28 ~ Hurt.

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Capitolo Ventotto. - Hurt.

«E questo è quanto» concludo il mio discorso con un sospiro e tenendo lo sguardo fisso sul mio cappuccino, mentre Liam mi guarda con un espressione sorpresa.

Siamo nel bar dell'hotel, seduti intorno ad uno dei tanti tavoli presenti nella sala a fare colazione. Gli ho raccontato tutto ciò che è successo in questi mesi e dei miei sentimenti che nutro per Harry.

Noel è ancora nella sua stanza: ha il mal di testa e voleva farsi una doccia per rendersi presentabile dopo ieri sera, così mi ha detti Liam. Io non me la sento di raggiungerlo; ogni volta che penso a lui mi vengono i brividi.

«Wow, ehm» si passa una mano tra i capelli. «Harry è quel ragazzo dalla carnagione olivastra?»

Sorrido e scuoto la testa. «Quello è Zayn. Harry... Harry non c'era» ripenso al suo sguardo dopo avermi visto abbracciare Noel e il mio sorriso svanisce.

«Oh» ridacchia grattandosi il collo. «Sai che non ho buona memoria per i nomi» dice cercando di smorzare la tensione.

«Che cosa devo fare, Liam?» mi prendo la testa tra le mani e mi mordo il labbro inferiore per la frustrazione.

«Per prima cosa: devi parlare con Noel. Se sei innamorata di un altro ragazzo, lui deve saperlo» mi sposta le mani dalla testa e le stringe tra le sue.

«Ma... Ma come la prenderà?» le lacrime cominciano a rigare le mie guance e tiro su con il naso.

«Pensi troppo agli altri, Delia. Devi imparare che il tuo bene viene prima di qualsiasi altra cosa» sorride dolcemente asciugandomi le guance con i pollici. Mi ritrovo a riflettere sulle sue parole e capisco che ha ragione: in questo periodo ho pensato agli altri ed ho fatto di tutto per loro, mentre ho trascurato me stessa.

Annuisco e ricambio, prima di alzarmi dalla sedia e sedermi sulle sue gambe per abbracciarlo.

Sono molto felice che sia qui, è il regalo più bello che Lisa, Maira e Katy potessero farmi.

Torno al mio posto e cambio discorso concentrando l'attenzione su Danielle, la ragazza per cui Liam ha una cotta dal primo anno di liceo. Ora, però, lei frequenta l'università, ma ha la fortuna di poterla vedere lo stesso perché il liceo è proprio di fianco all'università.

Per il momento lei è troppo impegnata con gli studi e non se la sente di disturbarla, ma appena si libererà tornerà alla carica.

Dopo qualche minuto Noel compare sull'entrata, si guarda intorno e quando ci vede, si avvicina a noi con un sorriso. Indossa dei jeans leggermente strappati sulle ginocchia, una maglietta bianca e una felpa a cerniera rossa.

«Ehi» poggia una mano sulla mia spalla destra e abbassa il viso per baciarmi sulle labbra, ma sposto lo sguardo e le sue labbra si scontrano con la mia guancia. «C'è qualcosa che non va?» mi chiede inarcando un sopracciglio.

«No, niente. Brioche?» sorrido r gli mostro il piattino con la sua brioche al cioccolato.

«Si, grazie» ancora confuso annuisce e si accomoda al mio fianco.

Punto lo sguardo su Liam, che con gli occhi sembra volermi dire di parlargli, ma scuoto la testa senza farmi vedere.

Gli parlerò più tardi.

Indosso una camicetta rossa a quadri neri, dei pantaccolant di pelle neri, degli stivaletti dello stesso colore e mi guardo allo specchio. Lisa mi ha detto di prepararmi per andare a festeggiare in un locale, Harry verrà a prendermi.

Sorrido al pensiero di vederlo e sistemo la camicia lungo i fianchi.

I miei genitori, per pranzo, mi hanno fatto trovare una torta di compleanno. Era deliziosa.

Ricordati di noi. |H.S| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora