomi sobbalzare a ogni passo. Con una mano iniziai a tempestarlo di pugni mentre con l'altra continuavo a tenere la gonna.

"Dai Anna! Fra poco siamo arrivati..." disse continuano nella sua cavalcata senza il minimo sforzo. "E poi considera che hai un gran bel culo, per cui chi ti vede in questa posizione non può che esserne contento."

"Travis, sei un uomo morto!" sussurrai esasperata. Fortunatamente quella tortura ebbe ben presto termine: quel gorilla mi fece scendere esattamente davanti alla porta della mensa, sotto lo sguardo esterrefatto degli studenti che stavano uscendo o che erano fermi lì a chiacchierare prima della ripresa delle lezioni.

Mi scostai da Travis dopo avergli lanciato uno sguardo assassino e rimisi rapidamente in ordine capelli e abito, poi a passi rapidi entrai nella sala quasi vuota lasciandolo lì impalato a fissarmi andare via.

Andai rapida a prendere qualcosa da mangiare, poi mi diressi verso il solito tavolo dove, fortunatamente, c'era seduto ancora qualcuno.

Scorsi i visi con un rapido sguardo che si bloccò per un attimo alla vista di Sandra e Stefan seduti vicini, con lui che teneva un braccio sullo schienale della sedia di lei.

Sandra mi stava fissando con uno sguardo di sfida e di trionfo. Io rimasi impassibile e i miei occhi passarono oltre. Più tardi ci sarebbe stata l'occasione per farle capire che quell'avvicinamento era stata una mia gentile concessione e che non era proprio il caso che si montasse la testa. Ma non ora. Al momento la mia priorità era mettere qualcosa sotto i denti.

CheerleaderWhere stories live. Discover now