49 ~ Travel.

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Capitolo Quarantanove - Travel.

«Allora, facciamo l'appello!» esclama Lisa schiarendosi la voce, facendo muovere la sua coda di cavallo.

«Siamo tutti qui, Saywer» borbotta Zayn alzando gli occhi al cielo, ricevendo un'occhiataccia dalla bionda.

«Sta' zitto» lo ammonisce, facendoci ridere.

Siamo all'aeroporto di Washington per prendere l'aereo, che ci porterà a Las Vegas. Il volo è tra tre ore e dobbiamo  consegnare le valigie e fare i controlli di sicurezza, per poi accomodarci in aereo.

Da quello che mi ha raccontato Harry, da un paio di anni trascorrono l'ultima settimana di agosto a Las Vegas nella villa dei genitori di Cameron, i quali qualche settimana fa sono andati a sistemare.

L'estate sta per finire, i giorni sono passati molto velocemente. Dopo il matrimonio io, Harry, Gemma e Filippo siamo andati in Sardegna, dove abbiamo passato una settimana bellissima. I miei nonni avevano ragione quando dicevano che il mare è stupendo e l'acqua cristallina. Abbiamo affittato un bungalow sulla spiaggia, abbiamo visitato la città e assaggiato delle specialità del posto.

Mi sono divertita molto e vorrei tanto rifarlo. Chissà, magari l'anno prossimo potremmo tornare lì tutti insieme.

Anne e Robin hanno trascorso la luna di miele in Giappone -regalo che abbiamo fatto io, Harry, Lisa, Zayn, Gemma e Filippo- e sono tornati con delle novità. Robin ha ricevuto una proposta di lavoro a Londra e non è riuscito a rifiutare. Anne non se l'è fatto ripetere due volte ed è andata con lui. Per fortuna, il suo datore di lavoro, ha dei contatti in Inghilterra ed è riuscita a trovare un posto per lei come segretaria in un'azienda.

La casa è vuota senza Anne, ma le cose stanno andando molto bene. Ho trovato lavoro come cassiera nel supermercato dietro l'angolo -solo per tre mesi, ma va bene così- e, nel tempo libero, continuo ad aiutare la signora Letterman nel negozio di fiori.

Tra un mese e mezzo ci trasferiremo a Cambridge. Des ha trovato un piccolo appartamento non molto distante dall'Università ed ha pagato, sotto le nostre proteste, i primi sei mesi d'affitto. “È un regalo” così ha detto. È molto carino: al piano di sotto c'è una cucina, il salotto, una piccola stanza e un bagno mentre al piano superiore ci sono due camere, un bagno più grande -e con la vasca- e uno stanzino.

Ho iniziato ad impacchettare le nostre cose con l'aiuto di Katy, Maira e Lisa. L'idea di lasciare i miei amici mi spezza il cuore e sono scoppiata a piangere, quando stavamo ricordando i mesi passati insieme. Non posso credere che, in così poco tempo, si è creata un'amicizia così forte e sincera.

«Cameron?» chiede Lisa, fingendosi una professoressa. Cam urla “presente” e alza la mano, seguito dagli altri. «Liam?» chiede infine.

«Qui» alza una mano, ridacchiando. Abbassa lo sguardo su di me e mi rivolge un sorriso, che io ricambio.

È stato nostro ospite per una settimana, ha stretto amicizia con gli altri e Lisa gli ha chiesto di venire con noi a Las Vegas. Liam ha esitato un po', ma poi sono riuscita a convincerlo.

«Bene, siamo tutti!» esclama sorridendo a trentadue denti.

«Maestrina» borbotta Zayn afferrando il manico della sua valigia, prima di iniziare a camminare.

Lisa serra la mascella, afferra la sua valigia, lo raggiunge e lo colpisce sulla nuca. Iniziano subito a discutere, noi scoppiano a ridere e ci avviciniamo a loro.

I loro litigi sono sempre divertenti.

***

«Wow, è enorme!» esclamiamo Liam ed io, una volta davanti alla villa dei genitori di Cameron, restando a bocca aperta. È una villa bianca a due piani, con delle grandi finestre, una terrazza e con un grande giardino nel quale c'è una piscina.

Ricordati di noi. |H.S| Where stories live. Discover now