27 ~ Dirty.

136 9 3
                                    

Capitolo Ventisette - Dirty.

Ripenso allo sguardo perso di Harry mentre osservo le bollicine dello spumante nel mio bicchiere, che stringo tra le dita. Dopo esserci fissati per qualche secondo si è allontanato ed io sono rimasta con lo sguardo fisso nel vuoto, a combattere contro la voglia di corrergli dietro.

Non l'ho visto durante il resto della festa ho chiesto a Zayn se aveva sue notizie, ma niente. Credo sia tornato a casa.

Sono una stupida.

Sorseggio lo spumante, appoggio il bicchiere sul bancone del bar e punto lo sguardo su Noel al mio fianco, che chiacchiera gentilmente con Lisa, Maira e Katy, che lo stanno riempiendo di domande.

«Ehi! È quasi mezzanotte, gente!» ci avverte Cameron controllando l'ora sull'orologio al polso.

Scendo dallo sgabello con l'aiuto di Noel, che mi stringe una mano e ci avviciniamo alla ringhiera insieme agli altri. Rabbrividisco a causa del freddo, ma lui non sembra farci caso e continua il conto alla rovescia.

Che cosa avrebbe fatto Harry al suo posto?

Sospiro e mi unisco agli altri. «Tre... Due... Uno... Buon anno!» Esclamiamo e tanti fuochi d'artificio illuminano il cielo blu sopra di noi.

«Buon compleanno, piccola» sussurra Noel al mio orecchio, cercando di sovrastare il rumore intorno a noi. Sorrido debolmente e, quando sto per ringraziarlo, le sue labbra si posano sulle mie interrompendomi.

Spalanco gli occhi e rimango pietrificata sul posto, non sapendo che cosa fare. Accarezza con la lingua il mio labbro inferiore, come per chiedere l'accesso alla mia bocca, ma mi allontano di scatto.

Inarco un sopracciglio confuso e apre la bocca per parlare ma, per fortuna, Lisa e gli altri si avvicinano e mi augurano buon compleanno, abbracciandomi.

Non sarei riuscita a parlare con lui, ora come ora.

Apro la porta della stanza di Noel, mentre Liam lo aiuta a reggersi in piedi per il corridoio dell'hotel in cui alloggiano -che è lo stesso in cui c'è stata la festa- e accendo la luce.

Al centro della stanza c'è un letto a baldacchino con le tende bianche e le lenzuola rosse e, proprio davanti ad esso c'è una porta, che credo sia il bagno e un armadio. È spaziosa, accogliente e dai colori vivaci: panna e crema.

Liam lo stende sul letto e lui emette uno sbuffo, prima di girarsi su di un fianco dandoci le spalle. Ridacchio nel guardarlo e lo stesso fa il mio migliore amico.
Ha bevuto molto alcol questa sera, non lo avevo mai visto bere così tanto. Forse si è lasciato trascinare dagli altri.

Mi accomodo sul letto e tengo lo sguardo basso sulle mie mani, appoggiate sul mio grembo. Sento il letto affossarsi alla mia destra, alzo gli occhi e incontro quelli di Liam, che sembrino studiare ogni mio movimento.

«C'è qualcosa che non va?» mi chiede spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Sorrido forzatamente e scuoto la testa.

«Conosco quello sguardo, Delia»

Sospiro e sposto lo sguardo su Noel alle mie spalle. Ho proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno su tutto ciò che mi sta succedendo e voglio dei consigli, ma Noel è qui e potrebbe sentirci.

«Ora sono stanca, ne possiamo parlare domani?» gli chiedo e lui annuisce. Si alza dal letto e io faccio lo stesso, per accompagnarlo alla porta.

«Mi sei mancata» dice, prima di abbracciarmi.

«Anche tu, Liam» ricambio l'abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia. «Domani devi raccontarmi come vanno le cose con Danielle» ridacchio e lui si unisce a me, sciogliendo la stretta.

Ricordati di noi. |H.S| Where stories live. Discover now