Capitolo 32

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-Delice-

Li osservo discutere senza muovermi dalla mia macchina, parcheggiata in un vicoletto e a una buona distanza da quei due per evitare che mi vedano. Tamburello con le dita sul volante per scaricare la tensione. Spero che Jackson non le dica nulla, o farebbe saltare i miei piani, e di conseguenza quelli dei miei compagni. Non può proprio ora: sarebbe un casino tremendo. Abbasso di poco il finestrino per ascoltare meglio la loro conversazione, anche se con queste urla perfino un sordo li sentirebbe. Almeno questo quartiere è abbastanza isolato e le vecchiette non prestano sul serio attenzione a due ragazzini che litigano.

- Mi dovevo assicurare che il mostro non avesse già preso il sopravvento su di te, Sharon! - Strilla furioso Jackson. Rassegnata, libero un sospiro e allungo la mano verso il sedile accanto a me, con sopra la borsa, per prendere il cellulare. Mi alzo gli occhiali da sole in testa mentre lancio uno sguardo fugace ai due: Sharon è appena entrata in casa mentre lo Gnomo, passandosi le mani tra i capelli biondi, è tornato indietro per aiutare la madre con le valigie. Mi mordicchio il labbro, impaziente, mentre compongo il numero del mio capo.

- Aggiornami. - Risponde una voce calda e profonda qualche secondo dopo.

- Jackson ha appena rivelato a Sharon perché è qui. - Lo informo mentre mi mordicchio un'unghia per l'agitazione, non sapendo come potrebbe reagire. In poche parole, tutto ciò su cui abbiamo posto la nostra fiducia, ovvero il silenzio da parte di Jackson, è stato frantumato. Non che lo Gnomo sappia di me e delle altre persone con cui collaboro, ma non pensavamo che le avrebbe confessato quelle cose, sebbene non in modo completo. Soprattutto adesso, tra l'altro, dopo aver passato settimane senza aprir bocca. Alla fine ha ceduto.

- Quell'idiota! - Tuona la voce dall'altro capo del telefono. Rimango in silenzio, aspettando che dica qualcos'altro.

- E sta partendo per tornare in Inghilterra. - Aggiungo quando capisco che sta ancora metabolizzando la mia informazione per cercare una soluzione al problema che ha creato il biondo. Vedo quest'ultimo sbattere lo sportello con forza dopo che sia lui che sua madre hanno finito di caricare le loro valigie in auto. Anche lui è nervoso, sicuramente perché rivelarle quel segreto non faceva parte dei piani nemmeno per lui. Hanno avuto una bella discussione, in effetti.

- Io a volte mi domando perché collaboro ancora con te. - Mormora tra i denti, arrabbiato. Ora la sua voce è ancora più profonda e roca. Smetto di torturarmi l'unghia e mi abbasso in modo da nascondermi quando la Jeep nera passa davanti alla mia auto. In ogni caso dubito che mi noterebbe, visto quanto è nervoso, ma meglio non rischiare. È strano che mi trovi qui, nascosta in un vicoletto, invece che davanti casa di Sharon, come sempre. Sta andando via, ma meglio evitare ulteriori problemi.

- Come, scusa? - Chiedo poi indignata mentre raddrizzo la schiena dopo che la sua auto si è allontanata. Se non fosse stato per me, avrebbe continuato a cercare Sharon senza mai trovarla e sarebbe anche morta, nel frattempo. Avrei posto fine alla mia amicizia con lei tempo fa se non fosse per il fatto che mi serve, nonostante abbia cominciato a volerle bene sul serio col passare del tempo. Io ho riferito a Luke che la Salamandra era al cinema con Jackson, perfino dove abita affinché potesse andarci a parlare. Dovrebbe anche ringraziarmi di averlo tenuto aggiornato sulle mosse di Jackson per il periodo in cui quest'ultimo è stato qui, oltre che su quelle di Sharon.

- Se non avessi deciso di mandare tutti quei mostri agli inizi di giugno, Sharon non avrebbe mai sviluppato i poteri. -

- Ma a liberare quell'Adaro in quegli spogliatoi fetidi e ad aver messo quell'ascia in quel vicolo, quando ho seguito le tue istruzioni con quel demone, sono stata io. - Ancora non so come lui sia riuscito a far assumere a questo sembianze da vampiro, quella a cui dava la caccia Harry tra l'altro, ma credo che il riccio sarà contento di sapere che ha ancora la possibilità di uccidere quella ragazza.

Sharon: La Maledizione Dell'AlberoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora