Appena riapro gli occhi, mi asciugo la fronte e mi metto in ginocchio. Non voglio neanche sapere quale lago si sia formato sotto le mie ascelle. Jackson si è messo in piedi e si passa una mano tra i capelli bagnati. Li scuote, cercando di asciugarli, senza risultati. Mi lancia un'occhiata gelida per averlo bagnato mentre gli sorrido dispiaciuta e mi siedo a terra, non riuscendo a rimanere sulle ginocchia poiché mi fanno male le gambe, infine poggio le braccia su queste. Sono così accaldata che avrei preferito quell'acqua gelida al posto suo. Mi pulisco i leggins neri, leggermente sporchi di terra, così come la canotta grigia. Jackson nel frattempo si strizza la maglia bianca per far uscire tutta l'acqua e poi se la sfila, rimanendo solo con i jeans addosso. Gli guardo il petto mentre le gocce gli scivolano lungo il busto, arrossendo leggermente. Ringrazio che io abbia appena finito di tenere l'acqua in aria, altrimenti sarebbe stato imbarazzante se avessero notato il rossore per altro.

- Sai, hai ragione. Guardare i vostri allenamenti fa morire dalle risate. - Afferma Harry con un sorriso divertito. Si dondola leggermente su un'amaca, legata tra due alberi all'ombra, con le mani dietro la nuca. Anche lui ha messo da parte i suoi abiti neri e indossa una canotta rossa, con la scritta nera "Non guardarmi, ignorante", e un paio di jeans, leggermente scuri. Degli occhiali da sole, neri questi, gli cadono sulla punta del naso. La canotta mostra finalmente i suoi muscoli. Pensavo che fossero molto più gonfi, come quelli dei tipi palestrati e pieni di steroidi, invece sono giusti, normali.

Scorgo di sfuggita Jackson che lo fulmina con lo sguardo mentre mi osservo le mani per pulirle dalla terra. Mi chiedo quando Jackson mi eserciterà sul controllo di questa e dell'aria.

- La prossima volta ti farò ridere ancora di più, usando te come cavia. - Gli ringhia contro. Il dampiro annuisce e lo guarda per qualche secondo in modo serio, come se gli importassero davvero le parole del biondo, poi storce le labbra per trattenere una risata che libera subito dopo. Jackson sbuffa e nel frattempo continua a strizzarsi la maglietta. Le sue mani diventano bianche dalla forza che ci sta applicando, ma almeno sta facendo uscire tutta l'acqua. Scommetto qualsiasi cosa che sta immaginando il collo di Harry al posto della maglietta. Quest'ultimo ritorna a rilassarsi sull'amaca, sbadigliando un poco, senza preoccuparsi di coprirsi la bocca, e chiudendo gli occhi. Immagino che non gli capitino spesso questi pomeriggi di puro riposo, oppure sta solo risparmiando le forze per una battuta di caccia notturna.

- Chi vuole del tè freddo? - Esclama Lizzie con un sorriso raggiante e un vassoio in mano quando esce dalla porta di casa che trattiene un'ombra a dir poco accogliente. Jackson, dopo aver lasciato la maglietta a terra, non se lo fa chiedere una seconda volta e corre subito a prendere uno dei bicchieri. Lizzie scuote la testa, sorpresa dalla velocità del figlio, e gli lancia un'occhiataccia dal momento che stava per farle cascare tutto. Sarebbe un vero peccato se la camicetta bianca si sporcasse. - Se solo corresse così anche quando deve riordinare la sua camera. - Si lamenta parlando più a se stessa. Jackson fa una smorfia alla madre e si siede sul prato mentre Lizzie lascia il vassoio sul tavolo e mi osserva. Anche Harry, controvoglia, si alza per prendersi da bere, per poi ritornare sull'amaca e consumare la sua bibita in silenzio, mordicchiando di tanto in tanto la cannuccia.

- È stancante. - Ammetto, guardandola. Lei mi sorride in modo complice, cosciente di ciò che sto provando. Sembra che abbia le ossa rotte. Mi sento come se avessi corso nel bosco, fossi caduta e fossi rotolata giù per una collinetta così tanto da non sentire neanche più il mio mignolo del piede.

- Lo so, ma non preoccuparti. Col tempo ci farai l'abitudine e diventerai molto brava. Prometti bene. Hai avuto un ottimo allenatore. -

- Non devi ringraziarmi. - Dice Jackson con un'espressione compiaciuta mentre gira la cannuccia nel bicchiere, guardandoci.

Sharon: La Maledizione Dell'AlberoWhere stories live. Discover now