18 ~ Art.

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Capitolo Diciotto - Art.

Ieri è stata una giornata movimentata e, questa notte, non sono riuscita a chiudere occhio a causa dei mille pensieri che occupano la mia mente e il piangere di mia madre. È distrutta, questa mattina non è andata nemmeno al lavoro. Sarei voluta rimanere con lei, ma ba detto che non devo preoccuparmi.

Come faccio a non farlo? I miei genitori stanno avendo un brutto momento, papà dorme in un hotel -credo, spero- ed ho scoperto che non è la prima volta che tradisce la mamma, dopo il matrimonio. La sua amante, quando era incinta era la nostra vicina di casa, Roberta, così mi ha detto. Non l'ho mai sopportata: era invidiosa della nostra famiglia.

Non parlo con lui da ieri, l'ho visto nell'atrio della scuola ma mi sono nascosta dietro ad Harry per non farmi vedere.

Lizzie era nell'aula di biologia con me, ma mi ha ignorato. Bene così, non sono dell'umore per litigare. Da quanto ho capito i suoi genitori sono molto severi e, appena sono venuti a conoscenza del nostro litigio, l'hanno messa in punizione.

Sorseggio dell'acqua dalla piccola bottiglia tra le mie mani e la richiudo con il tappo. Sono seduta con gli altri intorno al nostro solito tavolo della mensa, ma non ricordo di cosa stavano parlando. Harry non c'è, il preside gli ha dato il permesso per uscire prima per accompagnare sua madre ad una visita medica. È andato via qualche minuto prima della pausa pranzo, ma già mi manca.

Noel ha fatto domanda in un college in Canada e crede che verrà sicuramente accettato, grazie alla borsa di studio che si è guadagnato in questi anni di liceo. Mi ha chiesto di raggiungerlo per le vacanze di Natale, ma ho dovuto rifiutare rifilandogli una scusa, perché in quel periodo sarò ad Aspen con Harry e sua sorella.

Mi sento male sapendo che gli sto mentendo, è pur sempre una persona a me cara e non voglio farlo soffrire.

Sospiro e incastro il labbro inferiore tra i denti.

«Young» mi richiama qualcuno alle mie spalle, facendomi alzare lo sguardo e vedo il professore di arte.

«Prof?» chiedo inarcando un sopracciglio, confusa.

«Posso parlarti fuori?» chiede ed io annuisco guardando gli altri, anche loro confusi.

«Torno subito» dico ai ragazzi alzandomi dalla sedia, per poi seguire il professore fuori dalla mensa.

«Di cosa ha bisogno?» chiedo con un sorriso.

Che cosa ho combinato?

«Ho saputo che vuoi partecipare alla mostra di arte» dice ed io aggrotto le sopracciglia, sorpresa. Chi glielo ha detto?

«S-Si, è così» annuisco. «Posso sapere chi ve lo ha detto?»

«Styles. Prima di uscire è venuto nella mia classe ad informarmi e ne sono stato felice, sei una delle mie alunne più brave» sorride ed il mio cuore fa un balzo quando sento il nome di Harry. «La mostra si terrà a Marzo, ma vorrei tutti i quadri a Febbraio per incorniciarli. Puoi riprodurre qualsiasi cosa, anche quella più strana» ridacchia ed io annuisco sorridendo, felice.

«Mi metterò subito al lavoro!» esclamo.

«Fantastico. Domani ti farò sapere gli ultimi dettagli» dice e di allontana.

«Arrivederci» lo saluto con un sorriso, prima di ritornare in mensa e accomodarmi intorno al tavolo, dove i miei amici non perdono tempo a chiedermi che cosa volesse il professore.

Racconto loro di cosa abbiamo parlato, si congratulano con me e scopro che parteciperà anche Zayn.

Sono davvero felice.

Ricordati di noi. |H.S| Where stories live. Discover now